domenica 26 ottobre 2014

La Principessa Zaffiro

La cover nostrana
La principessa Zaffiro è uno dei manga per bambini più famosi di Osamu Tezuka. Il mangaka lavorò per moltissimo tempo su questa serie, pur essendo molto breve (da noi sono 3 volumi, made in Hazard Edizioni), tanto che ne esistono più versioni, ritoccate qua e là. Il succo della storia è sempre quello, ma cambiavano alcune peripezie e personaggi. Da noi è arrivata la versione rielaborata tra il 1963 e il 1966, mentre la prima versione è degli anni ‘50. In Italia è anche arrivato l’anime corrispondente, ma è un nulla se paragonato a tutto ciò che è uscito in Giappone legato a questa serie! A Zaffiro sono dedicati anche balletti, musical e spettacoli teatrali. Non a caso, oltre al balletto classico, fu proprio un teatro particolare, il Takarazuka, ad ispirare Tezuka. Questo tipo di teatro si basa sul fatto che tutti i personaggi sono interpretati da donne. Il titolo in giapponese, ad onor di precisione,  è “Ribbon no kishi” (“Il Principe col fiocco”). Sinceramente il titolo italiano, per quanto ormai assodato, lascia un po’ a desiderare. In altre lingue il titolo ha sempre fatto riferimento alla dualità della protagonista (“Ribon no kishi”, “La Princesa Caballero”, “Princess Knight”…), mentre noi ne abbiamo voluta evidenziare soltanto una, spoilerandoci bellamente la decisione finale di Zaffiro! 
 Questo titolo, se non erro, è stato anche uno dei primi shojo manga (anche se indirizzato a bambine più che ragazze) e, di nuovo se la memoria non mi inganna,è uno dei primi in cui si fa riferimento ad un protagonista dal genere altalenante XD

Andiamo con ordine, prima che mi lasci trasportare, e vediamo di cosa parla questa opera!

Zaffiro e Tink
Mentre il regno di Silverland è in fermento per la nascita dell’erede al trono, in cielo Dio e i suoi angeli sono impegnati a distribuire i cuori ai bambini che stanno per nascere. Un cuore rosso che dona dolcezza e sensibilità per le femmine e uno blu che dona coraggio e forza per i maschi. A causa di un angelo pasticcione, Tink, un bebè mangia sia un cuore rosso sia un cuore blu. Quando Dio lo viene a sapere è furibondo per la confusione che porterebbe questo fatto e decide di inviare l’angelo sulla Terra, per risolvere la questione. Inutile dire che è proprio questo neonato l’erede di Silverland! Il corpo di Zaffiro è quello di una donna, così, quando nasce, i genitori decidono di farle condurre una doppia vita, affinchè non perda il suo diritto di successione, concesso solo ai maschi. Se Zaffiro non dovesse diventare re, il trono passerebbe a Plastic, figlio del Duca Duralmin, un uomo tanto spregevole quanto suo figlio è stupido! Gli anni passano e Zaffiro pubblicamente è un principe, ma in segreto conduce una vita da principessa. La ragazza (d’ora in poi parlerò di Zaffiro al femminile perchè la sua scelta tra quale identità preferisce è tutto sommato chiara) ha in sè quelli che dovrebbero essere i “doni” di entrambi i cuori: è forte e coraggiosa in duello, ma allo stesso tempo dolce e sensibile.



