mercoledì 30 agosto 2017

Di uomini morti come salmoni e protagoniste fastidiose

Volevo inserire questo romanzo in un altro post di supposte, ma mi rendo conto che forse questo titolo avrebbe monopolizzato troppo la scena!
Il libro in questione si intitola L'uomo che morì come un salmone, romanzo giallo nato dalla penna dell'autore svedese Mikael Niemi, autore che si è occupato anche di poesia e teatro. Per me è un illustre sconosciuto, ma magari per gli appassionati di questo genere o di questa letteratura potrebbe essere un nome importante.
Non ricordo di aver mai letto nulla proveniente dalla Svezia, quindi non so se molte delle caratteristiche di questo romanzo siano imputabili alla cultura di provenienza dell'autore o alla sua individualità, ma fingeremo in questo caso che si tratti della seconda. Se qualcuno di voi è più esperto di me in materia, non esiti a correggermi eventualmente!

lunedì 28 agosto 2017

Death Note made in Netflix - Un teen drama splatter

Contro ogni mia previsione ho visto il nuovo film live action di Death Note (regia Adam Wingard) il giorno della sua comparsa sul catalogo Netflix. Purtroppo.
Il web sarà strapieno di recensioni in merito e probabilmente diranno quasi tutti le stesse cose, ma spero che vi faccia comunque piacere fare quattro chiacchiere anche con me in proposito.

Prima però un breve recap della mia esperienza Death Notiana (non penso di dovervi spiegare cosa sia Death Note, visto che tutti voi che passate di qui leggete manga e state in giro su internet tanto quanto me)! 

mercoledì 23 agosto 2017

Consigli BL per tutti i gusti (più o meno) - Vol. 2

Ecco un secondo appuntamento con i consigli BL non richiesti per tutti i gusti! Ovviamente, come in ogni mia rubrica tramortita che si rispetti, il titolo cambia ad ogni post, perchè non sia mai che io faccia qualcosa di ordinato! :B

➽ Per i lettori e le lettrici che cercano dei titoli per un pubblico maturo, senza però scomodare temi troppo scottanti, vi consiglio questa doppietta di titoli, entrambi scritti e disegnati da un'autrice che ho scoperto da pochi mesi ma che amo già tantissimo: Est Em (ne avevo già parlato QUI).
Ad unire questi due volumi, un colore.
Il primo volume unico della coppia è Yagate, Ao (o Ai) ni Naru (conosciuto in inglese come Here Comes the Blue). Questo titolo si basa su un gioco di parole, dato che  il colore indaco viene chiamato "Ai" che sta anche per "amore" in giapponese). Avevo rimandato il recupero perchè questo volume ci racconta di un amore tra fratellastri, un tema che non rientra tra i miei preferiti, ma Est Em è talmente brava che leggerei la qualsiasi se raccontato da lei! Il rapporto tra i due fratelli ruota attorno al laboratorio artigianale di famiglia, in cui si occupano di tingere di blu i tessuti per i kimono, motivo per cui tutti i membri della famiglia hanno i polpastrelli bluastri.
L'impresa è da anni nelle mani di Kouta, il "fratello" minore, mentre Taisei si è allontanato da casa, incapace di sopportare i sentimenti che prova verso Kouta. Dopo anni di lontananza, però, torna a casa e chiede a Kouta di insegnargli il mestiere. Come si evolverà il loro rapporto?
Quando le tavole
parlano da sole
La storia di per sè non è nè complessa nè particolarmente originale, fatto salvo l'elemento del business di famiglia, ma l'abilità di scrittura di Est Em, sempre pacata ed elegante, ma non per questo distaccata, rende la lettura matura e coinvolgente fino alla fine.
La storia dei due fratelli occupa i primi 6 capitoli del volume, mentre in chiusura ci sono due one shot scollegate tra loro. La prima, che non è Boys'Love, si intitola Swim, Drown, Swim e mostra il rapporto particolare che si viene a creare tra un ragazzo molto timido e insicuro e il custode di una piscina dal tragico passato. La scelta dei personaggi è particolare e la vignetta conclusiva rende molto bene l'atmosfera malinconica e opprimente.
L'ultimo racconto è invece trascurabile: si intitola A Heavy Snowfall ed è una semplicissima storiella slice of life che gioca sul fatto che uno dei due personaggi si chiami Yuki. Davvero nulla di che, ma fatto salvo questo elemento, il volume è promosso con buoni voti! ^_^/

giovedì 17 agosto 2017

Kumota Haruko: ho trovato un nuovo amore!

Dopo aver visto Showa Genroku Rakugo Shinjuu mi sono documentata un po' sull'autrice del manga da cui è stato tratto l'anime e... mi sono innamorata <3
Non ho ancora recuperato il manga di Rakugo Shinjuu, ma preferisco sempre far passare un po' di tempo quando si tratta di affrontare una versione della stessa storia, in modo da poterla riscoprire. Ho però sfogliato qualche scans e il suo tratto mi è subito piaciuto, quindi mi sono immersa nell'oceano della dubbia legalità e ho recuperato quanto ho potuto (ahimè non tantissimo).


