lunedì 15 dicembre 2014

Godchild–le (dis)avventure del Conte Cain

Prima di iniziare questa recensione, devo assolutamente ringraziare codeveronica e sua sorella per avermi regalato questa serie per il compleanno *__* l’avevo cercata per moltissimo tempo dopo essermene innamorata tramite scans, ma non ero mai riuscita a trovarla. Poi è arrivata la super sorpresa! Grazie di cuore ragazze <3 la rileggerò mille e mille volte! Averla in "carta e inchiostro" è tutta un'altra storia!

Cover italiana
Come ormai saprete, infatti, Kaori Yuki è una delle mie autrici preferite e questa è la serie che mi ha fatto innamorare.
La pubblicazione di Godchild non dico sia stata complicata, ma è stata un po’ particolare. Prima della serie vera e propria sono stati pubblicati 5 volumi unici: Juliet, Kafka, Suoni, Il sigillo 1 e 2. L’autrice poi mise in pausa questa pubblicazione per dedicarsi ad un altro dei suoi titoli più famosi (Angel Sanctuary). Il Conte Cain, però, aveva fatto breccia nel cuore del pubblico e così la sua storia fu ripresa qualche anno dopo e prese il nome, appunto, di GodChild (in Italia ha il sottotitolo “le nuove avventure del Conte Cain”…ugh. Dell’edizione parlerò alla fine però). Questa serie è stato pubblicato in italiano una sola volta dalla Planet Manga in 11 sottilette ribaltate. A conclusione di alcuni volumi ci sono delle vecchie one shot dell'autrice che non hanno nulla a che vedere con Cain. Alcune sono abbastanza carine, altre un po' più acerbe. Al momento non sono previste ristampe (per disperazione l’anno scorso  avevo chiesto alla casa editrice stessa, dato che stavano stampando la collana “Kaori Yuki racconta”).


I volumi unici servono ad introdurre la vicenda e i personaggi, ma comunque l’autrice ha fatto in modo di rendere leggibile Godchild senza dover recuperare per forza i volumi precedenti inserendo un’introduzione e facendo ripetere determinate frasi fondamentali ai personaggi. Nonostante questo, io consiglio comunque di recuperarli per avere un quadro più completo della storia del background del protagonista.. Detto questo, andiamo al succo!

Cain e Riff in una delle illustrazioni più datate
Siamo nella Londra di fine ‘800 e queste sono le parole con cui Alexis Hargreaves maledice suo figlio, colui che porta l’infausto nome di Cain: 
"Non ti permetterò mai di essere felice! Non sarai mai amato per tutta la vita e morirai in solitudine!!"
Alexis Hagreaves
Il conte Alexis Hargreaves è un uomo affascinante quanto spietato e senza alcuno scrupolo morale, tanto da essere arrivato a generare un figlio con sua sorella Augusta. Da quell’unione nacque Cain. Augusta, impazzita, non riuscì a sopportare la vista di Cain a lungo e si suicidò. Fu proprio questa la causa scatenante che portò Alexis a riversare tutto il proprio odio sul figlio, arrivando ad atti di crudeltà da manuale. Proibiva alla servitù di rivolgere la parola al bambino (se non rare eccezioni), gli regalava animali domestici che puntualmente uccideva una volta che il piccolo Cain gli si affezionava ed ogni scusa era buona per punirlo a colpi di frusta, lasciandogli così delle vistose cicatrici sulla schiena. Alexis però compì un grosso errore e assunse un giovane medico, Riff, per prendersi cura di Cain. Tra Riff e Cain si strinse un legame fortissimo che diede al ragazzino la forza di ribellarsi al padre. In seguito ad una delle tante punizioni, Cain fece uso di uno dei  veleni collezionati dalla famiglia Hargreaves e lo somministrò al padre. L’uomo, però, saltò giù da una balconata prima di morire e il suo corpo non fu mai ritrovato...

