giovedì 22 marzo 2018

Ultime letture: Forster Mania

Sono monotematica, lo so... e ormai è passato un bel po' di tempo da quando ho terminato queste letture, quindi ho deciso di concentrare tutto in un singolo post libresco e monopolizzato dalla firma di Edward Morgan Forster,  il mio protetto morto del momento e di cui ho già tessuto le lodi nel mio post su Maurice e altrove. Quindi, lettori avvisati, mezzo salvati!

L'edizione Penguin
In mio possesso.
Non è una gran bellezza,
Ma fa il suo lavoro.
➤ Il primo titolo in questione e sicuramente il più apprezzato dalla critica a livello internazionale (anche se io, nel mio piccolo, continuo a preferirgi Maurice perchè il primo amore non si scorda mai!) è Passaggio in India (1924) da cui è stato tratto anche l'omonimo film del 1984 (gradevole, ma non gli perdonerò mai di aver tagliato e modificato la parte finale!). Il romanzo, ambientato durante la dominazione inglese in India, racconta dell'incontro, o meglio, del tentativo di incontro, tra personaggi provenienti da culture e società molto diverse e portate alla diffidenza reciproca, se non all'insofferenza, a causa delle circostanze storiche in cui si trovano. Nel gruppo degli inglesi troviamo Mrs Moore, signora anziana e saggia che si reca in India per accompagnare la futura nuora, la giovane Adela Quested, a incontrare il fidanzato, magistrato nella città di Chandrapore, dove sono ambientate le vicende. Le due donne, però, vogliono anche scoprire "la vera India". Ma cosa sarà mai questa "vera India"? Esiste davvero una sola e autentica India?
Nel gruppo indiano, invece, spicca il Dr Aziz, un uomo vitale e curioso, che ammira gli inglesi e riesce a stringere amicizia con Mr Moore e con un altro personaggio chiave, Mr Fielding, insegnante inglese che si dissocia dagli atteggiamenti razzisti dei suoi connazionali. Fielding è uno dei miei personaggi preferiti, forse perchè tutto sommato è il più vicino al nostro modo di vedere e a quello del suo autore. La sua entrata in scena, costituita da una battuta rivolta alle due signore, riesce subito a catturare l'attenzione del lettore, che si chiede chi sia questo personaggio che si muove quasi al margine della stanza e che sembra quasi un pesce fuor d'acqua, con il suo "viaggiare leggero" (ovvero da scapolo) e il suo grande rispetto per la popolazione locale.


Adela, Aziz e Mrs Moore nel film
Una gita alle Grotte di Marabar, però, incrinerà i legami positivi che si erano andati a creare e un semplice incidente (forse mai verificatosi) avrà pesanti ripercussioni su entrambe le "fazioni".
La conclusione del romanzo, per quanto amara, dimostra come la dimensione pubblica e sociale, nonchè la storia, interferiscano con i rapporti umani, anche quelli più spontanei, e di come le persone, nonostante tutto questo, cerchino comunque di connettersi tra loro.
Non mancano delle riflessioni politiche pungenti sul tema dell'imperialismo e sull'effetto che ha su colonizzati e colonizzatori. Passaggio in India ha anche una componente fortemente spirituale, così da abbracciare tutti gli aspetti dell'umanità: individualità, società e anima.
Mi ha colpito come l'autore sia riuscito a creare un romanzo complesso basandosi su un'azione centrale inesistente.

"Quantunque avesse ancora quell'aria severa da maestra,
non esaminava più la vita, ma ne subiva l'esame;
era diventata una persona vera."
 
Questa edizione
si vede spesso in libreria
Probabilmente è tra i testi più complessi di Forster (almeno per quella che è stata la mia esperienza di lettura) e lo consiglierei a chiunque apprezza l'autore, ma secondo me, se si è totalmente a bocca asciutta potrebbe risultare una lettura un po' ostica o difficile da afferrare del tutto (o magari sono io che sono tarda eh! XD).
Ho letto il romanzo in lingua originale e senza apparato critico, ma penso che per il lettore occasionale sarebbe più utile munirsi di un'edizione che abbia un'introduzione. Se foste interessati a leggerlo in lingua, invece, l'edizione inglese della Penguin di cui ho messo l'immagine più su non è male: è comoda ed economica. Non sono molto brava a calcolare il livello di inglese richiesto, però forse non è il titolo più adatto a un principiante della lettura in lingua, visto che ci sono anche termini specifici molto legati al contesto anglo-indiano.

