sabato 5 maggio 2018

Canto del cielo perduto - una fiaba sci-fi

Per la serie "arranco ma non mollo", torno ad aggiornare con un post piccino picciò su una lettura altrettanto piccina picciò! 

Qualche mesetto fa ho partecipato al Nerd Show a Bologna, una fieretta piuttosto triste nella mia zona e il bottino è stato assai magro, soltanto un volume unico preso a 3 euro, giusto per ricordo. Il titolo in questione è Canto del cielo perduto di Yuana Kazumi, di cui avevo già letto la miniserie Il fiore del sonno profondo. Dato che quella storia mi era piaciucchiata, ho ceduto e devo dire che anche in questo caso la lettura è stata gradevole, anche più della precedente, ma niente di indimenticabile. 


Il titolo di questo manga, lo ammetto, ha il suo fascino e non è poi così campato in aria, come spesso accade con questi titoli più "romantici". Nel mondo del futuro in cui è ambientata questa storia, infatti, gli esseri umani sono costretti a vivere sottoterra a causa dell'inquinamento, così che molti giovani non hanno mai visto il cielo da quando sono nati.
Il protagonista della vicenda è uno sbant, un robot, di nome Ciel, che ha la capacità di creare, quando canta, delle proiezioni olografiche dei soggetti delle sue canzoni, ma nonostante questo non riesce a proeittare immagini del cielo, con grande dispiacere di Mana, la sua "proprietaria". Mana è la nipote di uno scienziato che sta cercando di riportare gli esseri umani in superficie, nella speranza che un giorno possano rivedere il loro cielo perduto. Purtroppo, però, i genitori di Mana, senza scrupoli e avidi di denaro, decidono di attuare un piano spietato per impossessarsi dell'eredità del nonno di Mana, per poi dare la colpa a Ciel che, in confusione, scappa e rimuove l'accaduto, ma resta comunque una macchina ricercata. Saranno dei ragazzini ad aiutarlo, anche loro con il sogno di poter rivedere il cielo. 

Il volumetto contiene anche un altro capitolo, collegato alla storia principale, che racconta le vicende dalla prospettiva di Ar, un personaggio che Ciel incontrerà nel corso delle sue disavventure. Ar, un altro sbant, si offre alla dottoressa Hazuki affinchè lei possa usarlo come "contenitore" dell'anima del suo defunto compagno, dato che il robot non desidera altro che spegnersi definitivamente. Ma finirà davvero così la sua vita?

"Siamooo figli delle stelleee"

Come si può intuire dalla trama, i temi affrontati in questo manga non sono affatto nuovi nell'ambito della fantascienza e non si può certo dire che sia una storia particolarmente approfondita, ma mi ha comunque intrattenuta e ho trovato graziosa sia la vicenda che i personaggi, con anche qualche momento da lacrimuccia. Secondo me è una lettura molto adatta a dei ragazzini delle medie circa, o anche più piccoli. Penso che se l'avessi letta a quell'età mi sarebbe piaciuta parecchio! Nel complesso, comunque, resta un titolo piacevole, molto fiabesco (anche se in chiave sci-fi) e romantico, ma non stucchevole. L'ho preferito a "Il fiore del sonno profondo" perchè lo sviluppo della storia è più coerente e meno confusionario, forse proprio perchè essendo un volume unico non aveva necessità di aggiungere altro a parte la storia principale.

Il tratto di Yuana Kazumi non è indimenticabile e soffre di qualche sproporzione, ma il colpo d'occhio non è malvagio. Ha la tendenza a fare dei frontoni considerevoli. LOL Insomma, si vede che è un'autrice che deve fare un po' di strada ma che ha del potenziale almeno per sviluppare uno stile personale. La cover (oltre al titolo) è stata una delle prime cose che mi ha attirata.


L'edizione Star Comics è una di quelle vecchiotte, dato che è stato pubblicato nel 2007 contando anche che il volume non è tanto lungo. Il prezzo è un onestissimo 4,20 che, tutto sommato li vale. Penso che alle fiere o nei mercatini si possa anche trovare usato, come nel mio caso, ma comunque mi sento di suggerirvelo anche a prezzo pieno.

Per concludere: se state cercando una lettura semplice che non vada a smuovere i vostri massimi sistemi, è un volumetto a cui dare una possibilità, soprattutto se avete intorno dei giovincelli (ma non per forza). Se siete curiosi di leggere qualcosa di questa mangaka, vi direi di tentare con questo più che con Il fiore del sonno profondo, perchè mi sembra che questa storia sappia meglio dove voglia andare a parare e non si perda in forzature, anche se alcuni passaggi sono piuttosto veloci.  Anche la storia su Ar è ben gestita e non dà l'idea di essere stata messa lì tanto per aumentare le pagine, come spesso succede quando si parla di volumi unici di questo tipo. L'ambientazione inoltre non è male e poteva offrire altri spunti interessanti. Considerando anche che avevo aspettative bassine e l'ho preso praticamente alla cieca, direi che non mi posso lamentare!

6 commenti:

  1. Wow che mi hai ricordato! Questo manga l'ho letto proprio nel periodo in cui lo consigli tu e infatti mi era piaciuto abbastanza da recuperare anche Il fiore del sonno profondo ed Un milione di lacrime. Mentre per quanto riguarda questo e Il fiore ricordavo 0 la trama, devo dire che Un milione di lacrime è quello che mi è rimasto più impresso! Anche quello era abbastanza breve e con una trama fantasyeggiante xD
    Comunque grazie per il tuffo nel passato con questa bella recensione e alla prossima puntata ♡

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    1. Grazie per il commento! :3
      Si secondo me per quell'eta è perfetto! Un milione di lacrime ancora non l'ho letto ma, anche se il titolo non mi attira granché, magari lo provo quando cerco qualche lettura più breve e non troppo impegnativa!

      Garantisco effetto nostalgia involontario since 1880 LOL
      Vorrei parlare più spesso di novità, ma alla fine su quelle ormai si trovano molte più informazioni e poi seguo pochissime serie in corso, quindi preferisco rispolverare roba vecchia XD

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  2. Complimenti per la rece dettagliata *_*
    I disegni non mi dispiacciono, ma la storia non mi appassiona tantissimo. Poi lo sai io e il sci-fi non andiamo d'accordissimo (anche se qui, complice il fatto che è un unico volume, non sarà nulla di estremo).

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    1. Grazie :)
      In questo titolo il livello di sci-fi non è poi così tanto e non si scende in dettagli "tecnici" di un qualche tipo, quindi secondo me andrebbe bene anche per chi non è appassionato del genere ^^

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  3. Non conoscevo questo volume, nonostante la trama mi faccia pensare a qualcosa di già fatto/visto in altri medium, sarei curioso di leggerlo!

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    1. Sì di certo non gioca sull'originalità, ma come passatempo non è male :) Secondo me lo trovi facilmente all'usato!

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