Queste sono le tragiche premesse della storia di Cain Hargreaves che, quando fa la sua
prima apparizzione in Juliet, è un ragazzo di 17 anni, erede del titolo di conte del padre. Nel tempo il ragazzo si è costruito una fama sinistra, così come i suoi predecessori, in quanto è conosciuto in società come “Il conte dei veleni” a causa del suo hobby di collezionare le pericolose sostanze. Nonostante questa sua particolarità, è comunque benvoluto dalle donne per la sua ricchezza e  il suo fascino, dovuto anche al colore particolare dei suoi occhi (verde con striature dorate) che, secondo una superstizione, è simbolo di un bambino nato da incesto. Non gli mancano le occasioni mondane, a cui si presenta sempre con due accompagnatori: Riff e l’omicidio. Riff è il suo fedelissimo maggiordomo, la sua ombra e il suo confidente. Una specie di angelo del focolare che vive solamente per stare al fianco del suo padrone e che nasconde un oscuro passato. Cain, però, non è un padrone facile: egoista ed egocentrico, sa benissimo di essere il fulcro della vita di Riff e fa di tutto per rimanerlo, anche arrivando a soluzioni estreme. In molti potrebbero considerarlo un rapporto al limite dell’omosessualità, ma l’autrice ribadisce che i due non sono innamorati, ma hanno un legame di dipendenza reciproca (quasi inquietante, per certi aspetti). E il secondo accompagnatore? Beh…Cain è anche famoso perchè ovunque vada si verificano omicidi, tentati omicidi o eventi particolari. Insomma…è uno di quelli che porta sfiga. 

Cain e Riff nello stile più recente
Gran parte della serie si articola in arc o capitoli autoconclusivi in cui Cain e Riff si trovano coinvolti in situazioni spiacevoli, a volte estremamente macabre. Se all’inizio i casi sembrano slegati tra loro, con il tempo i pezzi del puzzle andranno al loro posto e salterà fuori un nome: Delilah. La Delilah è un’organizzazione che unisce scienza e arti magiche per scopi dalla dubbia moralità, composta da uomini e donne senza scrupoli. Pare che si celi dietro quasi tutti i casi risolti dal Conte dei Veleni. Quale sarà il piano della Delilah? Che rapporto c’è fra Cain e l’organizzazione? Man mano che i misteri aumentano e poi vengono districati, man mano che vengono introdotti i personaggi chiave della vicenda, la verità verrà alla luce e porterà ad una tragica soluzione.
Riuscirà Cain a liberarsi dalla maledizione che grava sulle sue spalle da quando è nato? Sarà il "Caino", il primo uomo che uccise un suo consanguineo, oppure sarà quello capostipite di una prospera stirpe? E poi...perchè mai Dio risparmiò Caino?

La trama di Godchild, in linea di massima, è abbastanza lineare (fatta eccezione per qualche flashback) se paragonata ad altri lavori della mangaka come Angel Sanctuary. Abbiamo dei casi piuttosto inquietanti e il tutto è infarcito da una buona dose di sovrannaturale. Devo dire che la risoluzione di alcuni casi a volte può sembrare forzata, ma a parer mio queste situazioni un po’ eccessive si addicono all’atmosfera della serie, modellata sulle filastrocche di Mamma Oca.
L’autrice è stata molto brava nell’interpretarle in modo originale ed elegante (le mie preferite sono A little crooked house e Solomon Grundy *_*). Queste filastrocche grottesche e a volte nonsense hanno contribuito moltissimo a creare quell'atmosfera dark che, complice il setting, è davvero ben riuscita. Peccato che i riferimenti legati all’ambientazione storica siano invece più carenti, dato che l’autrice stessa riconosce diversi errori. L’unica lancia che posso spezzare in sua difesa, da questo punto di vista (io amo le riproduzioni storiche ben fatte) è che non era nelle sue intenzioni scrivere un manga storico, tanto che le vicende di quel periodo influiscono davvero poco sulla vita dei personaggi. Altri riferimenti ben inseriti sono quelli alla Bibbia e alle tragedie greche (Medea ed Edipo). 

