Oggi vi consiglio due volumi unici diversi tra loro, ma accomunati da un approccio molto sensibile ai temi affrontati e dal fatto che potrebbero farvi inumidire i bulbi oculari.
Si inizia con quello più devastante, che ha commosso persino me, quindi una persona con la lacrima più facile potrebbe uscirne frignando come un vitellino abbandonato. Si tratta di Our Happy Hours (Watashitachi no Shiawase na Jikan), un adattamento manga di Yumeka Sumomo di un romanzo coreano di Gong-Ji Young.
Fosse stato per me, penso che non avrei mai letto questo titolo, ma è uscito vincitore dal sondaggio fatto sul gruppo di lettura di Aocchan, su Facebook, e sebbene partissi parecchio prevenuta mi sono "costretta" a provare almeno il primo capitolo e...l'ho letto tutto di fila! Quindi ringrazio chi lo ha votato sul gruppo per avermelo fatto scoprire.
Fosse stato per me, penso che non avrei mai letto questo titolo, ma è uscito vincitore dal sondaggio fatto sul gruppo di lettura di Aocchan, su Facebook, e sebbene partissi parecchio prevenuta mi sono "costretta" a provare almeno il primo capitolo e...l'ho letto tutto di fila! Quindi ringrazio chi lo ha votato sul gruppo per avermelo fatto scoprire.
La mia perplessità derivava dalle premesse del titolo, che mi sembravano forzatamente traGGGiche. Il volume infatti racconta degli incontri tra Juri, una giovane ex pianista che ha tentato più volte il suicidio, e Yuu, un ragazzo condannato alla pena di morte per triplice omicidio.