Post all'insegna della leggerezza

Ssssalve! Per il post di oggi, un fritto misto tra anime e libri! Tutti e tre i titoli sono molto leggeri e non volevo dilungarmi troppo, quindi li ho raggruppati :3

Il primo dei due anime è Gekkan Shojo Nozaki-kun, una love comedy (più comedy che love) di 12 episodi uscita nel 2014 basata su un'omonima serie di yonkoma. Questa serie non l'avevo considerata granchè fino a quando una mia amica non me l'ha consigliata (e anche lì, ci ho messo una vita per recuperarla...chiedo venia T_T).
Immaginate di esservi appena dichiarati al compagno di scuola a cui andate dietro dall'inizio dell'anno e di ricevere per tutta risposta, tra sfarfalleggiamenti di petali di ciliegio e cuoricini... un autografo! 

E' proprio questo quello che succede alla nostra vivace e simpatica eroina, Chiyo Sakura, quando si dichiara a Nozaki. L'equivoco la porterà a scoprire che il ragazzo è in realtà un autore di shojo manga (del tipo più classico e stucchevole oltretutto, di quelli che pubblicano con il bollino di avvertenza per i diabetici) e che, quindi, ha scambiato la dichiarazione d'amore per quella di una fan. Di Nozaki ci si chiede come faccia a scrivere manga sentimentali quando è incapace di leggere quello che gli succede attorno (e per questo gli vogliamo bene <3). Da questo equivoco,  Chiyo inizierà a dare una mano al ragazzo con il suo lavoro, entrando in contatto con i suoi amici, più o meno strambi (non che le amicizie di Chiyo siano da meno). Buona parte della serie è incentrata sull'introduzione di questi personaggioni e le dinamiche tra di loro, quindi non vado più nel dettaglio nel descriverli perchè rovinerei il 70% delle gag. Mi ha fatto piacere però vedere che non si sono limitati ai classici stereotipi che alla lunga stufano (otaku, sportivo, donnaiolo, etc...) anche se hanno comunque dei tratti standard riconoscibili.
Essendo basato su uno yonkoma (fumetto comico in 4 vignette), il ritmo è molto veloce anche se non fluidissimo (un occhio un po' più attento magari si accorgerà quando inizia a finisce una scena che corrispondeva ad una striscia),  comunque questo non va ad inficiare la visione più di tanto.

Quando non si sa cosa sia il romanticismo...

La comicità è basata sul carattere particolare dei personaggi e sulla parodia delle classiche situazioni da shojo. Mi ha ricordato un po' "Danshi Goukousei no Nichijou" ma molto meno nonsense e con uno straccio di trama di fondo che rende le puntate meno frammentarie. Ho apprezzato che nonostante la natura quasi totalmente comica e slice of life, ci siano stati comunque dei piccolissimi progressi nella trama sentimentale che, comunque, resta un pretesto per la comicità più che altro.
Questa serie mi è piaciuta davvero tanto! (e mi sono presa una cotta astrale per quel cretino di Nozaki!) Consigliatissima se state cercando qualcosa di molto leggero e divertente per rallegrare un paio di giornate estive, dato che si guarda davvero in pochi giorni e le puntate vanno via come ciliegie!

Non si possono più disegnare gli shoujo di una volta!

Il secondo anime è invece un lungometraggio, ovvero la trasposizione animata di

That's ammore

Doukyuusei di Nakamura Asumiko. Dato che del manga avevo già parlato QUI e che il contenuto è identico, compresi dialoghi ed inquadrature, ho davvero poco da dire. L'animazione mi è piaciuta molto, anche se si nota che il budget non era altissimo, ma hanno saputo sfruttarlo a dovere. Il disegno è identico al manga, con giusto l'aggiunta di qualche fondale in più perchè era inevitabile...non potevano farli fluttuare nel vuoto xD. Anche il doppiaggio non mi è dispiaciuto e le musiche sono molto dolci e delicate. L'unica cosa che mi ha lasciata perplessa è che hanno eliminato il flashback sul primo incontro tra Hara-sen e Sajou, andando così a ridimensionare abbondantemente lo spazio dedicato al professore (che qui sembra un prof un po' bipolare) e rendendo molto meno chiaro il problema degli attacchi di panico del ragazzo. Per il resto però è promosso e spero di vedere un giorno anche la trasposizione dei seguiti, anche per avere finalmente un BL che vada oltre la classica commedia irrealistica ad inquietanti tinte shota che sembra sia l'unica possibilità di serie yaoi al momento :/ E non mi sembra che i titoli cartacei scarseggino di alternative...ma questa è un'altra storia.

Anche in questo caso, lo consiglio di sicuro a chi ha apprezzato il manga omonimo ed a chi ha voglia di trascorrere un'oretta in una nube di nostalgica tenerezza <3

 

Mi piacciono un botto i primi piani della Nakamura <3

Il terzo titolo in questione, invece, è un libro di Terry Pratchett, con illustrazioni di Gray Jolliffe: Il Gatto Non Adulterato.
Presa dal fomento per Buona Apocalisse a Tutti, volevo leggere altro di Pratchett, ma in libreria ho trovato solo questo. Vivendo in una comunità di gattari, non ho resistito. Il libro ha i toni del mockumentary (cioè del documentario scherzone...Ah! Che terminologia scientifica!) sui gatti, in particolare sui Gatti Veri, non quelli impomatati dei film, ma quelli di campagna o di appartamento, che non hanno mai dimenticato di essere stati venerati come divinità.

Il tono è quello dell'ironia politicamente scorretta (se siete animalisti senza senso dell'umorismo, meglio evitare forse...o penserete che Pratchett consigli sul serio di chiamare la mafia per liberarsi delle colonie di gatti). "Il Gatto non adulterato" è suddiviso nelle classiche sezioni: "come iniziare", "nomi", "pulizia", etc... il tutto condito da battute molto simpatiche, anche se non tutte riuscitissime. 

Le vignette di Jolliffe sono simpatiche ma niente di che...il suo umorismo è molto da settimana enigmistica, meno arzigogolato di quello di Pratchett.
E' un libro molto gradevole che si legge in un paio d'ore al massimo. Di sicuro non è un titolo immancabile nelle nostre librerie, ma penso sia un regalo molto carino per lettori gattari! :)

Per questo post-macedonia è tutto! Alla prossima! *3*