Cain e Merryweather
Il più grande punto di forza del manga (come accade spesso nei lavori di questa autrice) è costituito dai personaggi. Cain, infatti, è un anti-eroe affascinante che, pur non sprizzando simpatia da tutti i pori, riesce comunque a lasciare il segno. La sua evoluzione dipende molto dalle persone che gli stanno intorno e, pur non abbandonando mai del tutto il suo egoismo e il suo carattere, che oscilla dallo spietato all'affettuoso, riuscirà a crearsi una famiglia tutto sommato stabile e a legarsi anche a personaggi al di fuori della cerchia degli Hargreaves. Nella suddetta famiglia, infatti, vi è come una specie di maledizione (penso si ricolleghi alla convinzione nipponica del kotodama, più che ad una maledizione vera e propria) che porta i suoi membri a provare degli amori ossessivi, spesso indirizzati verso
Oscar
componenti stessi della famiglia. A confermare ciò, il primo grande amore di Cain è stato sua cugina (manco a dirlo muore nel primo capitolo di Juliet!). A stravolgere completamente la sfera degli affetti di Cain arriveranno diversi personaggi, tra cui la piccola Merryweather.
Alexis, a quanto pare, si era dato da fare con parecchie signorine di varie estrazioni sociali, disseminando diversi figliastri in giro per Londra. Merryweather è una di queste e, quando Cain loverrà a sapere, la adotterà facendola diventare sua sorella a tutti gli effetti. La ragazzina ha soltanto dieci anni e, nonostante si presenti come una specie di bambolina, sa il fatto suo dato che ha vissuto per molto tempo nei bassifondi facendo l’indovina. Cain svilupperà
Cleador
un grandissimo affetto verso di lei, risultando iperprotettivo. Non sarà mai inquietante come lo è con Riff, ma ci manca davvero poco.
Nel corso delle indagini a Cain si affiancheranno, volente o nolente, altri due personaggi: Oscar e Cleador. Oscar è un ragazzone un po’ scemo  che si appiccica come una piattola a Cain sostenendo di voler sposare Merryweather, ma la sua aria da idiota nasconde ben altro: è un personaggio davvero drammatico, legato ad un amore perduto e ad uno che non potrà mai ricambiarlo. Cleador invece è un mago elegante che per soldi farebbe di tutto, ma nutre una grande antipatia verso i nobili. Inutile dire che anche lui ha tanto angst in agguato!

Il dottore
Tra gli antagonisti (anche se la divisione non è poi così netta in questo manga) possiamo a grandi
linee annoverare i membri della Delilah. L'organizzazione è  modellata secondo la simbologia dei tarocchi. Non verranno approfonditi tutti e, per amore di sintesi (ah ah!) parlerò solo di due personaggi legati all’associazione: Isabel Disleery e Cassian. 
Ho un debole per questi due personaggi! Isabel è un altro fratellastro di Cain e per buona parte della sua vita ha subito un trattamento simile. Ha sviluppato un odio profondo verso il giovane conte poichè lo ritiene colpevole di avergli sottratto l'attenzione del padre, ma allo stesso tempo sembra incapace di eliminarlo una volta per tutte, così come non riesce a liberarsi dal suo legame con Alexis. A differenza di Cain che ha un carattere forte, Isabel è un uomo molto più instabile ed è cieco di fronte all'affetto degli altri poichè crede che al mondo
Cassian
non possa esistere un amore incondizionato (eccetto quello degli animali). A dimostrargli il contrario sarà uno dei suoi sottoposti, Cassian, un uomo di 35 anni bloccato in un corpo da ragazzino a causa di un problema fisico. La sua lezione, però, arriverà troppo tardi... 
A dire il vero, Isabel non è il vero antagonista della questione ed è, in realtà, una vecchia conoscenza di Cain a muovere le fila della Delilah.
Molti altri personaggi entreranno in scena, come Micheila, una deadly doll (o bambola
vivente) creata dalla Delilah a cui è stato inculcato di essere nata per Cain, oppure lo zio Neal, l'unico parente decente che Cain si ritrova, ma non posso dilungarmi troppo. I personaggi principali in realtà non sono tantissimi, ma molto ben caratterizzati. Stesso discorso vale per alcuni dei personaggi secondari (ho un debole per il costruttore di bare!), mentre altri sono facilmente dimenticabili. Comunque al finale ci arriveranno in pochi :P

 

