giovedì 17 aprile 2014

Ygo project: Duel II–arrivano i fratelli Kaiba versione 1.0

In questo post parlerò delle avventure raccontate dal secondo capitolo alla fine del sesto volume :D ricordo che mi riferisco ai volumi italiani, quindi le famose sottilette Planet. Queste storie, nella divisione originale, appartengono ai volumi 2-3 o qualcosa del genere.
Avevamo lasciato il nostro imbranatissimo protagonista alle prese con una nuova amicizia e un misterioso alter ego…
I meme su questa serie non finiscono mai...
Il primo e il secondo volume continuano con capitoli autoconclusivi atti a creare un legame d’amicizia non solo tra Yugi e Jonouchi, ma anche tra Anzu e Honda. In linea di massima, i ragazzi vengono messi in situazioni di “pericolo” che vanno dal fare una figura barbina davanti a tutta la classe per colpa di una supplente all’essere dal bullo di turno o da…un tamagochi malefico. In un capitolo sapremo un po’ di più sul passato da teppista di Jono e vedremo suo padre. Beh, direi che vedremo i suoi stivali e la bottiglia accanto. Parlare dei singoli capitoli sarebbe un’impresa infinita (e io non ho per nulla il dono della sintesi, ahimè!), per cui mi limiterò a segnalare quelli che fanno avanzare pian piano la trama.


Il fuggitivo (vol 2, cap 2)

Un criminale è evaso dalla prigione di Domino (così si chiama la città immaginaria in cui è ambientata la storia) e, essendo in astinenza da alcool e sigarette, decide di nascondersi nel fast food in cui la cara Anzu sta lavorando come cameriera. Fortunatamente non è da sola, infatti Yugi e Jono l’avevano pedinata, incuriositi dalla sua bizzarra risposta ad un loro invito proprio per quello stesso locale. (Jono, che è pettegolo fino al midollo, pensava già che la poverina si fosse messa a fare l’accompagnatrice! =.=).


situazione difficile...
 La ragazza non era stata per niente contenta di vederseli spuntare davanti al locale, dato che per le regole del suo liceo non può avere lavori part-time. Nonostante questo, è determinata a realizzare il suo più grande sogno: studiare danza in America. Commossi dalle intenzioni della ragazza, i due amici le promettono di non rivelare nulla. In tutto ciò, quando il criminale viene riconosciuto nel fast food (che poi sarebbe la brutta copia di McDonalds’!)…indovinate chi prende come ostaggio? Ovviamente Anzu! Mentre tiene la ragazza bendata e sotto tiro con la pistola, chiede a quello che gli sembra il tipo più innocuo (leggi: pirla) della sala di portargli da bere e da accendere. Anzu capisce subito che il ragazzo di cui il malvivente parla è Yugi, ma la sua voce e il suo carattere le sembrano diversi. Infatti, vista la situzione critica, è subentrato “l’altro Yugi”, pronto a sfidare il fuggitivo in un gioco delle ombre! 
Senza dubbio ha la meglio e, mentre il rapitore subisce la sua sanzione (molto “concreta” questa volta), Yugi torna il sè stesso di sempre non appena Anzu toglie la benda. Dopo questo salvataggio, la ragazza si rende conto che forse non era Yugi a parlare, ma qualcuno con una voce simile e…si prende una non indifferente cotta per questo ragazzo del mistero!
Jono nel frattempo aveva la visuale ostruita dal gigantesco sedere di un altro cliente in un’altra stanza, quindi non ha capito un tubo.
L’elemento che più ho apprezzato di questo capitolo (a parte il sadismo del gioco!) è che la prima ad accorgersi che ci sia qualcosa di diverso è Anzu che, più avanti, sarà anche quella che, almeno secondo me, riuscirà a capire per prima che Yugi e il suo alter ego non sono la stessa persona al 100%. In questa serie c’è anche un pizzico (ma proprio pizzico) di romanticismo, dato che, in soldoni, a Yugi piace Anzu, ma ad Anzu piace il suo alter ego che, certe volte, sembra almeno non totalmente indifferente alla ragazza.  Ma visto il finale del manga, una love story tra loro due sarebbe potuta diventare troppo “tragica” 