La situazione si complica quando, ad un ballo a cui lei partecipa in incognito vestita da donna (con tanto di parruccona bionda), incontra Franz, principe del regno vicino. Tra i due è amore a prima vista! La povera Zaffiro però è costantemente presa di mira dal Duca Duralmin e dal suo tirapiedi, il Conte Nylon. I due cercano sempre di svelare la vera identità di Zaffiro per ottenere il trono. Sfortuna vuole che ci riescano davvero, tramite l’inganno, e che come risultato ottengano che il Principe Zaffiro venga odiato da Franz e che venga spodestato e mandato in esilio. Da qui in poi seguiranno tantissime peripezie in cui Zaffiro cercherà di riottenere il suo trono e chiarirà l’equivoco con il principe Franz che, tardone com’è, ci metterà un po’ a capire che la donna di cui si è innamorato non è altri che l’odiato Principe Zaffiro. Durante le vicende assisteremo a scambi o furti di cuori, nozze false, incontri con personaggi bizzarri e fiabeschi, a volte amici a volte nemici, equivoci, perdite di memoria, sacrifici, sortilegi, etc…fino all’inevitabile happy ending (che poi, happy ending una fava! Tezuka accoppa almeno 6 personaggi, tra cui quasi tutti i miei preferiti! Me la pagherai per questo è_è).

Già da questo riassunto un po’ alla buona, è evidente che La Principessa Zaffiro si presenta come
Sei tu, Malefica?!
una commistione di elementi: fiabe tradizionali (con pirati, streghe, regni incantati, etc…), film Disney (di cui Tezuka era appassionato) e mitologia classica (Dio in questo manga è il padre di Venere, quindi tecnicamente sarebbe Zeus XD), il tutto presentato in modo tale da rendere la lettura intrigante per i bambini e “tenera” per i più grandicelli. Nonostante questo titolo sia pensato per i più piccoli e soprattutto le più piccole, si è dimostrato un ottimo intrattenimento e mi ha strappato qualche sorriso (o qualche maledizione all’autore per chi faceva morire!). Un elemento che lo inserisce appieno nelle produzioni di Tezuka è un humour nelle forme molto simile a quello Disney (cadute buffe da cavallo, balie cicciottelle e apprensive, etc…), ma nel contenuto molto più “nero”, caratteristica che ho riscontrato in tutte e tre le opere di questo autore che ho letto fino ad ora. Per esempio, un re muore durante una scena comica! Diversi personaggi perdono la vita in questo manga, anche se non ci si sofferma mai a lungo, complice anche il ritmo molto veloce. Questo ritmo ha garantito una lettura scorrevole, ma ammetto che certe parti le avrei preferite più lunghe, magari sacrificando la parte finale (“Il giardino di Venere”) che ho trovato un po’ superflua, nonostante compaiano due dei miei personaggi preferiti. L'unico elemento che non mi è piaciuto, è stato proprio questo sorvolare sulla dipartita dei personaggi che, dopo due pagine, era già bella che dimenticata. Capisco non volesse rattristare i piccoli lettori, ma a questo punto faceva una bella resurrezione di massa, visto che c'era la possibilità. Sono contraria a questi trucchetti farlocchi, ma qui avrei anche chiuso un occhio. Oltretutto il finale è un po’ “monco”. Sappiamo che fine fanno Franz e Zaffiro, ma non cosa capita ad altri e la diretta del matrimonio ce la perdiamo. Tirchi! Volevo l’invito, io! è_è9


Il Dottore e la Nutrice: il duo comico di Silverland
La cosa che più temevo, conoscendo la trama della serie ma non avendola ancora letta, era che mi sarei trovata davanti a personaggi femminili tutti dolci e remissivi e personaggi maschili tutti forti e coraggiosi per via dei cuori donatigli da Dio: sarebbero stati tutti stereotipati e noiosi, oltre che riduttivi. Fortunatamente Tezuka non è uno stupido (o un bigotto, pur con i suoi limiti) e crea un cast molto vario in cui i cuori sono solo un escamotage per ribaltare certe scene. Se è vero che, la prima volta che perde il cuore di uomo, Zaffiro diventa una frana nel combattimento, la seconda volta combatterà benissimo pur avendo “solo” il cuore rosso. Per di più ci sono moltissimi personaggi femminili (quasi tutti, veramente) forti, coraggiosi  e agguerriti che, anche quando cercano l’amore lo fanno consapevolmente, come la spadaccina Friebe, oppure non temono di schierarsi contro tutti i soldati del castello pur di difendere Zaffiro, per poi ottenere "il diritto di voto, il diritto di divorzio e il diritto di picchiare i loro mariti" (cit.). Viceversa, ci sono personaggi maschili subdoli, stupidi o deboli. Alcuni di loro (tipo Plastic) riusciranno a risollevarsi, altri avranno ciò che meritano.