➤ Il secondo titolo è una raccolta di racconti dal titolo The Life to Come (che è il titolo di uno dei racconti più intensi qui contenuti). La raccolta fu pubblicata negli anni '70, postuma, perchè alcuni racconti risultavano impublicabili per il loro contenuto "osceno" o perchè Forster non li riteneva completi. The Life to Come spazia da racconti più leggeri e irriverenti, che mi hanno divertita molto, ad altri davvero strazianti. Altri, invece, si collocano nel mezzo sia per quanto riguarda il mio indice di gradimento, sia perchè li ho trovati più grezzi o incompleti. I temi principali sono l'omosessualità (affrontata da un punto di vista individuale, più che di coppia) e il rapporto venefico tra individuo e società, in cui purtroppo è sempre la seconda a prevalere.
 
Questa è l'edizione in mio
possesso (costata circa 16 euro).
Ha un buon apparato critico.
Vi risparmi il listone della morte di tutti e 14 i racconti, di cui l'ultimo scritto a 4 mani), per indicarvi quelli che, per me, valgono da soli l'acquisto del libro:
Nel primo gruppo, quello dei racconti "sbarazzini" troviamo (in ordine di gradimento personale):
 - The Obelisk (titolo ambiguamente evocativo *coff coff*) che racconta della gita di una coppia di sposi male assortita e del loro incontro con una coppia di marinai, uno dall'aria bizzarra e l'altro quasi un divo del cinema. L'autore riesce a mantenere vivo l'interesse pur senza anticipare l'inaspettata conclusione. E' difficile che io rida durante la lettura, al massimo mi scappa un sorriso o un "lol" mentale, ma a questo racconto non ce l'ho fatta proprio a trattenermi! 
- "What does it matter? A morality" qui l'ironia di Forster, ancora più pungente e irriverente nei racconti, fa da padrone. Ci viene presentato il prototipo di un piccolo stato ricco e dai valori borghesi, dal nome improbabile di Pottibakia, con tutte le figure caratteristiche del caso: il politico poco brillante, l'amante, la moglie del politico che si lascia cornificare, il militare e così via. La situazione prende una piega paradossale quando fa la sua comparsa un personaggio che la pensa fuori dagli schemi e che fa del suo "What does it matter?" un vero e proprio slogan nazionale. Un racconto satirico davvero brillante e dai contenuti molto più incisivi del precedente. 
 
"Il Giorno del Giudizio i pottibakiani erano terribilmente spaventati perchè avevano fatto tutti qualcosa che noi tre abbiamo fatto e che speriamo di rifare. Salivano e salivano in una lunga fila, i nobili come voi camminavano in testa, i poveretti come me aspettavano dabbasso, in fondo alla coda. Aspetta aspetta, a un certo momento si udirono urli di evviva lassù alla Porta, e allora spedimmo un galoppino perchè scoprisse cos'era successo, e lui scese indietro gridando per tutta la fila: "Urrà! Urrà! Trombare non conta!". (dall'ed. italiana)

Nel secondo gruppo, quello dei drammi che mandano in frantumi il mio tenero cuoricino di panna acida, c'è una tripletta di piccole perle:
- Dr. Woolacott: un giovane dalla salute cagionevole a causa di una "malattia psicosomatica" intraprende una relazione con un altro giovane, una figura quasi evanescente che risveglia in lui una scintilla vitale che, però, una volta accolta, lo porterà alla disfatta e a un ultimo gesto di ribellione contro le mani di quel Dr Woolacott (incarnazione della società) che vuole "aggiustarlo". Questo racconto ha una forte componente gotica, davvero ben riuscita. Anche qui, il colpo di scena finale, la tensione e il dramma interiore del protagonista sono gestiti secondo me in maniera magistrale.
- The Other Boat: la relazione tra i due protagonisti, un aitante marinaio britannico e un ragazzo meticcio, verrà distrutta dal fantasma della società, da cui il primo non riesce a liberarsi. Penso sia uno dei racconti più passionali e violenti della raccolta. Strazia per la dolcezza di alcuni momenti e per la violenza della conclusione. E' anche uno dei testi più espliciti dell'autore, almeno tra quelli che ho letto io. Una volta letto, sarà difficile dimenticarselo. 

