Showa Genroku Rakugo Shinjuu (che d'ora in poi abbrevierò come Rakugo Shinjuu) è un anime composto da due stagioni di 13 episodi di una 20ina di minuti, fatta eccezione per il primo che ne dura 40. La serie è tratta da un manga di 10 volumi di Haruko Kumota, un'autrice che ho scoperto da poco e che mi sta dando tante soddisfazioni, soprattutto grazie al suo tratto simpatico e alla sua freschezza narrativa.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di recuperare il manga, tristemente inedito in Italia (ma si spera nel miracolo!), quindi questo post si baserà unicamente sulla versione animata.
E' raro che io recuperi una serie a così poca distanza dall'uscita (l'anime è stato creato tra il 2016 e il 2017), ma alcuni miei contatti ne parlavano su Facebook e l'argomento e l'ambientazione mi incuriosivano parecchio, quindi alla fine ho ceduto e l'ho divorato in poco tempo.
Il rakugo è una forma di intrattenimento propria della cultura giapponese tradizionale, ma diffusa ancora oggi tramite radio e tv, in cui un cantastorie, seduto su un cuscino e munito soltanto di un ventaglio e della sua voce, diletta il pubblico con storie divertenti, sentimentali, licenziose o macabre, interpretando le voci e i gesti di tutti i personaggi. Non avevo idea di cosa fosse prima di scoprire questa serie, ma adoro le figure dei cantastorie e quindi ero doppiamente incuriosita da questo titolo, in cui potremmo dire che è proprio questa forma teatrale ad essere protagonista, dato che seguiremo la sua evoluzione da prima della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni '90 circa.
Il primo incontro tra Yotaro e Yakumo |
E' intorno agli anni '70 che facciamo conoscenza del primo personaggio principale della storia: si tratta di un giovane appena uscito di prigione che, colpito dalla performance del maestro di rakugo Yakumo, decide di recarsi subito da lui per chiedergli di diventare suo apprendista. Ed è qui che fa la sua entrata in scena il protagonista effettivo di Rakugo Shinjuu: Yakumo (questo è il nome che ha ereditato dal suo maestro e predecessore) è un uomo anziano tanto affascinante quanto inflessibile e riservato. Nel corso della sua lunga carriera non ha mai preso discepoli, eppure non riesce a fare a meno di cedere alla richiesta insistente e chiassosa del giovane (a cui darà il soprannome di Yotaro), soprattutto dopo aver sentito il suo rakugo vivace e spontaneo.
A casa del maestro, Yotaro conoscerà Konatsu, la figlia di un altro famoso maestro di rakugo, Sukeroku, uomo che un tempo era molto amico di Yakumo e che morì in circostanze particolari. Anche la ragazza, dal caratterino forte e determinato, vorrebbe dedicarsi al rakugo ma questo mondo sembra essere prerogativa maschile e lo stesso Yakumo si oppone alla sua inclinazione.
La serie non ruota, come mi aspettavo, attorno all'apprendistato di Yotaro, che comunque avrà una sua parte nelle vicende, ma già dal terzo episodio la voce di Yakumo ci riporta indietro nel tempo e ci racconta il suo passato, unito a filo doppio a quello di Sukeroku e della bella e fragile (e un po' vendicativa) geisha Miyokichi.
La prima stagione dunque si basa interamente sul racconto di questa vicenda fatta di mistero, passione, amicizia e sentimenti contrastanti e mal corrisposti. Nella seconda serie invece ci si concentrerà molto di più sulle ripercussioni degli eventi passati sul presente, sui cambiamenti nel mondo del rakugo, fortemente ostacolati da Yakumo, che preferirebbe che quest'arte morisse con lui, e sui rapporti tra i personaggi contemporanei.
