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lunedì 6 marzo 2017

Ogni tanto guardo anche io dei telefilm: Eyewitness e Queer as Folk

Prima della la delusione di Vikings e quella di Penny Dreadful, ero riuscita a trovare due piccole serie niente male!

Phili (sx) e Lukas
Seguendo il suggerimento di Caroline, una delle mie spacciatrici di prim'ordine :P, ho recuperato la serie Eyewitness. Si tratta di un remake ammeregano del 2016 di una serie norvegese omonima del 2014 (è passato un po' troppo poco tempo per fare un remake o sbaglio? Si vede che in USA fare i sottotitoli non va proprio!). Sono 10 episodi totali di circa un'ora, 4 in più rispetto all'originale. Non avendo visto la versione norvegese però non so dirvi quante e quali differenze ci siano, ma a giudicare da qualche riassunto letto, gli eventi narrati dovrebbero essere più o meno quelli.
I testimoni a cui fa riferimento il titolo sono due ragazzi, Philip e Lukas che, imboscati in un capanno, si trovano ad assistere ad un omicidio. Il colpevole riesce a scappare e, da quel momento in poi, le vite dei due ragazzi saranno a rischio. La vicenda poliziesca è intrecciata con le vite personali dei personaggi principali, dato che i due non potranno rivelare per diversi episodi di essere stati testimoni del crimine perchè Lukas non vuole far sapere di essere gay, perchè ha una ragazza e teme di essere giudicato dal padre. Oltretutto, Philip è momentaneamente in affido allo sceriffo della cittadina, Helen Torrence, perchè sua madre è in fase di disintossicazione. 
La verità però verrà comunque a galla prima o poi...

martedì 31 gennaio 2017

Fuori dal Limbo e qualche commento sparso

Ciao a tutti! Sempre che sia rimasto qualcuno in giro ^^"
Finalmente anche questo periodo stressante, più che impegnativo, si è concluso e se tutto va bene e non salta fuori qualche sorpresa burocratica, posso considerare concluse le mie tribolazioni pre-laurea. Ora mi dovrebbe mancare solo la discussione della tesi e quindi posso tornare a circolare tra i vivi.
Prima di chiudermi nel mio eremo solitario, però, ho avuto modo di leggere e guardare diversi titoli di cui spero di potervi parlare un poco alla volta qui sul blog! Avevo pensato di fare anche un cambio grafica, ma non so se ho più la pazienza per smanettare XD

Non farò post dedicati a tutto ciò che ho recuperato quindi ne approfitto per qualche commentino sparso su film e serie che sto seguendo, ma non ho ancora concluso:

lunedì 10 agosto 2015

Galavant - una serie imperdibile!

Sarò concisa, perché davvero...cosa c'è da aggiungere dopo questo trailer?

Forse potrei solo aggiungere che Galavant è la serie di cui tutti avevamo bisogno, anche se non lo sapevamo, perchè tutti abbiamo bisogno di ridere fino alle lacrime con questa manata di personaggi debosciati e con dei colpi di scena geniali.
Potrei anche rassicurare quelli che evitano i musical come la peste che questa serie va bene anche per loro, perchè non cantano sempre-sempre, perchè i personaggi sanno che stanno cantando e perchè al momento è solo una stagione di 8 episodi di 20 minuti ciascuno.
Insomma, non c'è scusa che tenga per non vedere questa fantastica serie! Recuperatela senza se e senza ma, perchè non ve ne pentirete e poi...stanno lavorando sulla seconda stagione, quindi non cincischiate e andate a spassarvela in compagnia di Gaaalavant! (che va pronunciato rigorosamente cantando u_u).
10/10, 5 stelline, 110 e lode!

Ringrazio Bori per l'ottimo consiglio (ormai è uno spaccio reciproco XD) e vi rimando al suo post per una recensione come si deve, visto che il mio è solo un delirio.

mercoledì 14 gennaio 2015

Premio "My Cup of Tea 2014"!

Il nome di questo meme mi piace tantissimo perchè adoro l'espressione "my cup of tea". E' molto british e si addice alla sfondo del mio blog XD Come ben sapete, il meme è di YueLung!
Il premio va attribuito a quei titoli che più ci hanno stupito nel 2014.
Prima, una piccola premessa: sto attribuendo i premi a quei titoli che io ho scoperto nel 2014 non tenendo conto della loro effettiva data di creazione (altrimenti non potevo premiare un tubo mi sa XD).