La carta dai denti aguzzi (Parte 1 e 2 – Vol. 3)
Un'illustrazione più recente del Drago Bianco
 In questa prima mini-arc entra in scena un personaggio di vitale importanza per la serie e…per le fangirls! Stiamo parlando di Seto Kaiba, il nemico e rivale numero uno di Yugi. Oltretutto viene presentato per la prima volta il gioco di carte che, per dovere di dettagli, nel manga non si chiama Duel Monsters, ma Magic & Wizards (in onore del più famoso gioco di carte Magic, cosa che ha creato qualche problema di copyright e, quindi, il nome è stato cambiato nell’anime). 


M&W (per accorciare :P) è un gioco di carte che sta ottenendo grande successo in America (patria del suo ideatore) e sta prendendo piede anche in Giappone. Il nonno di Yugi è super informato in proposito e, per di più, possiede una carta rarissima: il Drago Bianco Occhi Blu. E’ molto simpatico notare, a posteriori, come le regole del gioco in questi capitoli siano più ingenue e abbozzate, probabilmente perchè Takahashi non pensava di doverci organizzare su molte partite. Un esempio: per essere evocato, il Drago ha bisogno di due o tre sacrifici…qui invece viene evocato subito. 
Tornando alle vicende…
Valigette: armi letali!
Proprio in quel momento entra in negozio un compagno di scuola di Yugi, Seto Kaiba appunto (eh già…Kaiba andava a scuola, prima di darsi completamente al lavoro) che, vedendo la carta, rimane sconvolto e chiede al nonno di scambiarla con una valigia colma di carte. Il ragazzo è straricco e, si scoprirà più avanti nei volumi, ha ereditato dal padre la Kaiba Corp., un’azienda che si occupa della produzione di giochi. Il nonno però rifiuta, perchè quella carta è il regalo di un amico e, al di là del valore economico, ha per lui un grande valore affettivo. Ma, chi conosce il personaggio, sa bene che non è tipo da mollare tanto facilmente! Se nei volumi più avanti e nell’anime Kaiba viene (ri)presentato come un giocatore geniale, ostinato e orgoglioso, spesso non dimostra alcuna propensione al il fair play, soprattutto nei primi volumi (non a caso i fans nelle varie parodie gli attribuiscono sempre la frase "Screw the rules, I have money!")…così riesce a prendere la carta con l’inganno. Yugi ha capito tutto e chiede che gli venga restituita, ma Kaiba nega l’evidenza. Nottetempo subentra l’alter ego di Yugi e sfida Kaiba a M&W utilizzando le carte a cui suo nonno è tanto legato. La caratteristica  di questo gioco delle ombre è che i mostri delle carte compaiono in miniatura sul tavolo. Sarà proprio questa “magia” che darà a Kaiba l’idea di legare al M&W la tecnologia degli ologrammi. Kaiba viene sconfitto (con una mossa sboronissima, per la verità…!) perchè il suo Drago Bianco rubato si rifiuta di attaccare e, come punizione, la sua anima viene rinchiusa per una notte in una carta e, in questo stato di incoscienza sarà tormentato dalla visione dei mostri del gioco (non più in miniatura). Kaiba ha di sicuro attirato l’attenzione dell’altro Yugi, dato che, invece di riservagli pene più lunghe, lo punisce per una notte soltanto…che nutra qualche speranza nella sua anima?
La prima di una lunghissima serie di inquadrature "ad angolo" sui mostri *.*
In realtà…alla fine della serie si daranno spiegazioni a due elementi che sembrano “esagerazioni”: Kaiba è ossessionato dal Drago Bianco a livelli…patologici! Scopriremo che in realtà c’è dell’altro e che anche Kaiba è legato al puzzle in un modo che non si sarebbe mai aspettato. Che Takahashi avesse già iniziato a delineare alcuni elementi conclusivi al terzo volume? A me piace pensarla così, ma spesso gli autori vanno a braccio con questo tipo di serie.

