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giovedì 16 agosto 2018

Free! - Take your marks!

*vocione da trailer*: in un mondo in cui il grigiore imperversa, solo un gruppo di ambigui nuotatori senza capezzoli potrà riportare il colore su questo pianeta: Free - Take Your Marks!!

Ehm ehm...  sì, sono in ritardo di un po' perchè praticamente è già uscita metà della terza stagione, ma ormai si sa che me la prendo comoda. Anche perchè prima di vederla dovevo appunto recuperare questo lungometraggio. Due ore circa di Free, due ore di gioia, due ore di quasi totale assenza di trama che, però, riescono comunque a tenerci incollate allo schermo perchè Free is love, Free is gay (in entrambi i sensi...?), Free is life. E inoltre, nuntio vobis gaudium magnum, adesso non dobbiamo più temere che una squadra SWAT entri nella nostra stanza mentre li guardiamo con gli occhietti a cuore visto che la maggior parte dei personaggi ha raggiunto la maggiore età!

So che può trarre in inganno, ma quello sulla sedia a sinistra non è
un peluche a forma di pene, ma è la mascotte della scuola, un uccel- oh... OH.




giovedì 26 luglio 2018

HAL - idea decente finita nel vuoto siderale

Per fare ammenda per il mega post precedente, oggi ne esce uno piccino!

Hal è un film anime dello studio Wit, uscito nel 2013 con character design di Io Sakisaka, una mangaka shoujo abbastanza nota e apprezzata dal pubblico di appassionate (autrice di Ao Haru Ride e Strobe Edge). Questo film di appena un'oretta unisce elementi sentimentali e fantascientifici. 


sabato 21 luglio 2018

Dove eravamo rimasti? New entries e aggiornamenti

Ciao!
Visto che è da un po' che non ci si sente, ho pensato che invece di parlare di un singolo titolo, fare una lista delle serie che sto seguendo avrebbe offerto più spunti di conversazione!
Negli ultimi mesi non ho concluso tantissime serie, ma ne ho continuate diverse e iniziate alcune nuove, quindi mi piacerebbe elencarle qui, mettendo dei brevi commenti e descrizioni accanto ad ogni titolo (la sfida sarà proprio contenermi! :P). Avevo già fatto un post in cui elencavo le serie che sto seguendo al momento, quindi consideratelo una sorta di aggiornamento di questo QUI. I post singoli preferisco farli a serie conclusa, quindi salvo poche eccezioni, qui si parlerà di serie ancora in corso o su cui ho poco da dire! Se alcuni titoli del vecchio post non figurano qui, non vuol dire che li ho interrotti (anche se per una ci sto pensando), ma che appunto non ci sono novità e quindi nulla di nuovo da dire! Bando alle ciance, cominciamo:

sabato 12 maggio 2018

Post pigro: tripletta di anime per ogni occasione!

Ueilà!
Mi riprometto sempre di non fare i post cumulativi, ma alla fine cedo, perchè sono pigra e ho poco tempo, ma allo stesso tempo voglio ciarlare di tante cose insieme. Questo post è praticamente un recap dei tre anime che ho recuperato negli ultimi mesi, tutti e tre molto apprezzati, alcuni più inaspettatamente di altri, e tutti e tre hanno risposto a esigenze da spettatrice diverse, per cui volendo si potrebbero seguire anche tutti insieme, variando a seconda dell'umore del momento.

domenica 11 marzo 2018

Pratiche fuori orario - un capolavoro nascosto (ma anche no)

Dato che si sono da poco (?) conclusi gli Oscar, mi sembra opportuno parlarvi di Opere di Qualità, di quelle che lasciano un segno indelebile nel nostro immaginario. E' questo il caso di Boku no Sexual Harassment, serie anime di 3 OAV con cui condivido orgogliosamente, sia chiaro, l'anno di nascita, ovvero il 1994. La Yamato Video, lungimirante e accorta come sempre, ha deliziato l'Italia con questo capolavoro della critica sociale ribattezzandolo "Pratiche fuori orario", adattamento da premiare per eleganza e sagacia, a differenza del troppo diretto titolo originale (lett. "Le mie molestie sessuali", sciatto, ne converrete). La serie è acquistabile in DVD, doppiata! Alla fine di questo post spero che vi fionderete su Amazon ad acquistarlo!
Mettetevi comodi, sorseggiando il vostro tè da una tazzina di porcellana come le vere lady di Downton Abbey, perchè qui ci troviamo davanti a un'opera la cui grazia e potenza non si rivedranno tanto presto, un roller coaster di pensieri scomodi e disagio esistenziale, nonchè confusività intrinseca (giuro che questa l'ho sentita dire a una conferenza!).

