martedì 10 marzo 2015

L’Orgoglio di Leone di Flavia Biondi

Dato che avevo apprezzato molto il precedente fumetto (“Barba di Perle”) di questa giovane autrice italiana, ho preso il secondo volume a Lucca sapendo a stento quale fosse la trama. E’ stato un acquisto sulla fiducia, ma ho avuto fortuna per questa volta! ^_^ (sono anche riuscita a farmelo autografare in fiera! L'autrice è stata molto gentile!). Il volume è edito dalla Renbooks al prezzo di 9,90

Ma vediamo adesso di cosa parla
Leone e Thomas
in copertina
Nella prima tavola abbiamo un primo ritratto di Thomas, il nostro protagonista: scarpe lucide, cravatta, valigetta, macchina sportiva e carriera di successo. E’ circondato da un’aura di perfezione ed è molto sicuro di sé. In pochissime vignette, Flavia Biondi, ci mostra tutte le caratteristiche che compongono la maschera che Thomas indossa. Vuole apparire forte, stroncare gli altri prima che stronchino lui, proprio come fa con le sue critiche sul giornale per cui lavora. Thomas però ha un segreto o, meglio, quello che si potrebbe definire un “guilty pleasure”: il venerdì, tramite delle chat, incontra dei ragazzi per una occasionale notte di sesso (oltre a maratonarsi il Signore degli Anelli!). Non si dichiara gay, anzi, lui i gay li disprezza, così come non ama molto il suo capo, Ariana, una donna lesbica che non si fa alcun problema ad ammetterlo. 

Uno di questi venerdì, però, incontra Leone. Thomas vede in lui il suo opposto, un tipo “anacronisticamente romantico”, infantile e che non si fa alcun problema ad ammettere il proprio orientamento sessuale. Il rapporto tra i due, però, non si limiterà solo ad una notte, anche per via della sorpresa che Thomas avrà al suo risveglio. 
Grazie a questa nuova relazione non proprio stabile, riuscirà comunque a riflettere sulla sua vita ed a capire che non vuole che questa sia solo un mucchio di segreti nascosti sotto il tappeto. Il volume si conclude con il primo passo verso un nuovo percorso e la volontà di ottenere quell’orgoglio che Leone possiede, basato sull’essere sé stessi senza riserve. Non sarà un percorso facile, lo percorrerà con il suo tempo, a modo suo, e di certo potrà causargli molta sofferenza, ma almenosarà sè stesso.

Thomas: simpatico e solare
Come sempre con i volumi unici temo di spoilerare troppo, quindi ho aggiunto meno dettagli possibilialla trama. Come in ogni storia introspettiva, tutto ruota attorno ai personaggi. Devo dire che Flavia Biondi ha fatto un ottimo lavoro con i protagonisti, ben delineati nel corso della loro crescita. Complice è di sicuro la cura dei dialoghi, scorrevoli e realistici. Certo, ogni tanto si potevano usare sinonimi di “scopare” altrettanto efficaci, ma queste sono sciocchezze XD. I personaggi secondari, invece, mi sono sembrati piuttosto piatti. Caterina (la fidanzata di Thomas) è una ragazza frivola e immatura che parla per luoghi comuni. Una specie di stereotipo ambulante. Ariana è una donna forte che possiede lo stesso orgoglio di Leone. Ha attraversato momenti difficili che l’hanno resa molto determinata. E’ un personaggio secondario più riuscito, ma non mi ha convinta al cento per cento.

Per quanto riguarda il disegno, mi è sembrato si sia fatto più sicuro rispetto al lavoro precedente. I volti sono un po’ particolari, quindi forse è uno stile che non può piacere a tutti. A me piace molto e, in particolare, ho un debole per le immagini conclusive del volume e per le copertine sia di Leone sia di Barba di Perle. I fondali sono molto curati, soprattutto la riproduzione dei monumenti e degli interni: i personaggi si muovono in ambienti che li rispecchiano fin nel dettaglio, così come l’abbigliamento. Come potete vedere dalle immagini è tutto in bianco e nero e devo dire che apprezzo questa scelta. 