Due caratteri opposti |
La finezza narrativa di Rakugo Shinjuu sta proprio nell'aver saputo creare una rete di relazioni umane complessa e intrigante, in cui ognuno ha le proprie colpe, i propri segreti da mantenere e un groviglio di rimorsi, affetti e non detti. L'approccio a tutto questo è molto maturo: non ci sono personaggi perfetti e, sebbene a caldo si tenda a dare tutta la colpa a una persona in particolare, riflettendoci si arriva anche a compatirla e a rendersi conto che la vita è fatta di chiaroscuri e non ci saranno mai dei confini netti tra torto e ragione, odio e amore.
Lo stesso rapporto tra Yakumo (Kikuhiko da ragazzo) e Sukeroku, che sembra essere il più genuino, profondo e spontaneo di tutti, nasconde comunque un pizzico di invidia reciproca, fortunatamente messa da parte in favore di grande rispetto e ammirazione.
Rakugo Shinjuu vuole anche far comprendere che dobbiamo rassegnarci davanti al fatto che, per quanto sia giusto cercare di capire gli altri ed empatizzare con loro, non potremo mai capirli del tutto, perchè ognuno ha i propri segreti. Questo concetto, per quanto possa apparire amaro, ma che nasconde un fondo di verità indiscutibile, è espresso molto bene anche dai piccoli dettagli, come per esempio il fatto che fino alla fine non sapremo mai il nome vero di alcuni personaggi, Yakumo compreso, che in un momento di forte sconforto afferma di averlo dimenticato.
Yakumo è uno dei personaggi più affascinanti in cui mi sia imbattuta nell'ultimo periodo. Prima di tutto, ho trovato originale (almeno limitatamente alla mia esperienza) il fatto che il protagonista sia per la maggior parte della storia già anziano. E' proprio da anziano che mostra tutta la sua complessità, perchè nonostante sia passata una vita intera dalla morte delle persone che hanno cambiato la sua esistenza, non riesce ancora a venire a patti col passato, si sente svuotato e solo dopo molto tempo si rende conto che ci sono persone per cui è diventato un punto di riferimento ed è proprio questo a salvarlo dal baratro.
Ma è difficile inquadrare i personaggi di Rakugo singolarmente, perchè è nel rappresentare
l'insieme delle relazioni tra di loro che questa serie regala grandi soddisfazioni.
Il rapporto più contraddittorio è sicuramente quello tra Yakumo e Konatsu, tra i due sembrerebbe quasi che vi sia odio, misto a rancore e incapacità di rassegnarsi alle situazioni che si sono trovati ad affrontare in passato. In realtà questo legame è negativo solo in apparenza, perchè al di sotto di questa reciproca insofferenza c'è tanta riconoscenza, tanto affetto e rispetto reciproco, poichè entrambi sanno di aver sofferto molto. L'ostilità che Konatsu manifesta nei confronti di Yakumo si rivela quasi essere una fonte di sollievo per il maestro, data la sua necessità di autopunirsi per lenire i propri sensi di colpa.
Un altro rapporto molto bello, che in un certo senso potrebbe deludere gli animi più romantici nell'accezione "shoujo" del termine, è quello tra Yotaro e Konatsu. La loro vicenda sentimentale potrebbe deludere chi apprezza un romanticismo più tradizionale, ma non per questo è meno dolce o genuina. Anche perchè tutto quello che fa Yotaro non può che essere dettato dalla spontaneità e dal suo buon cuore.
A questo personaggio viene data un'evoluzione di tutto rispetto, considerando che proviene da un passato "poco pulito" che gli provoca un senso di vergogna non indifferente, ma che riuscirà a superare grazia alle parole del suo maestro.
Rakugo Shinjuu in alcuni momenti ubriaca gli spettatori di parole, facendoci assistere a tantissime performance di rakugo che, però, sono spesso sfruttate come un mezzo indiretto per svelare gli stati d'animo e le coscienze dei cantastorie, ognuno caratterizzato da uno stile diverso in base alla sua personalità.