La sanzione di Kaiba
 E’ nel quarto e nel quinto volume che il mangaka dimostra di aver finalmente stabilito quale sarà la sua trama principale. Infatti da il via all’arc “L’uomo venuto dall’Egitto”, “La sfida di Shahdi” e i capitoli ad essi correlati. E’ stata la prima arc ad avermi veramente entusiasmata! Rileggendola adesso ho riscontrato alcune ingenuità nei giochi proposti, ma resta ai miei occhi una delle parti più affascinanti del manga **

Cercando di essere breve…Il nonno di Yugi viene invitato ad una mostra sull’Antico Egitto tenuta da un suo amico (quest’uomo ha conoscenze ovunque). Yugi, con gruppo di amici al seguito, si reca alla mostra e conosce questo egittologo e il direttore del museo (un tizio subdolo che pensa solo ad arricchirsi). Entrambi hanno sentito parlare del puzzle di Yugi e gli chiedono di poterlo esporre. Il ragazzino acconsente (come a qualsiasi richiesta, d’altronde!). Mentre gironzolano per il museo, tra una mummia e l’altra, Yugi incontra uno strano egiziano (che sembra più un egizio) che piange davanti ad una mummia. L’uomo porta con sé due strani oggetti (che anche un cieco capirebbe che sono oggetti del Millennio): una bilancia e un ciondolo a forma di Ankh. Il protagonista e l’uomo (Shahdi) scambiano qualche parola, ma Yugi non ha il puzzle al collo. 


Una delle mie scene preferite **
 Scopriamo da scene successive che Shahdi è un membro di una famiglia di guardiani di tombe (più spiriti che persone, aggiungerei) che è arrivato al museo per punire il professore e il direttore, rei di aver profanato la tomba della mummia esposta. Shahdi sottopone il direttore ad un “gioco delle ombre” che ricorda in tutto e per tutto il giudizio egizio degli dei descritto nel libro dei morti (ecco perchè la bilancia).Il direttore viene trovato “mancante” e punito grazie al potere dell’Ankh (o chiave millenaria). Questo oggetto permette di “entrare” nella mente delle persone, spazio rappresentato come una stanza piena di oggetti che rispecchiano l’indole e i ricordi del proprietario e, se necessario, manipolarla a piacimento. In questo modo l’egiziano può far  avere visioni e anche far morire d’infarto le sue vittime! Credo sia uno degli oggetti più potenti comparso fino ad ora, peccato che non sarà mai sfruttato a dovere...
la sanzione del direttore
 Nello studio del direttore, Shahdi trova il puzzle e, riconoscendolo come un oggetto millenario, se ne appropria nella speranza di trovare colui che lo ha realizzato. Ma gli oggetti millenari si attirano tra loro, quindi, anche se in modo apparentemente casuale, Yugi lo incontra e il puzzle gli viene restituito. Prima però, Shahdi decide di fare un’escursione nella mente di Yugi per capire quali possano essere i poteri dell’oggetto. Lo attende una sorpresa: Yugi non ha una sola stanza, ma due! Una con la porta aperta e piena di giocattoli, l’altra chiusa, con un occhio sopra. La porta misteriosa si apre e compare l’alter ego che…indovinate un po’, sfida Shahdi ad un gioco! L’uomo dovrà trovare la “vera porta” all’interno della stanza della mente di Yugi. Peccato che la stanza sia in realtà un labirinto pieno di trappole che ricorda lo stile delle antiche tombe egizie.
 