Altri due pregi di questo manga, a mio parere, consistono in:
1) un colpo di scena piazzato davvero bene e che ribalta completamente le carte in tavola. Una volta che si arriva a quel capitolo (il Bacio di Giuda...a buon intenditor poche parole), ogni frase detta dai personaggi coinvolti assume un significato ancora più forte e quello che poteva essere visto come una spruzzata di fanservice, diventa un colpo al cuore! Non solo viene stravolto il mondo del protagonista, ma anche quello del lettore. Non posso scrivere di più, altrimenti spoilero troppo!
2) il finale! Il finale di Godchild è uno dei miei preferiti in assoluto! Le immagini e le parole finali del manga sono davvero splendide e toccanti. Nonostante questo, personalmente non mi lasciano tristezza, ma un sorriso trionfante, un po' come quello di Cain. Posso solo dirvi che si tratta di un...happy ending tragico. Non ha senso, lo so, ma non saprei come altro definirlo. Posso solo dire, per essere solo leggermente spoiler, che Cain riuscirà a liberarsi dalla maledizione del padre dimostrando che l'amore incondizionato può davvero esistere.
“E’ importante poter fare qualcosa per la persona a cui vuoi bene, piuttosto che ottenere qualcosa da lui, no?”
– Merryweather –

Cain bambino
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, bisogna prima sottolineare che vi è un notevole cambiamento nel tratto tra i volumi unici prequel e Godchild. Nei primi il tratto è più morbido, mentre nella seconda fase è leggermente più spigoloso e vicino ai canoni dello shojo un po' più recente. In linea di massima, il disegno di Kaori Yuki o lo si ama o lo si odia. Io appartengo alla prima categoria, ma riconosco che vi è un visibile scarto qualitativo tra le illustrazioni e i pimi piani (molto ben fatti e particolareggiati) rispetto alle vignette più piccole e generiche. Non mancano alcuni difetti nelle proporzioni (che però non sono costanti) e a volte i personaggi sono un po' legnosi e le tavole parecchio confusionarie a causa dell'eccesso dei retini o dell'alta concentrazione di vignette. La Yuki ha sempre denunciato qualche difficoltà nel gestire lo spazio che le viene concesso su rivista, con il risultato di mettere troppa carne al fuoco in certi capitoli. Nonostante questi difetti "oggettivi", io trovo il suo tratto molto elegante, suggestivo ed espressivo; anche abbastanza riconoscibile rispetto alle altre autrici di questo genere. Chi è appassionato di acconciature e abbigliamento troverà pane per i suoi denti!
Diverse cover mi piacciono parecchio, come quella di "Suoni" o quella dell'ultimo volume.

Parlando di cover, è arrivato il momento di dare un'occhiata all'edizione italiana.
Isabel Bambino
Sorvolando sul fatto che si tratta di sottilette ribaltate e senza pagine a colori, ho avuto diverse perplessità per la traduzione (fatta in collaborazione con Keiko Ichiguchi). Per prima cosa, le filastrocche di mamma oca non erano mai tradotte nè sulla pagina nè in note esplicative (davvero approssimative quando presenti), poi però mettevano le note a titoli semplicissimi come "little miss muffet". A tradurre questo ci arrivano tutti! Le filastrocche invece sono spesso piuttosto contorte. Altra nota dolente è la traslitterazione dei nomi. "Isabel Disleery" non sta nè in cielo nè in terra. La traslitterazione che trovo più spesso nelle edizioni straniere è "Jizabel Disraeli". Sul fatto che Isabel sia un nome da donna non ci sono dubbi (ma ho scoperto che anche Jizabel/Jezebel lo è!), ma su questo non mi sento di dare la colpa ai traduttori. Kaori Yuki non è nuova a questi giochetti, tanto che uno dei membri della Delilah ha come pseudonimo Cassandra, pur essendo un uomo. La cosa che più mi dispiace è che si sia perso uno dei pochi riferimenti storici azzeccati fatti dall'autrice. Il cognome infatti non è Disleely, ma Disraeli. Il personaggio, oltretutto, è in continuo attrito con un altro che di cognome fa Gladstone. Gladstone e Disraeli erano rispettivamente a capo del Partito Liberale e di quello Conservatore nel Parlamento inglese. Ora, i due personaggi non hanno niente a che fare con i loro omonimi, ma comunque restava una citazione simpatica. Ammetto di essermi gasata tantissimo quando ho trovato questi cognomi nel manuale di storia contemporanea che ho dovuto studiare l'anno scorso XD
Alcuni termini sono tradotti proprio male, tipo la parola "macchia" che viene perennemente tradotta con "neo" anche quando si parla di animali o "macchie" della pelle (tipo cicatrici). In linea di massima poi risulta abbastanza rigida. Questo è un peccato perchè a me i dialoghi della Yuki piacciono abbastanza.
Last but not least, l'adattamente dei titoli dei volumi unici non mi ha convinta. Hanno rovinato dei titoli molto belli come "Forgotten Juliet" (La Giulietta dimenticata, titolo molto azzeccato!) e "The sound of a boy hatching" (Il suono di un ragazzo che "si schude") per accorciarli in "Juliet" (e qui potevo anche chiudere un occhio) e "Suoni". "Suoni" mi fa proprio male al cuore ;_; il titolo originale faceva una bellissima accoppiata con la cover del volume!

