giovedì 6 agosto 2015

Kuroko no Basket - di tinte improbabili e raggi laser

Di recente si sono conclusi sia l'anime che il manga della famosa serie sportiva "Kuroko no Basket". Il manga è costituito da 30 volumetti e qualche capitolo speciale scritti e disegnati da Tadatoshi Fujimaki, mentre l'anime si è concluso con 75 episodi divisi in 3 stagioni e qualche OAV spin-off. In questo post parlerò principalmente dell'anime, per poi fare un piccolo confronto con la versione cartacea, di cui ho letto i primi 7-8 volumi per poi fermarmi.
Dico subito che: 1) Non ho mai visto una vera partita di basket in vita mia e quindi non capisco una fava di questo sport; 2) l'unico manga sportivo che ho letto (e apprezzato) è stato Eyeshield 21, quindi no, non ho letto Slam Dunk (*coretto di "buu" dagli spalti*). Ho visto anche Free! e Chihayafuru ma sono due serie sportive un poco atipiche, quindi le tengo da parte.
Esposta la mia ignoranza...mettetevi comodi e cominciamo!
Se arriverete alla fine del post vi meriterete un premio per la pazienza u_u

Prologo e Trama:
La scuola media Teiko era nota per avere una squadra di basket imbattibile i cui titolari erano conosciuti come Generazione dei Miracoli, per via delle loro incredibili capacità e per il colore dei capelli improbabile. Oltre ai cinque principali, ovvero Akashi, Murasakibara, Aomine, Midorima e Kise, vi era però un sesto membro "fantasma".
La competizione interna alla squadra e le loro vittorie incontrastate si rivelarono, però, controproducenti per la crescita dei giocatori e portarono la squadra ad un'irreparabile spaccatura.
La generazione dei miracoli
da sinistra: Kise, Murasakibara, Akashi, Aomine e Midorima

Kuroko e Kagami: una nuova amicizia
Immagine trovata dopo estenuanti ricerche tra le fanart yaoi
Il sipario dell'anime si apre sul liceo Seirin, il cui club di basket è attivo solo da pochi anni ed è alla disperata ricerca di nuovi giocatori. Il giocatore più promettente tra i nuovi arrivati è senza dubbio Kagami Taiga, un ragazzo possente ed energico da poco tornato dall'America, mentre quello più in difficoltà sembra essere Kuroko Tetsuya, un tipino minuto, silenzioso (ma dallo strano senso dell'umorismo) e dalla presenza impercettibile, tanto che neanche si accorgono di lui il più delle volte. Capiamo subito che Kagami e Kuroko saranno i nostri protagonisti e, dalla chioma azzurra di Kuroko, intuiamo che c'è qualcosa che lo ricollega alla Generazione dei Miracoli. Tutto il cast infatti ha i capelli o castani o neri, quindi o quelli della Generazione andavano tutti dallo stesso parrucchiere, oppure c'è qualche caratteristica genetica aliena.
Boiate a parte, veniamo subito a sapere che Kuroko è proprio il sesto uomo fantasma della Teiko, nonostante sembri che le sue due uniche abilità siano sparire e passare la palla (come ha fatto a sopravvivere in campo per anni senza saper tirare a canestro??). Questi è subito attirato dalle infinite possibilità che il potenziale di Kagami offre e gli propone di diventare "la sua ombra" in campo, dato che sembrano anche uniti dal comune intento di sconfiggere i membri della Generazione dei Miracoli, seppur per ragioni diverse.

Kagami, infatti, vuole farlo all'inizio per una pura questione di competizione, mentre Kuroko vuole anche dimostrare ai suoi ex compagni di basket in cosa hanno sbagliato alle medie, portando avanti la sua concezione di basket, uno sport che, secondo lui, non può essere vissuto individualmente, ma deve basarsi su un fortissimo legame con i compagni.
Da qui inizieranno allenamenti estenuanti, guidati dall'allenatrice Riko (una ragazza di 15 anni che li fa sgobbare più di un generale d'armata), partite, tornei vittorie e sconfitte che trasformeranno la Seirin in una vera squadra, pronta a candidarsi per il titolo di numero uno del Giappone.
Riuscirà la Seirin a vincere la Winter Cup, il torneo più importante dell'anno? E soprattutto, riuscirà Kuroko a dimostrare ai suoi nuovi e vecchi compagni che il suo ideale di Basket è quello vincente?
(Sono domande retoriche ovviamente)