La sensazione di essere sovrastati da fiumi di parole e storie ci ricorda quanto queste ultime siano fondamentali per capirci e capirsi, perchè a volte i personaggi dei racconti riescono a dire o fare quello che a noi non riesce e così una storia può diventare specchio delle nostre intenzioni, come nel caso dell'ultima storia raccontata da Sukeroku o per lo Shinigami di Yakumo.
A proposito di dei della morte (Shinigami), questa serie parla in maniera molto poetica di vita e morte, soprattutto in rapporto con la vita e la morte dell'arte. Quest'ultima non può essere fermata dalla volontà, per quanto forte, di un singolo individuo, perchè la narrazione, sebbene possa cambiare, resterà sempre e comunque immortale, per quanto i suoi interpreti non lo siano.
La visione della morte, associata in un primo momento alla fine di tutto (di Sukeroku, di Yakumo e del rakugo stesso), subisce un ribaltamente conclusivo che le dà una dimensione molto più conciliante. In questo anime si potrebbe dire che verso la fine subentri anche un pizzico di sovrannaturale, ma viene inserito a piccoli passi e in modo tanto spontaneo che si ha come l'impressione che ci sia stato fin dall'inizio, vista l'abilità dei cantastorie di far comparire scene e personaggi davanti al pubblico.
La serie, sul piano tecnico e narrativo, è davvero raffinata. A partire dalle opening, è riservata grandissima cura alle immagini proposte agli spettatori, alle inquadrature e anche agli indizi dati al pubblico, che è invitata a trarre le proprie conclusioni dato che non sempre le voci narranti sono affidabili (e questo regala dei bei colpi di scena).
L'animazione e il modo in cui si è scelto di rappresentare il rakugo sono concettualmente semplici ma efficaci, anche se, per quanto si cerchi di movimentare la scena con la gestualità dei personaggi e l'atmosfera, il rakugo potrebbe non piacere a tutti e questo renderebbe la visione della serie un po' pesante. A me non è dispiaciuto affatto, anche se ammetto che alcune esibizioni di Yotaro, sempre al top delle tonsille, potrebbe infastidire le orecchie più delicate. XD
A proposito di voci, i doppiatori hanno davvero dato una grandissima prova delle loro abilità, in particolare Koichi Yamadera (Sukeroku) che ha una voce bella e potente, ma anche Akira Ishida che doppia Yakumo sia da ragazzo che da anziano e ha una voce molto più delicata, ma altrettanto flessibile e ammaliante. Purtroppo quando interpreta Yakumo "di mezza età" nella prima stagione, si sente che è una voce giovane che "imita" quella di un anziano, ma nella seconda stagione, quando il personaggio è ancora più avanti negli anni, risolve ogni problema e non si nota, regalando una performance molto più naturale (ma io sono schifosamente di parte con Ishida perchè amo la sua voce è3è). Tutti gli altri doppiatori non sono da meno, anche perchè la voce è lo strumento fondamentale dei maestri di rakugo e sarebbe stato davvero triste e fastidioso assistere a delle brutte performance.
Anche la colonna sonora, che unisce sonorità tradizionali a jazz, è molto valida e crea delle belle atmosfere, anche se non vanta una grandissima varietà di brani.
Anche la colonna sonora, che unisce sonorità tradizionali a jazz, è molto valida e crea delle belle atmosfere, anche se non vanta una grandissima varietà di brani.
Come dovreste aver intuito, questa serie mi è piaciuta davvero tantissimo, ma... ci sono dei piccoli "ma" che mi hanno fatto storcere un pochino il naso, anche se nulla di gravissimo. Sono piccolezze che non ho apprezzato più per gusto personale che per altro.
Il primo leggero fastidio mi è stato causato dai salti temporali troppo repentini. Si chiude un episodio, se ne inizia un altro e sono passati 10 anni in un battito di ciglia. Preferisco i passaggi più dolci, che, anche con un breve montaggio di pochi secondi, accompagnano lo spettatore mano nella mano per digli "ecco ora mettiamo avanti veloce, ma con qualche immagine ti faccio vedere cosa è successo nel tempo che stiamo brutalmenta tagliando via :D".