mercoledì 10 gennaio 2018

My Cup of Tea 2017

Volete del tè?
Ebbene sì, ritornano le tazzine anche qui sul mio blog! ^_^/ L'appuntamento annuale in cui si premiano tutti quei prodotti (manga, film, libri, cibi, etc...) che più ci hanno sorpreso, nonostante basse o nulle aspettative, nell'anno appena passato


Ecco i titoli che ho deciso di premiare quest'anno (sperando di non ripescare roba dal 2016 perchè io non ricordo mai quando leggo qualcosa :D).

venerdì 8 dicembre 2017

Koe no Katachi - Meglio tardi che mai

Tra i film recuperati negli ultimi mesi uno dei primi è stato Koe no Katachi - La forma della Voce o A Silent Voice, visto al cinema (e qui vi renderete conto di quanto tempo è passato... ^^"). Su questa pellicola, basata sul manga omonimo (che ancora non ho letto) di Yoshitoki Oima avevo sentito parlare sia molto bene che molto male, quindi ero davvero curiosa di vederlo, aspettandomi una via di mezzo, come spesso accade in questi casi. La trama, in brevissimo, ruota attorno al tema del bullismo.

venerdì 24 novembre 2017

Wolf Children - Ame e Yuki: i bambini lupo

Di recente ho finalmente recuperato il tanto apprezzato Wolf Children, film del 2012 di Mamoru Hosoda.
Nonostante il titolo faccia riferimento a "Ame e Yuki, i bambini lupo", la vera protagonista è la loro madre, Hana. Una ragazza che all'università conosce e si innamora di un ragazzo misterioso che le rivela di essere un uomo-lupo. Hana resta incinta e i due decidono di metter su famiglia, ma una tragedia li colpisce e Hana si troverà a crescere i due bambini "ibridi" da sola, rinunciando al suo percorso di studi per crescerli in un ambiente in cui possano vivere protetti e sereni. Ame e Yuki, però, inizieranno a crescere e affrontare la propria diversità ognuno a modo suo. Yuki, infatti, in tenera età si dimostra la più vivace e intraprendente, molto più a suo agio nei suoi panni da lupacchiotta, mentre Ame è molto schivo e sembra temere, in un primo momento, la sua natura animale. In realtà, la crescita, gli impulsi della società e le loro esperienze di vita li porteranno a intraprendere scelte inaspettate e diametralmente opposte. 

lunedì 20 novembre 2017

Lo Squalificato di Dazai - Letture impegnevolmente impegnate...

e titoli di post stupidi. 

Un posticino piccino picciò (questa volta per davvero!) su uno dei miei ultimi recuperi libreschi. Del contenuto di questo titolo ho già parlato, più o meno, in altri due post, quindi forse questa volta riuscirò ad essere più concisa del solito, per non ripetermi troppo.

martedì 17 ottobre 2017

Cowboy Bebop - Vorrei ma non posso...

Comincio a prepararmi psicologicamente per il conto che dovrò pagare in lavanderia dopo la pioggia di pomodori che mi beccherò dopo questo post. °°"

Warning: in questo commento troverete numerose e sincere ammissioni di ignoranza, tanta soggettività e un pizzico di oggettività che però il 99% degli appassionati di anime non condividerà e imputerà alla mia ignoranza. Quindi... abbiate pietà?


Ho iniziato il famosissimo anime Cowboy Bebop (1998) con grandi aspettative, sicura che lo avrei amato, quindi la buona volontà non mancava, purtroppo però ho commesso l'errore di crearmi delle aspettative errate e questa non è una "colpa" imputabile alla serie, ovviamente.
Ero convinta, infatti, che questa serie avesse una trama lineare di fondo, tra un'avventura e l'altra, ma in realtà sono 26 episodi tutti autoconclusivi, eccetto gli ultimi due. Il filo conduttore può essere identificato nella ricostruzione del passato dei personaggi, in effetti, ma è anche vero che molte delle loro avventure sono a sè stanti, quindi non penso si possa parlare di trama lineare vera e propria. Questo già mi ha fatto storcere un po' il naso, perchè non amo questo tipo di impostazione quando si tratta di avventura e azione (anche se ci sono le dovute eccezioni, come Gintama), oltretutto, date le aspettative di cui sopra, sono arrivata almeno a metà serie continuandomi a chiedere: "Sì caruccio ma... quando inizia la trama?!" come la tonta che sono. XD
La mia più grande delusione però è stata la totale assenza di un qualsivoglia coinvolgimento emotivo, che dovrebbe essere fondamentale quando a trainare le vicende sono i personaggi.