Personaggi e Caratterizzazione:
La Seirin (quasi) al completo
Come in ogni spokon di lunga durata, i personaggi in campo sono davvero tantissimi, ma sono in pochi quelli che ricevono una caratterizzazione un po' più articolata, mentre altri restano macchiette di poco spessore, tanto che alcuni personaggi secondari che saltavano fuori a intermittenza finivo per confonderli o dimenticarmi in che squadra erano (sarà che sono rimbambita...). La tecnica dell'autore è quella di prendere due personaggi per squadra (solitamente un membro della Generazione dei Miracoli e un suo nuovo amico/assistente/sguattero) e poi dare qualche caratteristica minima agli altri giocatori. La Seirin, essendo la squadra protagonista, ha un poco più di fortuna, ma personaggi come Mitobe (il classico tipo pacato, silenzioso e con gli occhi sempre chiusi) e Koganei (la bertuccia della squadra) o i panchinari (considerati come un'unica entità a tre teste XD) non sono poi chissà quali personalità complesse, ma non mancheranno di avere i loro piccoli momenti di gloria in campo.
Il loro rapporto riassunto in una gif
L'allenatrice, il capitano, Izuki e Kiyoshi (il giocatore storico e infortunato, old but gold) sono già un pelo più interessanti. Ovviamente il discorso è diverso per Kagami e Kuroko. Come coppia di protagonisti funzionano molto bene e si discostano, per quanto possibile, dal duo stereotipato del silenzioso e del casinaro, della mente e del braccio. Kuroko, in particolare, mi è piaciuto molto come protagonista per la sua indole pacata ma determinata, per il fatto che ha grandissimi limiti, soprattutto all'inizio, ma da il massimo per superarli e perchè, pur avendo un ideale che cerca di far prevalere, non attacca pipponi molto spesso (Kenshin, stiamo guardando te!). L'esuberanza di Kagami invece è fondamentale per ristabilire l'atmosfera grintosa tipica di queste serie. A loro due ci si affeziona facilmente.

Da amici...
Per quanto riguarda gli avversari, devo dire che non tutti i membri della Generazione dei Miracoli mi hanno convinta. Aomine e Kise (sono schifosamente di parte, lo ammetto) sono quelli che quanto meno smuovono un poco di più l'emotività dello spettatore, dato che sono quelli che hanno un legame più forte con Kuroko; Aomine è il più forte e agile, considerato il migliore tra i migliori, pensa che non ci sia più nessuno capace di tenergli testa e, per questo inizia la noia, nell'attesa che gli si presenti un avversario che abbia la volontà di tenergli testa, in modo tale da divertirsi come faceva un tempo.
...a rivali
Kise, invece, sembra essere il più debole, ma la sua abilità di copycat e la sua nuova determinazione dopo l'incontro con Kuroko gli doneranno infinite potenzialità e margini di miglioramento sempre più distanti, soprattutto quando si renderà conto che per progredire davvero devo abbandonare il suo vecchio idolo delle medie, Aomine. La partita tra loro due è la mia preferita nella serie: coinvolgente ed emozionante! 

Per quanto riguarda gli altri unti dal signore, c'è stato poco feeling e la caratterizzazione mi è sembrata abbastanza all'acqua di roseMidorima è  puntiglioso e antipatico ma, alla fine, ha buon cuore; Murasakibara è solo un bambino troppo cresciuto e Akashi ha una
Akashi: il ritratto della normalità
caratterizzazione che non sta nè in cielo nè in terra. Dovrebbe essere il boss finale, calcolatore fino all'inverosimile ("lui vede il futuro!"...ma mi facci il piacere!), autoritario e carismatico, ma...siamo seri: uno così appena uscito dal campo o da scuola verrebbe pestato a sangue un giorno si e l'altro pure, da come si pone con chi gli sta intorno e dalle espressioni che usa (vogliamo parlare del "se perdiamo mi strappo gli occhi?" Ma sei serio?!). Akashi ha sbagliato manga: il suo carattere va bene per uno shonen fantasy di combattimento alla Naruto, non in una serie su liceali dopati che giocano a basket! [SPOILER] Posso accettare la storia della doppia personalità, ma è stata resa con un espediente grafico imbarazzante (l'occhio che cambia colore) ed era anche chiaro che sarebbe bastato intaccare mezza volta la sua sicurezza per mandarlo in crisi. [FINE SPOILER]
Nota di merito della caratterizzazione va invece ai personaggi femminili. Per quel poco
che so, nelle serie sportive, le ragazze sono o cheerleaders o manager-mammine e il loro ruolo quindi è limitato alla ragazza innamorata (che spesso mette da parte i propri desideri per non intralciare il campione) o a sorella maggiore/mammina. Anche Eyeshield ricadeva in questo schema, mentre in Kuroko le ragazze sono manager e allenatrici, serie e determinate quanto i loro giocatori, con cui condividono sogni e speranze senza mai sentirsi di peso o costringersi a stare nell'ombra dei personaggi maschili. Anche Momoi, che sembra la più superficiale, è una manager con i fiocchi e, anche se dice di essere innamorata di Kuroko e  deve sempre correre dietro ad Aomine per tirargli le orecchie, lo fa più da amica che da mammina apprensiva o per aggiungere una nota comica alla serie (nessuno crede che gli piaccia davvero Kuroko, ammettiamolo). Questo forse, a conti fatti, è l'aspetto che più apprezzato nella caratterizzazione di Fujimaki che, oltre tutto, non eccede nel fanservice (ci saranno sì e no due scene su 75 episodi).