Per concludere: considero questo manga uno dei migliori di questa autrice, quindi se vi è piaciuto qualcosa di suo recuperatelo (in scans si trova se non riuscite a beccare il cartaceo ^_-). Se amate serie dalle atmosfere dark, con una dose consistente di dramma (alleggerita da qualche siparietto), personaggi misteriosi, soffertoni e ben caratterizzati, questo titolo fa per voi! A patto però che ogni tanto chiudiate un occhio su certe inesattezze o soluzioni dei casi a volte un po' caotiche (gira e rigira poi i casi si risolvono in ipnosi o scambi di identità XD). Avverto che il contenuto di alcune scene è abbastanza forte, ma se riesco a leggerlo io, non penso possa essere particolarmente disturbante. Pur non essendo un'appassionata di gialli, mi sono divertita a seguire le vicende del conte e sono molto affezionata ai personaggi di questo manga, colonna portante della serie. Consigliato caldamente anche a chi ama Kuroshitsuji dato che ci sono diversi elementi in comune, solo che il tratto della Yuki è molto più pasticciato di quello di Yana Toboso.

P.S: non sapete quanto mi sia costato cercare di essere obiettiva con Godchild!  Spero di esserci riuscita! Quando si parla di questo titolo, di Angel Sanctuary o di Ludwig, la fangirl che è in me si trattiene a stento XD poi non sapete che sofferenza è scrivere di questa serie senza fare spoiler! Riassumere la trama mi viene sempre difficile, ma in questo caso se mi scappava uno spoiler di troppo rischiavo davvero di rovinare uno dei momenti migliori della serie. Spero di avervi convinti a provarlo *_* se lo avete già letto, lasciate pure dei commenti belli corposi, chè parlarne per me è un piacere :P

14 commenti:

  1. Bella recensione! Traspare il tuo amore per quest'opera. Non ho mai letto nulla della Yuki ma, leggendo questa recensione, non mi ha potuto non ricordare Kuroshitsuji. Sono felice che il mio regalo sia stato gradito!^^

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    1. Grazie! :) sono contenta di aver trasmesso quello che volevo *_*
      Con Kuroshitsuji ci sono diversi elementi in comune a partire dall'ambientazione per finire con personaggi come Merryweather/Elizabeth e personaggi legati al circo. Le premesse e la trama, però, sono abbastanza diverse, così come i ritmi narrativi. Godchild è abbastanza veloce, mentre Kuroshitsuji si sta prendendo il suo tempo. A me piacciono molto entrambe *_*

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  2. La mia e leggeva molto Kaori Yuki.
    Ci ha provato a farmi leggerli... ma per mancanza di tempo e di voglia ho sempre declinato..