martedì 25 luglio 2017

Showa Genroku Rakugo Shinjuu - Raccontare è un'arte

Showa Genroku Rakugo Shinjuu (che d'ora in poi abbrevierò come Rakugo Shinjuu) è un anime composto da due stagioni di 13 episodi di una 20ina di minuti, fatta eccezione per il primo che ne dura 40. La serie è tratta da un manga di 10 volumi di Haruko Kumota, un'autrice che ho scoperto da poco e che mi sta dando tante soddisfazioni, soprattutto grazie al suo tratto simpatico e alla sua freschezza narrativa.
Purtroppo non ho ancora avuto modo di recuperare il manga, tristemente inedito in Italia (ma si spera nel miracolo!), quindi questo post si baserà unicamente sulla versione animata.
E' raro che io recuperi una serie a così poca distanza dall'uscita (l'anime è stato creato tra il 2016 e il 2017), ma alcuni miei contatti ne parlavano su Facebook e l'argomento e l'ambientazione mi incuriosivano parecchio, quindi alla fine ho ceduto e l'ho divorato in poco tempo.

mercoledì 12 luglio 2017

No. 6: una storia promettente, ma...

Come ben sapete, arrivo sempre tardi quando si tratta di recuperare qualche titolo e il caso di No. 6 non è un'eccezione, dato che è uscito nel 2011 (e a me sembrava una serie di un paio di anni fa... come passa il tempo ç_ç).


No. 6 è un anime distopico con una componente shonen ai che gli ha conferito un po' di personalità in più. Ciò lo rende in un certo senso un predecessore di Yuri On Ice (per quella questione di "un anime non shonen ai con una coppia gay"), anche se, se proprio vogliamo essere fiscali, No. 6 è tratto da una serie di novel di 9 volume e ne è stato tratto anche un manga, a differenza di YOI che è una serie anime originale. Ma chiudiamo questa parentesi!

venerdì 30 giugno 2017

Kono Danshi Series - i BL che non ti aspetti

Qualche anno fa mi sono trovata, non ricordo come, a guardare i primi due  (e gli unici fino a quel momento) titoli di quella che penso possa essere definita una serie di cortometraggi. Sono tutti diretti dalla regista Soubi Yamamoto, che stando a wiki si è occupata di giochi del genere dating sim a stampo boys'love.

Il primo corto della serie dura 26 minuti e si intitola Kono Danshi, uchu-jin to tatakaemasu (Questo ragazzo può combatterre gli alieni) e... parla proprio di questo. La Terra rischia un'invasione aliena e l'unico che sembra capace di opporre resistenza a queste creature è Kakashi, il ragazzino protagonista.
Kakashi vive in una casa costruita nella zona in cui atterrano gli alieni, in modo tale da poterli combattere immediatamente e limitare l'invasione. Con lui ci sono 2 impiegati che si occupano della faccenda. Il ragazzo però si sente molto solo, essendo lontano dalla famiglia e dai suoi amici, e teme che questi si siano dimenticati di lui. Lo teme al punto da aver paura di far riaggiustare il suo cellulare, perchè potrebbe scoprire di non aver ricevuto alcun messaggio...
Il corto rende bene l'idea dell'ansia da abbandono del protagonista secondo me, anche se resta l'episodio che mi convince meno, pur essendo carino. 


venerdì 21 aprile 2017

Arion - un'americanata alla giapponese

In tutta sincerità, non so perchè avessi questo titolo in wishlist ma fatto sta che un giorno mi sono decisa a recuperarlo completamente alla cieca e, purtroppo, non posso dire di aver fatto i salti di gioia. Arion è un film anime del 1986 tratto dall'omonimo manga di Yoshikazu Yasuhiko, che si è anche occupato della scrittura e della regia della pellicola. Il manga è ancora inedito in Italia, ma sono state pubblicate altre opere di questo autore. Non ho una grande dimestichezza con il suo lavoro, dato che ho letto, ormai più di 5 anni fa, soltanto il volume unico dedicato alla figura di Alessandro Magno.
Questo film invece è reperibile in italiano grazie alla Yamato.