Aspetto tecnico: Occhi...
Devo dire che l'anime è un prodotto ben confezionato. Il design dei personaggi è fatto da visi abbastanza dolci e ovali, fisici tutto sommato vari e ben proporzionati (a parte qualche problemino testa - corpo), anche se non proprio realistico per alcuni di loro dato che dei quindicenni alti 2 metri mi sembrano poco probabili, soprattutto se giapponesi.
Alcuni personaggi secondari, come dicevo, avevo qualche difficoltà a riconoscerli, ma comunque non mi ha creato alcun problema per seguire la storia.
Le animazioni sono davvero di buon livello dalla prima all'ultima stagione, ma all'interno degli episodi stessi, la qualità può essere altalenante (per la serie, capita anche nelle migliori famiglie): nelle sequenza di gioco clou, nelle opening e nei primi piani la qualità è molto alta e le animazioni molto fluide, mentre nelle scene di transizione o più rilassate e comiche può capitare che ci siano dei movimenti più approssimativi o che qualcuno corra sul posto invece di allontanarsi (okey, proprio questa in effetti era in un flashback importante e non si sono presi la briga di sistemarlo, nonostante quella scena si sia vista minimo 3 volte, ma gli si perdona dai!).
La cosa che meno mi è piaciuta è stata l'utilizzo di effetti luminosi, non tanto per i passaggi
ma non gli darà fastidio?
o i tiri, ma proprio per certe abilità o situazioni. Su tutte, l'effettino luminoso che più ho odiato e trovato ridicolo è il filino laser che esce dagli occhi dei giocatori quando si trovano "nella Zona". Questa roba merita una digressione! Avete presente che in The sims 2, quando i sims si concentrano molto durante un hobby iniziano a sbrilluccicare e diventano instancabili? Ecco, in Kuroko è la stessa cosa, ma al posto dell'aura luminescente, quando i giocatori sono estremamente concentrati, sparano nastrini laser dagli occhi. Fin qui non c'è nulla di troppo assurdo, o meglio, si capisce che sono scelte fatte per lo spettatore che non vanno ad influire su ciò che vedono i personaggi. Peccato che poi questa super concentrazione  viene trattata come un vero
La porta della Zona nel manga
e proprio super potere/power-up, con tanto di attivazione e disattivazione a comando, tempo limite, zone vere e zone fasulle,  zone oltre le zone, guardiani che sorvegliano i portoni della zona (metafora universalmente conosciuta dai giocatori che, per assurdo, vedono tutti lo stesso guardiano e la stessa porta manco fossimo in Saint Seiya...per me era solo la porta del bagno, visti certi versi che fanno in campo i giocatori). Cosa ancora più assurda è che giocatori e spettatori (dotati anche di telepatia, visto che si completano tutti le frasi a vicenda!)  capiscano subito che un giocatore è nella zona senza neanche averlo visto giocare! Per caso prima di entrare allo stadio distribuiscono LSD così che tutti possano vedere gli effettini luminosi? 

Stesso discorso vale per l'abilità di Akashi, l'Emperor Eye (sì perchè ogni abilità ha il suo nome che spesso viene annunciato a voce alta, come in ogni shonen pacchiano che si rispetti. Come se Totti urlasse "cucchiaiooo!!" prima di tirare in porta...).