le stanze della mente
 
 Inutile dire che fallisce ma, invece di essere punito, viene salvato e aiutato ad uscire dall’alter ego stesso. Non ci viene mostrata la vera soluzione dell’enigma perchè, con il proseguire dei volumi, sapremo che neppure l’alter ego la conosce ancora (e quindi, in un certo senso, il gioco non sarebbe possibile…). Anzi, sembra proprio che l’alter ego stia difendendo la vera porta anche da se stesso, semplicemente dimenticandola.
Una volta terminata la sua esplorazione, l’egiziano svela a Yugi che presto verrà a conoscenza del suo “altro io”, ma per tutta risposta viene preso per matto, dato che quando si usano i poteri della Chiave millenaria, l’altra persona non se ne accorge. Verrà fatta vedere anche la camera della mente di Anzu (una sala da ballo). Questa cosa delle stanze della mente l’ho sempre trovata fighissima!
Shahdi, incuriosito dalla situazione, decide di prendere Anzu in ostaggio e sfidare l’alter ego di Yugi a dei giochi che lo metteranno non poco in difficoltà, puntando sull’insicurezza di Yugi. Le soluzioni dei giochi in realtà sono abbastanza “babbe” (passatemi il termine XD). Alla fine, avrà la meglio e Shahdi si allontanerà, non prima di avergli parlato di “memorie del re da recuperare” e di un loro probabile futuro incontro.


Nella versione anime di questa serie (mai arrivata da noi e chiamata "Season 0") ho apprezzato che Shahdi, intrappolato nel labirinto-stanza della mente, fosse ulteriormente bloccato dal Mago Nero, perchè è una scena che acquista un valore particolare con il proseguire della storia.
Ma nel manga questo spirito non è ancora comparso e probabilmente non era stato nemmeno ideato...davvero un'occasione sprecata! 
Anche Jono, in questa saga, avrà la possibilità di accorgersi che in Yugi c’è qualcosa che non va..e Anzu avrà la sua possibilità di maneggiare un mappamondo come se fosse un’arma…dalle valigette ai mappamondi: ogni cosa in questa serie può diventare letale! °°”
Comincia a spuntare uno dei primi pipponi sull'amicizia et collaborazione, ma grazie al cielo dura poco e non ritornerà con così tanta frequenza come nell'anime :P
Può sembrare bizzarro che a farlo sia l'alter ego di Yugi, ma a quanto pare anche lui sta cominciando a farsi contagiare (o forse ci credeva già?) dalla sua versione "fisica".

Ed è uno!
Questa è una delle saghe dai toni più cupi e getta le basi per quella che, a distanza di molti volumi, sarà la saga conclusiva.
Zombie: guest star del gioco di Shahdi

Si vede che l'autore ha una propensione per l’horror, peccato che non l’abbia sviluppata più di tanto. Shahdi è uno dei personaggi che mi ha fatto innamorare degli occhi truccati “alla egiziana” (abbastanza diffusi in questa serie :P) e, pur non avendo una spiccata personalità, avrà un ruolo importantissimo. Ho apprezzato molto anche alcune curiosità sulla proprietà dei reperti archeologici, su alcuni manufatti egizi e sul mito del giudizio delle anime. Non ci sono chissà quali approfondimenti, ma stuzzicano la curiosità. Le storie ambientate nei musei mi garbano parecchio, per di più!

Menzione lampo al capitolo “Capsule Monster Chess” l’arrivo di Mokuba Kaiba, il fratello minore di Seto, che vuole vendicarsi (con la sua gang di teppisti delle elementari…solo Yugi poteva farsi rapire da loro!!) per la sconfitta subita dal fratello. Il gioco utilizzato questa volta sarà “Capsule Monsters”, una specie di gioco degli scacchi con dei mostri incapsulati in cui Yugi riuscirà a vincere grazie a dei mostri puppissimi (ma questo è un suo must!).
La sua vendetta avrà vita breve (per il momento), ma anche questo personaggio è di vitale importanza, dato che Kaiba non si muove se non ci sono un Drago Bianco o un rapimento di Mokuba di mezzo! Il rapporto tra Seto e Mokuba sarà uno dei temi su cui ruoterà la prima saga lunga del manga e ci dimostrerà che anche i Kaiba hanno un cuore…a volte!
In questi volumi vediamo alternarsi toni dark e grotteschi a atmosfere bizzarre ma più soft (come un capitolo sui tamagochi molto simpatico in cui quello di Yugi sviluppa una doppia personalità!). Il ritmo è molto veloce e le vicende scorrevolissime. I personaggi cominciano anche a sviluppare dei nasi ogni tanto XD Ma il premio al personaggio che crescerà meglio va a Kaiba, che da tappo diventerà col passare dei volumi uno dei personaggi più alti della serie.  Che i mostri delle carte lo abbiano stirato per benino durante la sua sanzione?