Se avete visto Rakugo Shinjuu non vi sorprenderà sapere che Kumota Haruko si dedica molto al genere Boys' Love e lo fa in modo davvero adorabile. <3 Viste le atmosfere e i temi della sua serie più famosa, inoltre, non mi aspettavo che riuscisse così bene nella commedia sbarazzina.
Il suo stile è pulito, ben proporzionato e morbido soprattutto nei corpi che danno l'idea di essere dei corpi umani e non statuari per movimenti e consistenza.
Le illustrazioni e le pagine a colori hanno sempre dei colori tenui, a matita, che restituiscono un quadretto molto armonioso e delicato. Fa uso frequente di deformed e adoro le sue boccucce a "v" che danno ai suoi personaggi un'aria insieme dolce e maliziosa che, in un certo senso, rappresenta piuttosto bene lo spirito di queste commedie che ho recuperato, ovvero:

mercoledì 9 agosto 2017

Manga in supposte: Quando la realtà si fa insopportabile

Oggi altre supposte in macedonia su due miniserie tra loro praticamente opposte, ma che hanno in comune un elemeno fondamentale... le ho lette una dopo l'altra e per nessuna delle due avrei scritto un post singolo. Motivazioni validissime insomma.

Il primo titolo è il famoso Lo Squalificato, adattamento in tre volumi del romanzo di Dazai "Ningen Shikkaku", ad opera di Usamaru Furuya, uno dei mangaka che più incuriosisce al momento.
Della storia e delle mie impressioni su di essa ho già parlato nel post di Aoi Bungaku, in cui vi ricordo che i primi 4 episodi sono dedicati proprio a Ningen Shikkaku.  Purtroppo non sono ancora riuscita a recuperare il romanzo originale, quindi mi limiterò a mettere a confronto queste due versioni derivate.
A livello di intreccio vero e proprio non ci sono tantissime differenze, anche se nel manga c'è qualche scena in più, soprattutto legate all'età adulta di Yozo, il protagonista, mentre in Aoi Bungaku si dava un po' più spazio a qualche scena legata alla sua infanzia che, però, restava comunque piuttosto nebulosa. Le differenze sostanziali subentrano a livello strutturale e sono due: l'inserimento di una cornice narrativa in cui è presente il mangaka stesso e, di conseguenza, lo spostamento delle vicende in epoca contemporanea. La serie infatti inizia con Usamaru Furuya che, in cerca di ispirazione si imbatte nel diario online di Yozo.

venerdì 4 agosto 2017

Maurice - "Why don't you stop being shocked and attend to your own happiness?"

Secondo la mia rigida (?) programmazione, avrei dovuto pubblicare questo post a fine settembre (sì ho accumulato tanta roba... si vede che non ho esami per ora?) ma visto che sto troppo in fissa con questo romanzo, avevo bisogno del mio sfogo catartico qui sul blog per riuscire a passare ad altro... °°" Quindi eccoci qua, in compagnia di Maurice...


Devo ringraziare un esame universitario per avermi fatto scoprire E.M. Forster e, nello specifico, il suo Maurice. Mi colpì subito il breve riferimento alla sua vicenda editoriale: scritto nel 1914 ma pubblicato solo nel 1971, a un anno dalla morte dell'autore e, secondo il manuale, il romanzo fu censurato per lungo tempo a causa del suo lieto fine; è un'affermazine piuttosto semplicistica in realtà, perchè non fu l'unica ragione, ma bastò per farmi ricordare di questo titolo e decidere di recuperarlo quanto prima... e meno male, perchè è diventato uno dei miei libri preferiti e spero di riuscire a rendergli giustizia, ma questo romanzo è talmente ricco che se ne potrebbe parlare per giorni interi. (Morale della premessa: mettetevi comodi xD ma ormai lo sapete che sono luunga...)

Avvertenza: Anche se Maurice non è quel tipo di romanzo che si legge per la trama o chissà quali colpi di scena, mi sembra giusto segnalare ai puristi dello spoiler che questo post ne contiene più del solito, quindi se non volete rovinarvi la lettura, passate direttamente al paragrafetto "Per Concludere" ;)

giovedì 3 agosto 2017

Recap: macedonia di libri (maggio-giugno)

Approfittando di questo periodo di riposo sono riuscita a leggere alcuni libri che avevo accumulato nel corso del tempo. Alcuni di questi sono dei classici letterari ma non penso di essere in grado di affrontarne un'analisi chissà quanto approfondita, quindi mi limiterò a dare delle mie personalissime impressioni (come al solito^^).
Vi ricordo che i miei post seguono una programmazione piuttosto diluita nel tempo, quindi è molto probabile che quando questo post verrà pubblicato io avrò letto già qualche altro romanzo, o almeno ci spero. XD Quindi, questi sono i libri che ho recuperato tra maggio e i primi di giugno. ^_^/
Le copertine scelte per ogni titolo corrispondono all'edizione in mio possesso.

• Novecento di A. Baricco: "Lui era Novecento, e basta. Non ti veniva da pensare che c'entrasse qualcosa con la felicità, o col dolore. Sembrava al di là di tutto, sembrava intoccabile. Lui e la sua musica: il resto non contava."

Novecento, da cui è stato tratto il famosissimo film La leggenda del Pianista sull'Oceano è in realtà un monologo teatrale di meno di 100 pagine. Ci racconta la storia di Novecento, un genio del pianoforte nato e cresciuto su una nave. Il personaggio, che ci viene raccontato da un altro musicista, sembra essere fatto di sola musica. Novecento, non ha mai messo piede a terra da quando è nato, eppure sembra conoscere bene il mondo esterno grazie ai racconti dei passeggeri e alla sua immaginazione. Questo monologo ci parla di un uomo che, pur nella sua genialità, non ha mai trovato il coraggio e la volontà di affrontare il mondo direttamente, chiudendosi nella sua realtà piccola ma su cui esercita un qualche controllo.
E' una lettura breve che fa riflettere. Devo dire che mi è piaciuto parecchio e il fatto che sia un monologo rende tutto molto più vivido, cosa che non mi aspettavo perchè non ho molta dimestichezza con la lettura di testi pensati per il teatro.