...E orecchie:
Riguardo il doppiaggio, per quel poco che ne capisco, il mio parere è molto positivo. Ci sono anche diversi nomi famosi che faranno la gioia degli appassionati.
La colonna sonora, soprattutto nella prima stagione, è azzeccata e "da stadio". Dalla seconda in poi mi è parso di notare delle aggiunte e dei cambiamenti che, a parer mio, stonavano abbastanza. Alcuni brani sembravano usciti da una fiera di paese medievale e quindi l'effetto era un po' ridicolo in alcune scene.
Altro discorso per Openings ed Endings che hanno sempre mantenuto un buon livello, le prime in particolare, molto dinamiche ed energiche sia per musiche che per video.


La prima opening

Anime vs Manga:
cover del primo volume
Dato che il manga non l'ho completato, il mio parere potrebbe essere parziale. Ci tengo a precisare che non ho interrotto e rivenduto il manga perchè fosse brutto, ma dato che la storia e i dialoghi erano praticamente identici nelle due versioni, ho preferito concentrare le spese su altri titoli. Il manga ha come punto a favore un design dei personaggi un po' più infantile, il che rende più plausibile il rapporto età - fisico. Nei primi volumi, però, non è particolarmente vario e complice la mancanza di colori, per me distinguere certi personaggi era ancora più difficile. I manga sportivi purtroppo risentono molto della mancanza di colori, soprattutto quando si tratta di sport, come il basket, che non permettono una grande differenziazione nella foggia delle divise. 
Rispetto al manga, il ritmo dell'anime è per forza di cose più lento per questioni di minutaggio e numero fisso di episodi. Secondo me questo ha fatto perdere un po' di mordente all'anime, soprattutto nelle ultime partite.

Commento generale/Per concludere:
Kuroko no Basket è una serie sportiva abbastanza valida, sempre limitatamente alla mia esperienza. Certe cose faranno sorridere chi conosce il basket, ma anche lo spettatore ignorante (come me) potrebbe nutrire qualche perplessità se ha un minimo di senso critico su ciò che si può ritenere possibile dei 15enni e cosa no. E sparare palloni laser che io sappia non rientra nella sfera del possibile. Facili ironie a parte, le abilità dei personaggi di Kuroko non sono completamente campate in aria, ma sono molto esagerate, soprattutto visto che si parla pur sempre di liceali giapponesi. L'esagerazione è un tratto distintivo della serie (ma anche di molti shonen sportivi) e ogni volta che i nostri eroi devono affrontare una partita importante, è come se mettessero a rischio la vita in guerra! Questo "prendersi troppo sul serio" è ciò che rende poco digeribili certe trovate, soprattutto nell'ultima stagione.

La prima stagione e mezza sono più contenute e, devo dire, sono anche la parte che ho

preferito. Dall'arrivo di Murasakibara (seconda metà della seconda stagione) invece ho notato un calo: personaggi meno interessanti, ripetitività, ritmi davvero troppo lenti, abilità troppo esagerate...insomma, il mio entusiasmo è diminuito. La mia teoria è che l'autore si sia giocato troppo presto, per questioni di trama, diverse idee e anche un personaggio molto forte come Aomine e che quindi poi abbia dovuto strafare con avversari e protagonisti, per cercare di dare la sensazione di un climax sempre crescente. Purtroppo, per quanto mi riguarda, ha fallito. La partita finale, salvo gli ultimi due episodi, l'ho trovata troppo lenta, a tratti noiosa e ripetitiva. Ad aggravare la situazione ha contribuito il fatto che la squadra avversaria non fosse per niente interessante e speravo che qualcuno li prendesse a sberle o, al limite, si prendessero a sprangate a vicenda.