Hell e...Satana! Molto sobrio!
Non posso parlare nel dettaglio di tutti i personaggi perchè sono davvero tanti, quindi farò un accenno a quelli più importanti o a quelli che mi sono piaciuti di più.
Tra gli antagonisti, oltre a Duralmin, cattivo ma stolto, e Nylon, codardo e subdolo, c’è
Madama Hell. Madama Hell è la classica strega cattiva delle fiabe Disney, con cappello e naso a punta. Ho adorato il suo design classico ma efficace ** Poi si trasforma anche in un drago come Malefica! Il suo obiettivo è rubare il cuore di donna di Zaffiro per darlo a sua figlia Hekate, per farla sposare con Franz e ottenere il suo regno. Hekate è uno dei personaggi più simpatici: non ne vuole proprio sapere di diventare una principessa e, in barba alla madre, diventerà una preziosa alleata per Franz e Zaffiro. Purtroppo però la sua ribellione contro la madre tramite l’affermazione della sua volontà la porte ad un esito spiacevole. 
Blood in lontananza **
Tra i miei personaggi preferiti ci sono il pirata Blood che, ammettiamolo, è il più figo sul mercato! Coraggioso, intelligente e dall’animo nobile! Quella mozzarella di Franz non reggerebbe il confronto :P Altra nota di merito va a Ulon, il re che si finge sciocco così da far abbassare la guardia a chi trama alle sue spalle, e sua sorella Friebe, la spadaccina. Di lei mi è piaciuto tantissimo il fatto che, essendosi innamorata di Zaffiro, quando scopre che è una donna (ad un passo dall’altare!), invece di avviare una sessione di piagnistei, si fa quattro risate e diventa sua amica! Menzione d’onore va anche alla balia e al tutore di Zaffiro, la coppia comica della serie, lui dottore buzzurro e lei donna dal grandissimo senso pratico.

Lo stile di disegno è un mix tra quello classico di Tezuka, con qualche accostamento
Zaffiro travestita e Franz danzano al ballo!
piùevidente del solito alla Disney. I personaggi sono molto caratterizzati anche esteticamente (cosa che non sempre accade nei manga), in base anche al loro carattere. Per esempio, il nasone di Nylon, ripetutamente sfottuto e protagonista di siparietti comici, è un chiaro riferimento alla sua natura da ficcanaso impenitente. Ammetto che questo tratto potrebbe essere un deterrente per i lettori più “moderni”. Oltretutto la scelta delle cover della Hazard non mi è piaciuta per niente: usano lo stile dell’anime e non le illustrazioni originali di Tezuka che, invece, sono molto vecchia scuola ma carine. Superato questo scoglio iniziale, imparerete presto ad apprezzare questo stile (o comunque vi ci potreste affezionare) soprattutto perchè si presta bene ad una storia come Zaffiro. All’inizio ho scritto che Tezuka è stato influenzato dal balletto e ciò si esprime anche tramite il disegno. Spesso i personaggi è come se volteggiassero tra una vignetta e l’altra e non è raro che stiano in punta di piedi se sono in calzamaglia, Zaffiro e Franz in primis. I costumi permettono subito di identificare il personaggio ed ho trovato simpatico il fatto che i due innamorati siano vestiti praticamente allo stesso modo.