Poi mi è dispiaciuta la mancanza di un paio di piccole scene che sarebbero potute durare anche mezzo minuto, ma avrei tanto voluto vederle; mi riferisco [SPOILER] all'esibizione di Konatsu da adulta, una volta diventata prima cantastorie donna, ma avrei anche voluto rivedere la "scena madre" della morte di Miyokichi e Sukeroku dal punto di vista di uno dei tre personaggi coinvolti [FINE SPOILER].
Vi è un altro elemento, rivelato proprio nell'ultimo episodio e tutto sommato rimasto in una mezza ambiguità, che sul momento mi ha fatta un pelino inorridire e protestare, ma più ci ripenso e più potrebbe avere un suo senso e sto quasi riuscendo a venirci a patti. [SPOILER] Mi riferisco alla presunta paternità di Yakumo del figlio di Konatsu. L'idea sul momento non mi è piaciuta affatto, anche se avevo cominciato a sospettarlo perchè questo anime è infido e bastardo e strizza l'occhio allo spettatore con maestria +_+. Poi però mi sono resa conto che quello tra Yakumo e Konatsu non è mai stato un rapporto padre adottivo - figlia in senso convenzionale, perchè nessuno ha mai inquadrato l'altro/a in uno di questi due ruoli. Oltretutto Yakumo, per sincero affetto e rimorso di coscienza avrebbe fatto la qualsiasi per assicurare a Konatsu quello che voleva, rakugo a parte. [FINE SPOILER]
Per concludere: a patto che il rakugo non vi risulti insopportabile, questa serie merita davvero tanto. Se siete alla ricerca di un titolo che descriva con eleganza relazioni complesse tra personaggi affascinanti, direi che fa proprio al caso vostro! Se non amate le storie di triangoli amorosi, come la sottoscritta, potete andare sul sicuro con Rakugo Shinjuu perchè non è la classica storiella di indecisioni superficiali, ma va a toccare temi più interessanti del solito.
Sul piano emozionale è davvero un bel colpo. *siigh*
Potete trovare questa serie in streaming gratuito e legale, con sottotitoli in italiano, si VVVID.it. C'è la pubblicità ma è un sito con cui mi trovo benissimo, quindi la si sopporta. :P
Sul piano emozionale è davvero un bel colpo. *siigh*
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Ho scoperto questa storia leggendo la recensione del manga e già mi aveva colpito moltissimo: mi affascina sempre scoprire tradizioni legate all'arte e alla cultura di altri posti ed ovviamente ignoravo fino a quel momento l'esistenza del rakugo!
RispondiEliminaNon avendo fatto alcuna ricerca, non sapevo ci fosse anche l'anime, quindi grazie per avermelo fatto scoprire :) la tua recensione mi ha invogliata moltissimo a provare a guardarlo, penso proprio che potrebbe piacermi e, se non altro, sarà comunque un piacere seguire una storia così particolare e diversa (almeno per me). Appena finisco ciò che ho in visione al momento, mi ci butto!
Non so dirti se ci siano differenze sostanziali tra anime e manga, ma non penso, almeno basandomi su quanto letto in giro! :) Sono contenta che il mio post ti abbia invogliata a recuperarlo! Aspetto un tuo parere allora ;)
EliminaWow, bellissima recensione! Complimenti!
RispondiEliminaDevo decidere se recuperare la serie in versione anime, oppure se prendere il manga in inglese....
Ad ogni modo, la tua approfondita analisi è un ulteriore stimolo per avvicinarmi all'opera, in un modo o nell'altro.
Baci
Grazie mille, gentilissima! ^_^
EliminaSul manga non ti so dire... so che lo sta prendendo Yue, quindi potresti chiedere a lui :)
Visto l'argomento principale, però, secondo me questo è uno di quei casi in cui l'anime potrebbe rendere la storia ancora più coinvolgente essendoci un ottimo cast di doppiatori.