[Nota: ho lasciato il nome dei personaggi così come è stato adattato nel film, anche se non mi spiego perchè alcuni nomi siano stati "italianizzati" e altri no!]

giovedì 13 aprile 2017

Yu-gi-oh: The Dark side of Supercazzola

Yu-gi-oh - The Dark side of dimensions è un film uscito nel 2016 in Giappone e nel 2017 da noi...e...no vabbè, proprio non ci riesco a fare un post come tutti gli altri!
Nella seguente non-recensione ci saranno [SPOILER ABBESTIAH]

La locandina disegnata da Takahashi

venerdì 7 aprile 2017

Sword of the Stranger - una botta di action!

In preda a inveterati sensi di colpa verso la mia wishlist anime, ho deciso di sfoltirla un po' partendo da qualche lungometraggio! Il primo titolo che ho recuperato è un film del 2007 dello studio Bones: Sword of the Stranger.
 

lunedì 13 marzo 2017

Yuri on Ice! - Amore sul ghiaccio

Arrivo molto in ritardo nel commentare questa serie, ma sono sempre stata indecisa se scrivere il mio parere o lasciar perdere, visto che se ne è parlato ovunque e in tutte le salse possibili XD Pensavo di fare un unico post con Kyoukai no Kanata, ma stava venendo fuori troppo lungo quindi, alla fine, questo titolo si è preso di prepotenza un post tutto per sè, contro ogni mia previsione!

Yuri on Ice è una serie di recente uscita sul pattinaggio artistico maschile composta da 12 episodi e l'anno prossimo vedremo di sicuro una seconda serie. Sui social è stato spammato così tanto che molto probabilmente il pubblico che lo conosce è suddiviso tra adoratori indefessi e altri che invece non ne possono più di sentirlo nominare. Capisco l'antipatia che molti possono provare verso i titoli eccessivamente pubblicizzati e io stessa tendo al recupero solo dopo che è passato lo tsunami di commenti, ma secondo me è una serie che merita un'occasione, perchè è comunque molto divertente da seguire.

Yuri in primo piano, a sinistra Yuri-Russo e a destra Viktor

La trama è semplice: Yuri Katsuki è un giovane pattinatore che, a causa del suo carattere insicuro, non riesce mai ad ottenere un completo successo. Un giorno, in seguito ad un video diventato virale, in cui riproduceva la coreografia del suo idolo Viktor Nikiforov, si ritrova il suddetto a casa sua pronto a fargli da coach per il prossimo campionato! In tutto ciò si inserisce un omonimo russo di nome Yuri Plisetsky che si prospetta essere il classico rivale del protagonista, anche se vedremo che avrà un'evoluzione autonoma.
 Il rapporto tra Yuri e Viktor andrà a toccare praticamente tutti i possibili risvolti delle relazioni umane: dall'ammirazione a senso unico al rispetto reciproco, ma anche dall'amore platonico all'attrazione fisica. Il tutto però non viene mai ribadito a chiare lettere con dichiarazioni tradizionali da shoujo/BL manga, ma certi gesti sono inequivocabili! Certo, avrei preferito una maggiore presa di coscienza esplicita da parte di Yuri, ma non si può dire di certo che sia contrario alle avances di Viktor, dato che poi è lui stesso a portarle avanti.
Penso che questa scelta "ambigua" (che tanto ambigua non è!) sia stata da una parte una scelta sentita, per cui non bisogna per forza etichettare sentimenti e relazioni, ma dall'altra è stata anche una posizione di marketing furba e paracula. Se l'anime fosse stato classificato come shonen ai fin dall'inizio, è probabile che molti non lo avrebbero neanche degnato di uno sguardo purtroppo. E io ne ho l'esempio vivente in casa: mia sorella infatti non guarda shonen ai (non è omofoba, ma gli anime di questo genere non sono mai stati per lei molto allettanti e come darle torto, visti i titoli che circolano?), eppure è stata proprio lei a dirmi di seguire YOI in diretta (cosa che io non volevo fare) perchè le piaceva la grafica e ne sentiva parlare ovunque. Alla fine è piaciuto anche a lei e non le sono dispiaciuti neanche i risvolti sentimentali, ma sono pronta a scommettere che se le avessi detto "Hey guardiamo questo shonen ai nuovo?" mi avrebbe tirato una pantofola.