Gioco di fine volume: trovate le 5 differenze :D
Andiamo alla rubrica:
Namae no Game!
I fratelli Kaiba hanno un cognome piuttosto bizzarro, ma a modo suo azzeccato. Kaiba, infatti, vuol dire “cavalluccio marino”  (in alcuni fansub il suo nome viene proprio tradotto come Seahorse…no comment!) che, secondo le leggende orientali, è un discendente dei draghi. E’ anche nato nell’anno del drago (guarda caso!). Gli ideogrammi di Seto sono “瀬人” il secondo sta per persona (suppongo…), mentre per il primo mi dicono sul web che sta per “rapida”, ma anche “occasione”. Io propendo per “occasione, chance”, dato che Seto si vanterà più volte di essersi creato da solo la propria fortuna. Mokuba invece sta per “cavallo di legno”, forse per richiamare ai giocattoli dell’infanzia…oppure perchè è un asso nella manica del fratello ogni tanto?

Curiosità:
Sapevate che nella prima versione dell'anime Kaiba aveva i capelli verdi? Grazie al cielo gli addetti ai colori hanno cambiato idea...!
cavatemi gli occhi...!
 Spero che anche questa seconda parte vi abbia incuriositi ^^

11 commenti:

  1. <>

    AHAHAHAHAH questa frase mi ha stesa!! X°°D

    Mmm, tutto ciò comunque è interessante...niente male come prima saga questa egiziana. Certo, un po' sbrigativa magari...peccato che l'autore davvero non si sia soffermato sugli aspetti più horror e """storici""" della faccenda (d'altra parte, quando mai è ricapitato un manga che parlasse anche solo vagamente di egiziani dopo Anatolia Story?? T_T), ma abbia poi preferito porre l'accento sul gioco di carte...ma dopo tutto stiamo parlando di uno shonen, non è che si potesse avere chissà quali grandi aspettative.

    Una domanda: questa Season 0 è reperibile da qualche parte? Non ho mai tempo, però mi interesserebbe magari segnarmela su qualche post-it per poi un giorno darci un'occhiata (seh, crediamoci...)...

    Comunque Kaiba con i capelli verdi nun se po' vedè eh!! XD

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    1. Ok, non so per quale motivo, ma il commento mi ha tagliato la frase iniziale -.-
      Che poi era questa:

      "Ma il premio al personaggio che crescerà meglio va a Kaiba, che da tappo diventerà col passare dei volumi uno dei personaggi più alti della serie. Che i mostri delle carte lo abbiano stirato per benino durante la sua sanzione?"

      XD

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    2. all'inizo è proprio un tappo e poi nell'anime è noto per essere uno spilungone! Però è anche vero che con il passare del tempo diventa anche un personaggio più "imponente" nel senso di peso nella storia e come carattere, quindi dovevano renderlo graficamente più...guardabile LOL

      Sono d'accordo per gli aspetti horror, per quelli storici tutto sommato non mi dispiace che sia rimasto più sul vago. Non perchè non mi piacciano le serie storiche (anzi!), ma perchè avrebbe stonato. [SPOILER] Dopotutto ha inserito un Faraone immaginario in un Egitto molto fantasy e da gioco di ruolo, [FINE SPOILER] quindi non poteva pretendere di essere storicamente attendibile perchè avrebbe ottenuto un effetto ridicolo. Poi il profumo dei soldi è il profumo dei soldi, purtroppo XD Ricordo che l'autore disse in un post scriptum che era stato in Egitto per cercare materiale ma, al suo ritorno, ha scoperto che gli avevano fregato il blocco appunti...LOL!!