Ciancio alle bande (?) e andiamo alle mie nominescionsss:

lunedì 14 aprile 2014

My Mad Fat Diary

Per prima cosa, ringrazio Caroline per avermi consigliato questa simpaticissima serie! :) Probabilmente se avessi letto la trama in giro non l’avrei provata perchè le serie ambientate nei licei non rappresentano per me una grande attrattiva…ma! Questo My Mad Fat Diary è un’eccezione!
E’ una serie inglese di due stagioni (una di 6 e una di 7, 45 minuti circa ciascuno) che si può trovare facilmente sottotitolata in italiano ^^ In Italia è invece inedita.


Siamo intorno al 1996; Rae Earl è una ragazza di 16 anni altissima e dal peso di 102 kg. In seguito ad un periodo di depressione e dopo aver cercato di commettere quello che lei definisce “l’errore più grande”, è stata ricoverata per quattro mesi in un ospedale psichiatrico. In realtà per lei non era poi così drammatico, dato che con gli altri ragazzi si trovava bene, soprattutto la dolce Trix e il buffo Danny-due-cappelli. Adesso, però, è arrivato il momento di tornare “fuori”. In tutto ciò, il dottor Kester, suo analista, le ha consigliato di tenere un diario come valvola di sfogo. Così, un giorno d’estate, sua madre viene a prenderla in ospedale per riportarla a casa. Si nota subito che il rapporto tra le due è teso e che Rae non ha alcuna figura paterna di riferimento. Lungo il tragitto, incontrano Chloe, amica d’infanzia di Rae (convinta che la ragazza sia andata a stare in Francia da uno zio per questi quattro mesi) e il suo nuovo gruppo di amici. Chloe si dimostra disposta ad inserire Rae nella “gang” e crea l’occasione adatta. Rae è una ragazza molto forte e vuole fare nuove amicizie (e possibilmente avere un ragazzo!), ma reinserirsi mantenendo il grosso segreto dell’ospedale psichiatrico non è facile. Vuole essere considerata normale, non “stramba”.  La paura del giudizio altrui e il volersi bene sono alcuni dei temi portanti della serie, insieme ovviamente all’amore e all’amicizia. Largo spazio viene anche dato al rapporto tra Rae e sua madre (e gli adulti in generale) che, nel frattempo, ha trovato un nuovo compagno, Karim. Rae procede al alti e bassi, spesso facendo male agli altri per via del suo carattere e della sua insicurezza mista a forza d’animo. Questo le causerà molte sofferenze, ma alla fine il suo analista le spiegherà che se vuole avere un bel rapporto con gli altri, deve prima riuscire ad averlo con se stessa. Direi che questo è il messaggio fondamentale della serie. Ci riuscirà? (domanda retorica) E riuscirà a rivelare il suo segreto ai suoi amici?


Dato che questo tipo di serie si basano molto sui personaggi, preferisco parlarne a parte. In generale, comunque, i  principali sono gli adolescenti, per cui, in quanto tali, ai miei occhi passavano da uno stato di grazia in cui li adoravo, ad altri in cui li avrei ripetutamente presi a ceffoni. Spesso sono bravi a criticare gli altri, ma poco disposti a farlo con loro stessi. Ma  alla fine è così che sono i ragazzini a quell’età, soprattutto i più problematici.

mercoledì 12 febbraio 2014

Ciarle varie :D e Sherlock Holmes

A causa dello studio ho dovuto mollare per un po' il livejournal e ho commentato in netto ritardo diversi blog che seguo, chiedo venia! >__<
Per fortuna l'esame che dovevo sostenere è andato meglio del previsto, per cui sono abbastanza soddisfatta e posso concedermi un po' di meritata lettura! Di conseguenza spero di potermi dedicare al lj in modo un pelino più decente. Oltre alla continuazione di Trinity Blood e alle solite recensioni, vorrei dedicarmi ad una recensione a "puntate" di una serie a cui sono molto affezionata, spero non vi annoierà :P Ve ne parlerò meglio nel prossimo post^^
***

In questi giorni ho terminato la visione della prima stagione di Sherlock, un telefilm della BBC. Per adesso ho visto la prima stagione che è costituita da tre episodi di un'ora e mezza ciascuno. La seconda l'ho iniziata da poco e conto di finirla presto! E' disponibile anche una terza stagione in lingua inglese, se non erro. Vanta uno sceneggiatore molto molto sadico che si diverte a far finire tutto sul più bello e, essendo impegnato in progetti più noti (Doctor Who) a volte passa un bel po' di tempo tra una serie e l'altra.