Non c'è malizia nella mia ipotesi su questo argomento, perchè sono dell'idea che una buona strategia di marketing non debba per forza segnare il prodotto negativamente, e anzi sono contenta che YOI abbia abbattuto qualche barriera tra i generi, unendo (o almeno suggerendo di volerlo fare) lo spokon allo shonen ai/sentimentale, attingendo a ciò che gli serviva e non a ciò che si doveva fare a causa dell'etichetta affibiatagli, anche se un po' più di coraggio in più non avrebbe guastato, se dobbiamo andare sul "politico/sociale". Spero che in futuro si facciano sempre più passi avanti in questa direzione, (e non solo per lo shonen ai), per avvicinarsi all'ampiezza di possibilità offerta dai manga che, almeno per quella che è la mia esperienza, offrono un po' più di variabili.

Chiudendo questa parentesi, seguendo questa serie settimanalmente mi sono gasata tantissimo nel seguire le gare e le vicende dei personaggi manco fossi ai mondiali. Riflettendoci ora "a mente fredda", noto che ci sono alcuni elementi che però non mi hanno convinta: i personaggi secondari, pur avendo delle caratteristiche forti che li rendono immediatamente riconoscibili ed eccentrici, sono tutti poco approfonditi; lasciando i riflettori ai due Yuri e a Viktor. Anche nel loro caso, molti cambiamenti avvengono quasi implicitamente e gli unici personaggi in cui è più facile immedesimarsi sono i due Yuri, con le loro insicurezze (pur avendo un carattere opposto) e le loro ambizioni, mentre Viktor resta sempre un po' ambiguo nei suoi comportamenti ed è raro che ci vengano riportati i suoi pensieri in modo più schietto.  Mi è piaciuto il fatto che puntasse molto sullo sviluppo dell'autostima di Yuri anche per quanto riguarda il suo corpo che il ragazzo non aveva mai concepito come potenzialmente seducente. Di contro, a volte non capisce di cosa abbia bisogno il suo allievo per calmarsi nei momenti di ansia eccessiva (la famosa scena in garage ne è un esempio) e sarà lo stesso Yuri a indirizzarlo sulla strada giusta per essere il suo coach; diciamo che si aiutano a vicenda nelle loro nuove esperienze (Viktor non aveva mai insegnato a nessuno prima).



Avrei voluto vedere più allenamenti e qualcosa in più sul passato di Viktor, ma il tempo è quello che è e hanno preferito concentrarsi sulle gare pubbliche e sul presente. Non è detto che nella seconda stagione non vadano ad ampliare questi spunti.
Sono d'accordo...
anche perchè poteva finirti...
La tanto decantata grafica, davvero ammirevole nel primo episodio, pian piano va calando, probabilmente per questioni di budget, andando a valorizzare solo alcuni momenti, perdendo quindi la costanza. Resta sempre decente, ma non brillante come agli inizi. A volte si capisce come andrà a finire una gara dal modo in cui animano i pattinatori :P
L'opening è davvero molto molto bella sia per la musica che per il video elegante e fluido, mentre l'ending è meno memorabile ma comunque carina, soprattutto per il suo formato Instagram. L'ost è senza dubbio molto curata, anche se non sono andata in estasi per nessuno dei brani scelti per le coreografie, ma per una questione di gusto personale e non per scarsa qualità. Mia sorella va in giro canticchiando la canzone di King JJ, per dire...ò_ò 
...così ò__ò
Molta cura è anche riservata nella resa dei costumi di scena, anche se alcuni sono, hem...discutibili? Ma a quanto pare i costumi appariscenti non sono una novità nel mondo del pattinaggio artistico (i miei preferiti sono quello della gif più sotto, quello da "principe" di Pichit e quello con la giacca nera di Yuri).
Non manca il fanservice, anche con alcuni momenti di inquadrature ravvicinate alle natiche generatrici di facepalm imbarazzati e questo è l'unico elemento che ho trovato fastidioso dato che preferisco un fanservice un minimo più elegante, se proprio deve esserci. Altra fonte di imbarazzo è quel discorso sul Katsudon che...beh, almeno suscita ilarità xD
A parte questi elementi migliorabili e un ultimo episodio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca (per alcune battute di Yuri che mi sono sembrate un po' fuori dal suo personaggio e per un duetto conclusivo inserito senza contesto), YOI mi è piaciuta e aspetto con grande curiosità il seguito! Insomma, per me non è da 10 e lode, ma un 8 glielo darei, a livello di gradimento personale almeno! ^^ [EDIT: dopo un po' di tempo e dopo aver confrontato pareri, da un punto di vista più obiettivo forse si tratterebbe di un 7, considerati i limiti elencati, ma sapete che mi faccio prendere dall'entusiasmo :P] 