      La season 0 manga è disponibile anche in inglese su mangafox, mentre l'anime (che ha delle differenze però e che qualitativamente è...scarsino) lo puoi trovare anche su Youtube con i sottotitoli in inglese ;) Ti lascio il link dell'opening come assaggio ahah XD Eccola qui: https://www.youtube.com/watch?v=P5ARlPIgKRI
      Così potrai ammirare un Kaiba con i capelli verdi animato!
      Mi chiedo perchè questa scelta...anche nelle cover del manga ha i capelli castani o.O

      Attenta a non beccare le parodie per sbaglio...ce ne sono a bizzeffe! XD Penso che parlerò della più divertente nel prossimo post ^^

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    3. Ahahahah sembra che abbia un cespo di insalata in testa!!!! Mamma mia!!!

      Ah, ma a me sarebbe anche garbato un Egitto fantasy eh! Dopotutto sono quella che adora quel film trashissimo che è "La mummia" con Brendan Fraser, figurati! XD E' che io non mi sono mai data la pena di guardare cosa c'era dietro al fenomeno "Duel Monsters" e ora che mi stai illuminando, scopro del potenziale mal sfruttato, che nervi! XD

      Grazie del link, ci darò poi uno sguardo in seguito appena ho un briciolo di tempo, un po' sono curiosa, cespo di insalata a parte...XD

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    4. E in quella gif ne va anche fiero! :P
      In una serie filler dell'anime hanno anche ripreso questo design insalatoso per appiopparlo ad un suo fratellastro...ci tenevano davvero a questi capelli verdi! °°"

      Allora penso che [SPOILER] nell'ultima parte del manga sarai accontentata, dato che è tutta ambientata in questa specie di Egitto-gioco di ruolo ;) [FINE SPOILER...ma che lo dico a fare? XD ]
      La creazione del gioco tutto sommato se l'è giocata bene...anche se, a quanto dicono su internet, le serie successive (quelle con altri protagonisti) sono andate ad intaccare la continuity o una roba del genere...motivo in più per cui non le ho viste :P

      Di nulla ;D se riesci a dargli un'occhiata fammi sapere che ne pensi ^^

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    5. Oddio che tristezza infinita, il cespo di insalata passato al fratellastro, doveva proprio odiarlo...XD
      No, ma ci va coraggio a dare a un personaggio principale una capigliatura verde fluorescente che nemmeno il mio evidenziatore...è logico che ne andassero fieri e volessero sfruttarla il più possibile. U_U

      Perfetto! Allora posso andare a leggermi la prima parte e poi direttamente l'ultima del manga ahahahah!
      Ah, ma quando intervengono altri protagonisti c'è sempre da prendere le cose con le pinze perché è ovvio che poi qualcosa stona sempre....

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    6. Però devo dire che al fratellastro sta meglio...è più sull'acquamarina *detto con aria da stilista in rosa*
      Beh, visti i capelli del protagonista, il coraggio non gli manca LOL

      Ahah XD ti perderesti diversi personaggi, ma sai che tutto sommato sarebbe comprensibile? LOL Anche se pure in mezzo ci sono dei personaggi egiziani (abbastanza gnocchi, aggiungerei!).
      Concordo...soprattutto quando si rincitrulliscono ._. Yugi è imbranato e ingenuo, ma non è stupido quando si tratta di usare la logica. Uno dei successivi invece era proprio da prendere a badilate. Il terzo in linea però si poteva salvare, se non fosse stato per la malsana idea dei duelli in...moto! Di quelli delle ultime due invece non so assolutamente nulla.

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    7. Ahahahahah così la capigliatura diventa color finocchio XD Sempre meglio buahahah!!

      Uhhhh, ma cosa mi dici mai!! Allora attenderò i tuoi prossimi post sui distinti egiziani che compariranno...e sul Mago Nero, che prima o poi comparirà anche lui, sono curiosa di conoscere la sua versione manga **

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    8. Ahahah dalla padella alla brace! XD

      Prima degli egiziani nuovi manca ancora un po', ma alcune vecchie conoscenze torneranno a fare un salutino. Dopotutto...lo aveva promesso!

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    9. E' il motto degli shonen a lunga distanza: chi non muore, si rivede.

      XD

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    10. One Piece style!
      Anche se ormai anche chi muore si rivede, per citare lo spot di The Walking Dead :P

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