Franz e Zaffiro travestita
Per concludere:  da quel poco che ho letto di Tezuka fino ad ora, mi sembra di capire che le sue opere si possano dividere in "quelle che farei leggere ad una bimba di cinque anni" e quelle che "vanno messe sugli scaffali alti, affinchè la bimba non ci arrivi mai!"
Di certo Zaffiro si colloca nella prima tipologia. La consiglierei a mani basse a dei lettori giovanissimi! (OT: sarebbe carino fare una lista delle serie che faremmo leggere a dei bambini!) Ad ogni modo, anche un lettore più maturo (per età e/o non solo) non potrà non provare almeno un poco di tenerezza verso questa storia, facendosi strappare anche qualche sorriso. Un lettore adulto, però, si renderà più facilmente conto dell’ingenuità di certi passaggi. A livello più profondo, Zaffiro propone spunti di riflessione interessanti, come la definizione della propria identità e del proprio genere. Questi argomenti non vengono quasi mai affrontati direttamente nella narrazione, tutta concentrata sull'avventura, però sono chiaramente suggeriti. Alla fine Zaffiro aveva scelto fin dall’inizio quale cuore avere, ma ogni personaggio la identificava in modo diverso, intaccando l’idea che la ragazza aveva di sè stessa. La stessa Zaffiro dovrà anche sforzarsi di superare i pregiudizi legati al genere che lei stessa aveva in mente e non dovrà più temere di combattere senza il suo cuore blu, perchè sarà comunque brava e forte! 
Insomma, l'ho trovato un manga davvero carino!
Best fight evaH!
L’edizione Hazard, pur non essendo esteticamente chissà che cosa, è molto curata. Ci sono diverse note di traduzione e ogni volume ha una premessa diversa (una sulla traduzione, una sul takarazuka e una più in generale sulla storia di questo manga). I traduttori si sono impegnati nello spiegare quanto fosse complesso occuparsi di un titolo in cui, spesso, l’identità dei personaggi e il modo in cui si percepiscono o definiscono Zaffiro, è espressa tramite elementi linguistici assenti in italiano. La premessa e le note sono state molto interessanti da leggere, seppur a volte un po’ ridondanti. Il prezzo della serie è sui 9 euro a volume, ma allo stand Hazar mi hanno passato tutto in blocco a 20 euro. Se a qualche fiera andate al loro stand, chiedete sempre se fanno sconti, perchè di solito ne fanno diversi sulle loro serie complete, anche nel loro shop online. Oltretutto, sono sempre molto gentili e pronti a dare suggerimenti! ^^

Di Zaffiro esiste anche un breve sequel ("Futago no Kishi") in cui vengono raccontate le avventure dei figli gemelli di Zaffiro. Purtroppo è inedito da noi e su internet non ho trovato scans o volumi acquistabili in lingue da me comprensibili ç_ç qualcuno sa come lo si potrebbe reperire? 
Nel 2008 è stato pubblicato un remake disegnato da Pink Hanamori (che sarebbe quella delle Mermaid Melody...?), ma la sola cover mi ha fatta pesantemente desistere anche solo dallo sfogliarlo °_°" e i pareri online non sono di certo lusinghieri!



Immagini prese da Animeclick o in giro per gugòl!
A proposito di Animeclick: questo articolo potrebbe essere una buona lettura per chi vuole saperne di più su Zaffiro e le differenze tra le varie edizioni. Ho preso diverse immagini da qui dato che su altri lidi ne ho trovate poche. Come potete vedere, concordo su molti punti con l'autore dell'articolo.
***

OFF TOPIC: so che in questi mesi ho trascurato vergognosamente il progetto su Yugioh e sto rimanendo indietro con le traduzioni, ma non ho moltissimo tempo a disposizione (e quando l’avevo non avevo i volumetti a disposizione!) a causa degli orari delle lezioni >_< per adesso vado avanti grazie alle pubblicazioni programmate, accumulando post nel weekend ^^” Non ho alcune intenzione di mollare questi progetti, ma dato che non sono molto seguiti, preferisco dare la priorità alle recensioni. Comunque mi piace portare a termine qualcosa quando la comincio, quindi di sicuro li porterò a termine, anche se con ritmi moooolto lenti. ç_ç

8 commenti:

  1. Bella recensione! La Principessa Zaffiro è un titolo piacevole che riporta alla mente le favole della Disney e non. Certo, più che affezionarsi ai protagonisti, è più facile apprezzare alcuni comprimari. Ed ora? Quale sarà la tua prossima lettura Tezukiana?