Leone e Ariana (la donna bionda)
(Non tanto) breve riflessione: Questa parte non è una critica al volume in sè, ma solo un mio sproloquio su un elemento della storia che mi ha fatta riflettere (e quando una lettura fa riflettere, è sempre una buona cosa!). Sia Barba di Perle sia Leone ruotano attorno alla ricerca e poi all’affermazione della propria identità, articolando le vicende in modo diverso. Soprattutto in Leone, deduco che il messaggio sia quello di accettare sé stessi e non aver paura di essere chi si è veramente di fronte a tutti, anche a costo di ricevere insulti e sofferenza. Fin qui sono d’accordo con l’autrice, però devo dire che questo volume mi ha lasciato come un senso di amarezza. Questa sensazione deriva dal fatto che, pur avendo entrambe le opere un finale positivo per il protagonista, è come se vi fosse un pessimismo di fondo per quanto riguarda il rapporto tra etero e omosessuali (e i bisex, i trans, etc…). Questo perché in entrambi i volumi nessun personaggio etero (per quanto siano davvero pochi, dato che di per sè i personaggi sono una manciata in entrambi i volumi) supporta il protagonista nelle sue scelte, lo aiuta o quanto meno cerca di comprenderlo. In Barba di Perle c’è un commesso fascistone, ne “L’orgoglio di Leone” c’è Caterina che sputa solo luoghi comuni e i genitori di Leone e Ariana che non accettano i figli e li cacciano da casa. L’unico supporto o impulso positivo che i due protagonisti ricevono proviene dai loro compagni o amici omosessuali. Questa cosa ha senso, per carità, ed è anche realistico (purtroppo), perché è vero che le situazioni del genere ci sono e sono molte. Io non ho avuto esperienza diretta, quindi vado con i piedi di piombo. Se l’autrice ha questa visione del mondo (che poi non è neanche detto, magari queste sono solo pare mentali che mi sto facendo io!), probabilmente ha molti più punti di riferimento e testimonianze di me. Il fatto è che, secondo me, se proprio vogliamo essere realistici, prendiamo anche quel buono che c’è nel mondo che ci circonda. L’unico esempio positivo fatto in “Leone” nel rapporto con la famiglia dura mezza vignetta. Non voglio dire che tutti gli etero rappresentati devono essere super aperti
Siena, Thomas e un suo collega
mentalmente
o angeli custodi, questo sì che sarebbe un’utopia (purtroppo 2.0), ma sono dell’idea che fare esempi positivi (anche rari) sia anche un buon modo per trasmettere il messaggio che io ho colto in questi volumi. Non so…io mi sono immaginata un/a ragazzino/a che vive in un ambiente chiuso, che non ha amici gay con cui confidarsi nè ha i mezzi per conoscere persone che hanno affrontato i suoi stessi problemi e che quindi possono aiutarlo. Se ragionasse secondo la visione della società che dà l’Orgoglio di Leone, dovrebbe rintanarsi a vita perchè tutti gli etero lo prenderebbero a pesci in faccia? Secondo me non è così. Anche tra gli etero ci sono persone capaci di offrire supporto e sostegno, non siamo tutti padri inflessibili, commessi nazisti e Caterine. Tutta questa manfrina per dire che…non mi sarebbe dispiaciuto un esempio di eterosessuale dalla mentalità aperta un po’ più approfondito. Non perchè io sono etero e voglio che ci sia un personaggio etero buono, ma perché in opere che hanno questo messaggio, lo vedo come un segnale positivo, un potenziale incentivo, che può dare coraggio. Se è vero che, una volta affermata la nostra identità, buona parte della società ci bistratterà, ci sarà almeno una piccola percentuale che ci accetterà, no? O magari sono io che non ho mai toccato con mano l’ambiente e quindi sono troppo positiva? Sarà che per me avere amici gay/lesbiche/bisex etc...non è mai stato un problema e quindi mi rattrista questa sfumatura di pessimismo.  Può anche essere che sia stata io a vederci qualcosa che effettivamente non rientrava nelle intenzioni dell'autrice.

Per concludere: consiglio il volume? Mi è piaciuto? ad entrambe le domande. Nonostante il fatto dei personaggi secondari (che potrebbe anche essere dettato dagli spazi concessi dal formato del volume unico), L’Orgoglio di Leone è un buon volume che si fa leggere con piacere, ben disegnato e ben scritto; strappa anche qualche sorriso. (Molto carine le citazioni del signore degli anelli!)
Barba di Perle, se proprio dovessi scegliere, l'ho preferito, ma solo per una mera questione di gusti.L'argomento mi aveva incuriosita di più e, lo ammetto, Thomas mi sta un po' antipatico, ma è stato concepito per essere tale, quindi questa mia reazione conferma l'ottima costruzione del personaggio!

5 commenti:

  1. Devo un po' informarmi meglio su questi due fumetti che tu hai proposto, perchè sono rimasta più impressionata del secondo che del primo e sono perfettamente eterosessuale, che non vuol dire migliore!!!!!
    I disegni mi sembrano bellissimi, i due personaggi sono estremamente simpatici..tutto il resto devo scoprirlo e allora, ho deciso.
    Vado a cercarlo e lo leggo.
    Grazie adorabile Millefoglie, un bacio e buon pranzo!

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    1. Sono contenta di averti incuriosita! :) sono entrambi due titoli molto validi!
      Sul sito della casa editrice (la Renbooks) puoi trovare delle anteprime o comprarli da lì se in negozio non si trovano! ^^ purtroppo la distribuzione di questi titoli è ancora limitata, ma se hai fortuna potresti trovarli anche nelle fumetterie più fornite della tua zona ^^

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  2. Recensione interessante e ben fatta, che ho letto con estremo piacere, soprattutto perché sono sempre stata incuriosita dai volumi di Flavia Biondi. Purtroppo per un motivo o l'altro non li ho mai comprati, forse bloccata dall'approccio troppo realistico e lontano dagli yaoi/shounen-ai che sono il mio "punto di riferimento" (soprattutto shounen-ai, che preferisco rispetto agli yaoi). Ah, e specifico che con "punto di riferimento" non intendo dire che li considero realistici, ma semplicemente che, appunto, preferisco storie meno realistiche. Per adesso quindi non credo che comprerò i volumi della Biondi, ma data anche la tua recensione positiva se mi capiterà di trovarli a sconto o su qualche mercatino online ci farò un pensierino!

    Ho letto con interesse anche la tua riflessione finale, che condivido.

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    1. Sono contenta che la recensione ti sia piaciuta! ^-^
      A me le storie più realistiche non dispiacciono, ma ammetto che anche io sono più avvezza allo yaoi/BL, soprattutto perché ci sono anche storie più avventurose o fantasy, ma anche commedie meno impegnative. Questi due volumi affrontano l'argomento in modo più serio e diretto, anche se i momenti più divertenti non mancano.
      Pur avendoli apprezzati entrambi, ti consiglio un pelino di più "barba di perle: (perchè mi piacevano di più i personaggi XD).

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    2. Alla fine i BL sono indirizzati specificatamente alle ragazze, è anche normale che ci piacciano XD in ogni caso grazie per il consiglio, me lo ricorderò.

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