Fammi sapere se lo recuperi! ;)
A presto!
Mi piacerebbe recuperarla.. sembra una bella serie!
RispondiEliminaSicuramente è un titolo diverso dal solito ;)
EliminaDavvero, che splendida recensione *__*
RispondiEliminaVorrei tanto recuperarmi l'anime, ma prima vorrei leggermi il manga....Per cui aspetto i tempo biblici dell'edizione USA (tra un volume e l'altro fanno trascorrere parecchi mesi, non ho capito perchè visto che è concluso!) o come dici tu, aspetto il "miracolo" a Lucca. Insomma, prima vorrei leggermi la storia manga poi la storia dell'anime. Ovvio che saranno uguali, ma ho notato che tra le due produzioni qualcosina di diverso c'è sempre.
Concordo, l'autrice è sicuramente una mangaka da tenere d'occhio, regala soddisfazioni e mi sembra molto originale nelle sue storie.
Grazie mille <3 Siete sempre troppo gentili!**
EliminaAnche io ero partita con l'intenzione di recuperare il manga, ma per adesso ho troppe serie in corso e, dato che si parlava benissimo dell'anime e mi piace molto Akira Ishida, ho deciso di fare uno strappo alla regola :P
Presto pubblicherò un post tutto dedicato a lei e ai suoi volumi unici (BL) ^^ Spero ti possa essere utile!
Vedo che questo anime è piaciuto molto anche a te! Mi fa davvero piacere. Il manga non mi interessa particolarmente recuperarlo, ma riconosco che l'autrice è molto brava e ha uno stile unico (ha scritto anche qualche storia bl). Complimenti per la recensione, accurata come sempre! ^^
RispondiEliminaI suoi BL sono adorabili <3 ne parlerò quanto prima sul blog!
EliminaGrazie mille! *__*
È da un po' che desidero vederlo e leggere che merita mi invoglia ancora di più! I disegni mi piacciono moltissimo e anche l'ambientazione, poi sono curiosa di scoprire di più sul rakugo.
RispondiEliminaE' un anime davvero molto curato :) non voglio metterci la mano sul fuoco, ma è molto probabile che possa piacerti! ^^
Eliminaottima recensione come sempre^^ rakugo shinjuu è una piccola (enorme) perla che ho iniziato per caso e che ho amato fin da subito. ascoltare tutte quelle esibizioni è stato davvero un piacere: ho adorato come shinigami sia il filo conduttore di tutta la serie e che la sua storia venga rivelata pezzetto per pezzetto. vedere un manga del genere in italia sarebbe davvero una svolta non indifferente (se la flashbook è arrivata addirittura alla gusari, non può non conoscere la kumota è__é). posso solo aggiungere che continuo a guardare anime solo per incontrare serie di questo genere <3
RispondiElimina"ma io sono schifosamente di parte con Ishida perchè amo la sua voce è3è" >>> non dirlo a me: urlo ogni volta che lo riconosco in un altro anime. l'unico problema è che adesso faccio fatica a separare la figura di kikuhiko dalla voce di akira ishida e gli anime in cui ha lavorato mi sembrano tutti delle storie di rakugo raccontate da kiku (con gintama è un casino @_@)
Grazie mille! <3
EliminaVero, la storia dello shinigami è gestita alla grande. Gli sceneggiatori e l'autrice hanno avuto proprio buon gusto e classe con questo titolo :)
Anche io mi auguro che arrivi in Italia prima o poi! Non ci resta che incrociare le dita! x^^x
Ahah Kikuhiko che fa il Katsurap! :P
io ci speravo già a questo lucca comics y__y però la flashbook a volte fa annunci in periodi random, quindi sono ancora fiduciosa è_é/
Eliminatu ci scherzi, ma per me è stato devastante seguire gintama 2017 @__@
Speriamo! x^^x
EliminaAhah sai che la 2017 ancora non l'ho vista? Vergogna ;__;
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