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    1. Mi sa che è saltato un pezzettino di commento >__< comunque ho afferrato il senso ;)
      Di solito non faccio molta differenza tra serie "per ragazzi" e "per ragazze" perchè non mi piace questa distinzione (io sono una ragazza ma in linea di massima preferisco gli shonen, per esempio). Nonostante questo, è innegabile che Kaori Yuki strizzi molto l'occhio al pubblico femminile, quindi non è la prima volta che un ragazzo mi dice di non essere particolarmente attratto dai suo lavori. Alla fine è tutta una questione di gusti, comunque :)

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  3. Kaori Yuki è una di quelle autrici che devo seriamente impormi di leggere prima o poi,visto che ormai si è fatta un nome (nel bene e nel male) ed è diventata il simbolo della corrente shoujo-gotica in Italia (nel giusto come nel torto).
    Come forse ti ho detto già da qualche altra parte, di suo ho letto solo un paio di opere minori che mi rendo conto non bastano a rappresentarla eppure finisco sempre con lo snobbarla ingiustamente, preferendole altro.
    Angel Sanctuary mi è sempre sembrata un'opera tanto inutilmente contorta e più leggo trame e commenti in giro, più mi sembra una storia piena di angst e patetismi vari a ogni piè sospinto...francamente, non so se fa per me. Sì che dicono di non giudicare dalla copertina e di provare di tutto, ma proprio non mi invoglia...

    Questo God Child potrebbe già essere più nelle mie corde, mi piacciono i protagonisti anti-eroi e mi piacciono gli intrighi e i misteri misteriosi :P Oltretutto essendo più breve, diventa anche immediatamente più appetibile (non ho tempo e ho un sacco di cose da leggere, sto raggiungendo la disperazione ormai!! XD).
    Mi spiace però per questo adattamento italiano un po' bruttino. Ogni tanto mi è capitato di vedere la serie in vendita completa su mercatini e annunci vari, ma mi è sembrata un'edizione un po' così, che lascia il tempo che trova, oltretutto con volumetti rovinati (e non so neanche fino a che punto sia colpa dei loro proprietari...io ho certe edizioni vecchie che anche lasciandole sullo scaffale senza quasi mai toccarle si degradano così, spontaneamente °_° Ho un Meru Puri prima edizione che a doverlo vendere adesso, è già tanto se mi danno 50 cent. al volume...eppure l'ho letto una volta in vita mia! XD).
    Poi se è anche esaurita e della PlaMa che ha il brutto vizio di non ristampare mai...mah, è brutto dirlo, ma magari in scans... +_+

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    1. Se non erro hai letto Fairy Cube, quindi ci credo che non ti ha fatto una grandissima impressione XD
      Per quanto riguarda Angel Sanctuary, è vero che la trama è parecchio intricata, ma come in Godchild, prestando la dovuta attenzione, va tutto al suo posto. Però è vero che, almeno per quanto mi riguarda, ho impiegato più concentrazione del solito per capirlo al meglio. L'angst c'è ed è a palate, ma devo dire che non ci sono piagnistei inutili, se non nella prima fase. I primi volumi di AS sono concentrati sulla relazione incestuosa del protagonista con la gemella e il ragazzo ha parecchi problemi e tende un poco a piangersi addosso. Fortunatamente però ci sono tanti altri personaggi che, a turno, ricoprono il ruolo di protagonista, e compensano ampiamente :P Anzi, proprio quelli più tragici sono quelli che si riprendono meglio. Però se cerchi una lettura un poco più "easy", Angel Sanctuary non lo è tantissimo.
      Godchild è già più lineare, anche se pure qui l'angst abbonda. A differenza di As, però, il protagonista ha delle reazioni molto più d'impatto e non sta con le mani in mano neanche nei momenti più neri.

      Perfortuna i miei volumi sono perfetti (e tutti imbustati *_*), ma ho altre edizioni sottiletta combinate un po' male :/ è un peccato! E non costavano neanche pochissimo per i tempi eh!
      Per le scans, si trova si trova ;P nella versione che avevo trovato io c'erano due capitoli mancanti però! Per fortuna erano autoconclusivi e quasi extra, quindi si capiva tutto anche senza averli letti.