In sintesi: KnB è una serie che parte molto bene, ma bisogna avere pazienza per arrivare alla fine. Piacevole, ma non fa gridare al miracolo. Se alla prima stagione l'avrei consigliata a chiunque, adesso penso che qualche limitazione potrebbe esserci. Prima di tutto perché è un anime in cui si susseguono partite quasi ininterrottamente, dato che i giocatori non hanno sottotrame personali e gli unici ad avere una famiglia sembrano essere i panchinari o alcuni dei secondari che, essendo gente comune, hanno anche una vita fuori dal campo. Se siete pronti ad affrontare un'impresa del genere, allora Kuroko è un buon titolo anche per chi, come me, ha un rapporto con lo sport simile a quello di uno Snorlax.
Offre anche una buona dose di comicità e lacrimuccia, ma niente di troppo impegnativo. Se cercate caratterizzazioni intricate, drammi esistenziali e roba più pesante, forse non è il titolo per voi, ma vi sconsiglierei anche di seguirlo se state cercando una serie alla "Free!" in cui lo sport passa in secondo piano rispetto alle relazioni tra i personaggi.
Preparatevi a vedere una serie che è un elogio del gioco di squadra e della tenacia, e che, soprattutto, vuole proporre una nuova rivoluzionaria alternativa al doping: le fettine di limone al miele, altrettanto efficaci, ma molto più salutari!



8 commenti:

  1. Sono indecisa se guardarlo o meno. Molto indecisa. Diciamo che se il fumettaro maledetto ritardatario mi procura il tanto agognato Slam Dunk credo che passerò ;-P

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    1. Anche io nel consigliarti sono combattuta xD da una parte penso sia abbastanza carino, dall'altra non posso negare che l'ultima stagione e mezza mi abbia a tratti annoiata :/
      Slam Dunk lo devo ancora recuperare (gli amanti degli spokon mi diranno che sono eretica, lo so xD) ma la sua scarsa reperibilità mi ha sempre scoraggiata.

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  2. Noto che io e te la pensiamo allo stesso modo su questo anime! Anch'io l'ho seguito con piacere per tutta la 1^ stagione + metà della 2^, poi ho perso interesse: non sono riuscita a finirlo e chissà se mai ce la farò, vista la mia lista infinita di cose da vedere! Ti appoggio tutte le critiche, soprattutto quella sulla mancata caratterizzazione dei personaggi maschili e sulla ripetitività, che poi è ciò che mi ha portata all'interruzione, e anch'io trovo le sigle eccezionali: questo per me è davvero un ottimo punto a favore, visto che io le sigle tendo sempre a saltarle a piè pari. XD

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    1. È un vero peccato che si siano giocati così gli ultimi due personaggi della Generazione dei miracoli :/
      La ripetitività purtroppo penso sia un difetto tipico di molte serie lunghe sportive dato che, gira e rigira, le dinamiche sono molto più limitate rispetto ad una serie di combattimento avventurosa (anche se si ripetono anche lí certe volte...).
      io non amo interrompere le serie a metà, quindi a tempo perso e a caldo ti direi di continuarlo, ma d'altra parte il finale è piuttosto prevedibile e non ci sono curiosità su quello che faranno i nostri baldi giovani una volta cresciuti...
      Le sigle sono davvero uno spettacolo! *_*

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  3. Kuroko's Basket lo devo recuperare... Purtroppo ho ancora carrellate di cose!
    Hai fatto bene a sottolineare le premesse iniziali. Ti saresti trovata commenti: "Kuroko's Basket? E Slam Dunk dove lo metti????"
    Il motto è sempre uno: "Libero di leggere e liberi di vedere!"

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    1. Ti capisco bene! Anche io ho una lista interminabile e c'è da dire che 70 e passa episodi non sono pochi XD

      L'ho scritto proprio per evitare cose del genere infatti. Poi non capisco questo continuo confronto...capisco che entrambe parlino di basket, ma mi sembra abbiano stili completamente diversi, per quel poco che so di SD. E poi...anche se c'è già un classico su questo sport, non penso che tutto quello che viene dopo debba sempre temere il confronto o essere considerato qualcosa di serie B a priori.
      Concordo al 100% con il tuo motto! ;D

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  4. Io sto seguendo il manga, e pur ammettendo che ci viene chiesto spesso e volentieri di chiudere un occhio su power up e simili, alla fine la trovo una lettura coinvolgente, in grado di entusiasmare incontro dopo incontro.
    Niente anime però: per evitare spoiler, solo manga!

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    1. Nell'anime mi sa che hanno calcato un poco la mano con gli "effetti speciali" :/ il manga non l'ho continuato più perché ho constatato che non era stato cambiato nulla e che non c'erano filler, quindi ho optato per proseguire altre serie :) comunque resta una serie molto carina, soprattutto la prima parte secondo me, ma vedo che ci sono molti fans di Akashi che immagino avranno apprezzato di più anche la seconda metà della serie ^^

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