- The Life to Come: molto simile a The Other Boat per i temi affrontati, ma questa volta è la religione ad essere una presenza ingombrante, dato che i due protagonisti sono un missionario e un principe indigeno. Torna anche il tema del potere e della società che distruggono quanto poteva esserci di positivo.
Ho apprezzato molto anche Arthur Snatchfold, storia di una scappatella che finisce male e che mette in luce alcuni atteggiamenti dell'epoca e quanto, un'azione tanto innocua e gioisa per due persona, possa distruggere la vita di almeno una di loro. Alla fine, perchè alla società dovrebbe importare? Ritorna, in un certo senso, il "What does it matter?" ma in chiave drammatica. 

Il Forster dei racconti mi sembra un po' più libero del Forster dei romanzi, forse proprio perchè sapeva che molti di questi non sarebbero stati pubblicati. Avendo letto prima Maurice, che ha una conclusione piuttosto ottimista, non mi sarei aspettata di trovare conclusioni tanto amare nei suoi racconti, ma tant'è. Nel complesso, raccolta consigliata ovviamente! Molto varia, ma organica nella distribuzione dei testi.  Anche in questo caso ho recuperato il testo in lingua, edizione Norton (14 euro circa,con un buon apparato critico), ma questi racconti sono editi in italiano nella terza parte della raccolta (che credo sia una raccolta completa) "L'attimo eterno e altri racconti" della Garzanti. Non vi so dire nulla sull'edizione in questione o sulla traduzione, perchè l'ho presa in ebook da pochissimo e non ho avuto il tempo di fare confronti. Ho solo letto qualche frammento e di sicuro il lessico italiano usato non vi suonerà proprio modernissimo.^^" Se non volete leggere in lingua, però, credo che questa sia un'ottima soluzione e vi segnalo che spesso sul sito della Feltrinelli la trovate in sconto anche del 50%, mentre l'ebook costa 4,99. ;D

➤ Sulla terza lettura Forsteriana sarò molto breve. Si tratta di un saggio, Aspetti del romanzo, trascrizione di un ciclo di conferenze tenuto dall'autore. Gli aspetti affrontati sono: Storia, intreccio, personaggi, fantasia, profezia, modello e ritmo. Lo stile è piuttosto discorsivo, ma i frequenti riferimenti letterari mi hanno dato del filo da torcere (anche perchè non si tratta sempre di titoli famosi). L'autore non manca di strappare qualche sorriso e ho apprezzato il fatto che non si sia imposto come vate assoluto ma abbia optato per delle osservazioni e dei consigli, senza voler dettare legge. Ve lo segnalo solo nel caso in cui vi interessassero i saggi sull'argomento. Non mi è dispiaciuto devo dire, ma non sono una grande lettrice di saggi e comunque mi sembra di capire che non sia una lettura imprescindibile su questo tema.  

Se siete riusciti ad arrivare fino alla fine, vi ringrazio per la pazienza! Tornerò presto a scrivere di trashate, lo prometto u_uy

2 commenti:

  1. Adoro le tue trashate ma anche questi post piu' "normali" (è un termine odioso lo so XD) sono i benvenuti.

    Non ho letto Maurice e sai il perchè,ho trovato pero' una precedente edizione su amazon (da terzi) e appena ho soldi la prendo, tanto non costa un capitale.

    Dei romanzi/saggi di cui hai parlato mi interesserebbe solo The Life to Come.
    Passaggio in India dalla trama non fa per me, mentre "Aspetti sul romanzo" lo tralascerei, i saggi proprio non fanno per me :(

    Come sempre hai scritto una corposo post senza annoiare *clap clap*

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    1. Ahah grazie! Ho deciso di farne uno piu lungo e monotematico perché comunque non credo sia un argomento che interessa più di tanto i lettori abituali del blog :) quindi grazie per essere arrivata fino alla fine ahah

      Ho preso da poco in ebook la raccolta italiana dei racconti e la traduzione mi sembra fatta bene, quindi te la consiflio :) con 5 euro hai praticamente tre raccolte di racconti (compresa The Life to Come)! *_*

      Grazie ancora per aver letto fino in fondo <3

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