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  4. Ho letto qualcosa della Yuki (ma ho diverso materiale arretrato, già recuperato ancora da leggere, tra cui Angel Sanctuary ^^) e mi ispira parecchio.
    Ma questa tua recensione mi ha, invece, completamente incantato e... stregato!
    Credo che questa serie mi piacerebbe moltissimo, penso che sia proprio nelle mie corde e, tra l'altro, i suoi disegni mi piacciono moltissimo!
    Complimenti, tanti, per la tua recensione che mi ha comunicato tantissima passione e amore per quest'opera e quest'autrice che, per quel poco che conosco, sto cominciando ad apprezzare anch'io.
    Il tuo entusiasmo è contagioso e, per quello che può valere la mia opinione, io personalmente delle recensioni "obiettive" non me ne faccio granché: per piacermi devono essere "schierate" e appassionate, nel bene o nel male.
    E tu in questo sei una vera maestra :-)
    Un carissimo saluto e a presto!
    Orlando

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    1. Non sapevo ti interessasse la Yuki *__* io ho letto tutti i suoi lavori! E' una delle mie preferite in assoluto!
      Sono davvero contenta di essere riuscita a metterti ancora più curiosità sul suo conto e a questo punto aspetto una tua recensione su Angel Sanctuary e le altre opere che hai letto. Ti consiglio anche Ludwig Revolution, Kaine e Il ragazzo della porta accanto se non li hai già letti. Penso proprio che potrebbero piacerti! Se poi ti piacciono i suoi disegni, si possono recuperare a prezzi umani anche i suoi artbook che sono davvero belli! Per compensare anche alla mancanza di illustrazioni a colori delle edizioni italiane.
      Infinite grazie per i bellissimi complimenti *blush* sono parecchio soddisfatta di essere riuscita a trasmettere il mio entusiasmo per questo manga!
      Il tuo parere conta moltissimo e devo dire di essere d'accordo. E' bene saper indicare anche quali sono i possibili difetti, ma fare una lista asettica di pro e contro non riuscirei mai a farlo :P alla fine penso che qualsiasi tipo di recensione, anche la più "oggettiva" possibile, sia influenzata dai gusti personali. E' più forte di noi :P

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  5. La Yuki non è una delle mie autrici preferite anzi...però questa storia mi ha sempre affascinata, non so perchè!
    Mi accordo ad Orlando, complimenti per la recensione davvero degna di nota *__* <3

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    1. Non griderò all'eresia perchè so bene che la Yuki non è un'autrice per tutti i palati, quindi è normale non apprezzare i suoi manga. Con lei si va molto a sentimento XD
      Questo titolo ha in sè tutti i temi che le sono cari, quindi è uno dei banchi di prova migliori (se escludiamo Angel Sanctuary che è abbastanza contorto e quindi non è consigliabile per un primo approccio secondo me).
      Grazie mille!! *///* siete troppo gentili!

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  6. Complimenti per la recensione, mi ha fatto venire la voglia di rileggere il manga. >_<

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    1. Grazie mille! *_*
      Allora ho proprio raggiunto il mio obiettivo! *^* Rileggendo GodChild saltano fuori sempre spunti interessanti.

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  7. Mi piace la Yuki e God Child è una delle sue opere che ho amato di più! Il rapporto tra Cain e Riff, la bella Marryweather (che a me è stata sempre simpatica), Oscar, il dottor Distraeli (che mi ha sempre fatto tanta tanta pena, poraccio) hanno reso questa serie bellissima!
    Adesso non ricordo per bene tutti i dettagli ma, se riesco, mi faccio una full immersion di lettura il prima possibile. Mi hai fatto venire voglia di riprenderla in mano! :D

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    1. Come sai, il dottor Disraeli è uno dei miei personaggi preferiti. Alla fine è lui il vero disgraziato della situazione. E' vero che ha una parte di colpa, ma visto come è stato cresciuto e quale sia la sua indole, era impossibile che riuscisse a reagire come Cain e non riesco a vederlo come "uno smidollato". Oscar lo ricordavo come macchietta comica, ma questa rilettura me lo ha fatto riscoprire. Davvero un bel personaggio!
      Allora sono riuscita nel mio intento :P
      Visto che piace anche a te, quando vuoi si potrebbe fare un crossposting su un suo volume unico magari (capisco che le letture nuove non mancano XD)! Li rileggo sempre con piacere :)

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