Gli elementi principali della serie sono gli stessi dei racconti di Sherlock Holmes, ma la differenza sta nell'aver ambientato il tutto ai giorni nostri.
John Watson è da poco tempo rientrato dalla guerra in Afghanistan e, una volta tornato in Inghilterra, si ritrova incapace di tornare a condurre una vita normale a causa dei traumi fisici e psicologici che l'esperienza gli ha lasciato. Non potendo più permettersi il suo appartamento, tramite una conoscenza comune, viene presentato ad una persona persona che, secondo questo tizio, sarebbe l'unico in grado di sopportare un coinquilino così problematico. Ovviamente stiamo parlando di Sherlock Holmes, un giovane "consulente investigativo" dall'intelligenza e dalla capacità di deduzione impressionanti. Anche Sherlock è alla ricerca di qualcuno con cui dividere l'affitto, ma è anche consapevole che non è facile trovare qualcuno che lo sopporti (o che non lo annoi troppo). Dopotutto non ha un bel carattere, empatia sotto le scarpe nella maggior parte dei casi, quando si annoia spara alla parete, suona il violino e si cimenta in esperimenti assurdi che a volte consistono nel tenere parti di cadaveri in frigo. I due decidono di fare un tentativo (il povero ex soldato non sa ancora che lo aspetta tutto quello che ho elencato poco fa!), anzi...direi che Sherlock fa tutto da solo e subito, dato che sembra aver preso Watson in simpatia. Ciò avviene principalmente perchè i due hanno un problema in comune: si annoiano. (Con Ryuk e Light Yagami di Death Note avrebbero fatto un quartetto perfetto! =P)
Sarà proprio la noia e il desiderio di mettersi alla prova e di adrenalina, proprio come in guerra, a spingere Watson a fare da assistente a Sherlock nella risoluzione dei casi che gli vengono "girati" dalla polizia.
Altri personaggi fondamentali sono il fratello di Sherlock, Mycroft, (intelligente almeno quanto il protagonista) e Moriarty, la mente contorta che si nasconde dietro quasi tutti i casi raccontati nel corso della serie.

Devo dire che la resa del personaggio è riuscita davvero bene! L'attore protagonista (Benedict Cumberbatch) è davvero molto bravo e ha il giusto fascino per interpretare un personaggio come Sherlock Holmes ** (leggasi: ci sto fangirleggiando di brutto!)
Il caro John Watson è invece interpretato da Martin Freeman che, almeno secondo me, è molto espressivo. Per chi avesse visto Lo Hobbit, Freeman interpreta il protagonista, Bilbo Baggins, mentre Cumberbatch doppia il drago Smaug! *__*
Tornando a Sherlock...al di là della versione originale, i personaggi presentati sono sfaccettati e molto interessanti. Sherlock è il giusto mix di genialità, arroganza e fragilità. Watson invece è un po' inutile nella risoluzione dei vari casi, ma è fondamentale da un punto di vista umano.  Anche se, fin dove sono arrivata io, è un ottimo sostegno per Sherlock, ma a volte sembra non capirlo a pieno. I  gialli sono intriganti, seppur con i loro alti e bassi. La colonna sonora è accattivante e ricorda quella dei film con Rober Downey Jr..
Non può mancare una buona dose di humour inglese! Quando lo adoro! Quelle battute sottili non mi stancano mai!
Senza trascurare il fatto che alcune situazioni sono umoristiche a prescindere, dato che immaginare John Watson che scrive un blog o Sherlock che fa uso di cerotti alla nicotina,  pur non essendo situazioni comiche nella trama, lo sono se paragonate alla versione originale. Per non parlare di quando vengono puntualmente scambiati per una coppia gay! Anche se, visto il rapporto che si verrà a creare tra i due, ammetto che ci spero e la cosa non stonerebbe :P
Insomma...un telefilm consigliatissimo! E' anche semplice da recuperare, dato che sono serie brevi e le prime due sono disponibili in italiano.
Per quanto riguarda la versione nostrana, i doppiatori sono molto bravi, ma la voce italiana di Sherlock è troppo giovane rispetto a quella profonda e adulta dell'attore inglese. Avrei preferito, ad esempio, Luca Ward che (per l'appunto) ha doppiato il drago Smaug ne Lo Hobbit (e quindi ha già doppiato questo attore), o Andrea Ward. O comunque qualche altro doppiatore dalla voce più bassa. Senza nulla togliere a quello attuale che in quanto a recitazione fa un ottimo lavoro.

Non vedo l'ora di continuarlo **