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    1. Grazie mille! :)
      Concordo! In genere io preferisco più spesso i comprimari ai protaginisti e Zaffiro non fa eccezione ^^
      Ho diverse idee :P Adolf, Dororo o Kimba ^^ mi piacerebbe leggere Black Jack ma è troppo lungo per me per il momento >__<

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  2. Non pensavo che fosse così "intrigata" come storia.
    Da piccolo ho visto giusto qualche episodio sconnesso, avevo capito davvero bene poco!
    Certo che lo stile di Tezuka è davvero unico

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    1. Neanche io all'inizio :) invece le varie peripezie, oltre ad essere numerose, sono anche ben architettate!
      Concordo! Penso sia un ottimo narratore sia per bambini sia per adulti e anche se il suo tratto è pareccho datato, riesce a far colpo ancora oggi ^^

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  3. Adesso mi è venuta una gran voglia di recuperarla, non avevo idea che dietro ci fosse una storia così interessante e particolare :D

    In ogni caso, io rimango dell'idea che una buona storia per bambini sia godibilissima anche da un'adulto, a patto che l'autore/autrice non pensi ai bambini come a degli adulti deficienti. Quando i bambini vengono trattati come persone intelligenti escono poi delle opere molto interessanti anche per chi bambino non è più da un pezzo (l'unica cosa è che sono storie senza scene di sesso e violenza estrema, ma non è che queste debbano per forza essere sempre fondamentali. Anzi, spesso se ne fa a meno senza nessun problema!) ^^

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    1. Sono contenta! *_*
      Non mancano delle ingenuità che, però, fanno sorridere più che annoiare.

      Sono d'accordo! Purtroppo capita che le storie per bambini siano scritte per essere volutamente prevedibili (o con colpi di scena scontatissimi anche per un bimbo), perchè si pensa che debbano essere "rassicuranti" e che ci si debba muovere entro schemi (come quello della fiaba) fissi. In realtà, la presenza di questi schemi non dovrebbe andare ad inficiare la godibilità dell'opera. Per esempio, anche se in Zaffiro il lieto fine è scontato, il percorso è parecchio arzigogolato e quindi ci si gode comunque la lettura e senza sbadigliare troppo perchè al pubblico di riferimento principale va data la pappetta pronta (secondo gli autori).
      Penso che Tezuka sia un ottimo narratore di storie "a più livelli". Anche in Don Dracula ci sono spunti di riferimento interessanti sulla famiglia, per dire.

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  4. La Principessa Zaffiro è oramai assurto a "classico" e secondo me si merita la giusta fama e l'ammirazione di cui il manga è circondato.
    Presi i tre volumetti alla loro prima uscita per Hazard e ne rimasi piacevolissimamente colpito :) Una storia divertente, intricata e molto avanti per i tempi in cui fu pubblicata per la prima volta in Giappone. Senza contare che personalmente amo moltissimo anche lo stile grafico del dio-dei-manga Tezuka, stile peraltro mai simile a se stesso e, anch'esso, in continua evoluzione. Un'ottima storia per bambini, come giustamente state sottolineando, godibilissima anche da persone adulte, perché una bella storia resta una bella storia indipendentemente dal "target" :-)
    Stimolato dal manga mi procurai anche la serie animata: godibilissima anch'essa e meritevole di una chance da chiunque ami gli anime dal sapore "vintage" :)
    Complimentissimi Millefoglie per la bellissima, apèprofondita e articolata recensione!
    Orli

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    1. Grazie mille per i complimenti *///*
      Mi aspettavo una storia più "episodica", tipo Don Dracula, quindi la trama lineare per me è stata una bella sorpresa (la preferisco in linea di massima alle storie ad episodi separati) ^-^
      Verissimo, lo stile di Tezuka si adatta e si trasforma (pur mantenendo de tratti salienti e riconoscibili) ad ogni genere affrontato dall'autore. Continuo a preferire il suo stile associato alle storie per bambini, ma di sue opere più "nere" ho letto solo MW per adesso, quindi non mi sbilancio troppo :)

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