Per concludere: una serie che si lascia guardare tutta d'un fiato e che spinge a tifare per i propri pattinatori preferiti. La consiglio se state cercando uno spokon di breve durata che non ammorbi con partite interminabili o con una fisica che rasenta la fantascienza (sto guardando te Kuroko no Basket XD); ma anche  a chi cerca una serie sentimentale diversa dal solito in cui amore e sport stanno a braccetto.

venerdì 10 marzo 2017

Kyoukai no Kanata: una ragazzina a caccia di demoni

E' ormai da un paio di annetti che sono molto lenta nel recupero di serie anime e la cosa mi dispiace, anche perchè ho almeno una trentina di titoli segnati su MyAnimeList tra molto vecchi o recenti da recuperare ç_ç Ormai qualche mesetto fa così, su consiglio di un'amica, ho recuperato questo titolo di cui avevo sentito parlare ai tempi dell'uscita ma che non avevo tenuto molto in considerazione:

domenica 5 febbraio 2017

Anime e manga in supposte: Bus Gamer, Free, etc...

Un altro post di commenti random (vi avviso che ce ne saranno altri, quindi spero vi piacciano!), giusto per spettegolare di volumi unici, serie molto brevi e spin-off vari!

Partiamo con un titolo imbarazzante u///u
- Free! Starting Days: forse lo sapevate già viste le recensioni positive che gli ho riservato,
ma sì, sono fan di Free! E sì, sono una brutta persona :D
Starting Days è un film prequel ambientato ai tempi delle scuole medie, quindi i protagonisti saranno Haru e Makoto insieme ad altri due nuovi (vecchi?) personaggi con cui formeranno una squadra di nuoto alle scuole medie. Dei piccoli Nagisa e Rei avremo giusto un cameo a testa per farci prendere a schiaffi dalla loro pucciosità. Purtroppo, però, questo film non mi ha convinta molto. Prima di tutto perchè la situazione è già vista, essendo quasi una ripresa della prima stagione ma con altri personaggi e più giovani. Anche graficamente mi è sembrata calante, almeno in alcuni punti, rispetto all'anime, cosa strana. Ci sono delle sequenze in cui Haru e Makoto nuotano vestiti in piscina che secondo me sono proprio brutte; sembra che i vestiti non si bagnino, i movimenti sono totalmente innaturali e più che dei tizi infilati in acqua sembra che siano appiccicati su uno schermo con una piscina. Nello stesso frangente, le sequenze fuori sono rese molto meglio. Mah...
La giuoia BL fornita da questo film è che scopriamo che Makoto a 13 anni si è praticamente dichiarato ad Haru, gioia di mammina <3 (Sì è il mio preferito)
Il film tutto sommato resta gradevole ma dimenticabile, ma a questo punto tanto vale vederselo prima della serie? Non saprei...tra i vari titoli legati a Free penso sia quello meno riuscito. Peccato.
Ah e poi spiegatemi come cribbio facciano a toccare nella piscina olimpionica!!


giovedì 2 febbraio 2017

Aoi Bungaku - antologia letteraria

Eccoci qua con il primo post monotematico dopo tanto tempo! :)
Premetto che ho visto questa serie mesi fa e che i miei appunti per il post risalgono a quel periodo, ergo...probabilmente mi sono dimenticata alcuni dettagli (tipo nomi dei personaggi) e dovrei rivederla, ma non mi va di deprimermi altri 15 giorni. Insomma, non è una recensione professionale (come nessuna su questo blog). Grazie ad un gruppo Fb aperto da Aocchan in cui si era organizzato un gruppo di visione, conclusosi qualche giorno fa, mi è tornata voglia di parlarne. A proposito del gruppo, ecco il link, nel caso vogliate unirvi: Omoshiroi! . Non so quale sarà il prossimo titolo, ma nel caso di Aoi Bungaku abbiamo scelto per sondaggio.
Ora, chiudendo la premessa, andiamo alla ciccia!