lunedì 28 agosto 2017

Death Note made in Netflix - Un teen drama splatter

Contro ogni mia previsione ho visto il nuovo film live action di Death Note (regia Adam Wingard) il giorno della sua comparsa sul catalogo Netflix. Purtroppo.
Il web sarà strapieno di recensioni in merito e probabilmente diranno quasi tutti le stesse cose, ma spero che vi faccia comunque piacere fare quattro chiacchiere anche con me in proposito.

Prima però un breve recap della mia esperienza Death Notiana (non penso di dovervi spiegare cosa sia Death Note, visto che tutti voi che passate di qui leggete manga e state in giro su internet tanto quanto me)! 
Questo manga è stato uno dei primi che ho letto e, come molti altri lettori della mia generazione e non solo, ho avuto la fase "Death Note", anche se forse un po' più tardi degli altri. I primi 7 volumetti me li passò di seconda mano una ragazza che oggi è una delle mie più care amiche, quindi ho molti bei ricordi legati a questa serie, essendo una delle prime che ho effettivamente "condiviso" con qualcuno a scuola e fuori, nonchè una delle prime che ho seguito con trepidazione su Mtv. Non ho più riletto o rivisto Death Note dal liceo, ma ancora oggi penso sia un manga molto valido e appassionante, salvo una seconda parte più noiosetta ma un finale col botto (E cito: MATSUDAAAAAHHH). Il succo di questo preambolo è che sì, Death Note mi piace parecchio ma non ricordo tutta la trama e i particolari a memoria e per anni mi dimentico della sua esistenza se non c'è occasione di parlarne.
Ai suoi tempi vidi anche l'anime (che mi piacque molto, anche se aveva dei momenti un po' eccessivi e pomposi ("prendo una patatina... e la MANGIOH) a causa di una colonna sonora molto altisonante, e i live action giapponesi a film che coprivano la storia originale (quindi credo me ne manchi uno) che trovai dignitosi e con cambiamenti di trama ragionevoli. Del più recente live action giapponese a serie ne ho fatto volentieri a meno invece, dopo qualche commento negativissimo letto in giro, mentre questo live action ammmeregano mi incuriosiva.

AMMEREGA AMMEEEREGA
Ammetto di aver storto il naso per il cambiamento di ambientazione e per la scelta di un attore nero per L, ma avendo letto che si trattava di una storia "ispirata a", non ho dato di matto e ho trovato la motivazione di questa scelta abbastanza sensata, considerando il cambiamento del setting. L è un miscuglio di etnie diverse anche in originale e, per quanto possa sembrare razzista, forse in USA questa idea può essere trasposta più facilmente con un personaggio di colore (o magari questo attore era il più valido tra quelli che potevano permettersi). Quindi no, non sono incacchiata e non urlerò al whitewashing o Lwashing o quello che è, come i migliori paladini della giustizia su Tumblr, ma nonostante tutto ciò, questo live action mi ha dato profondamente fastidio, soprattutto per la sua indecisione.
 
Nella prima parte del post cercherò di commentarlo come se non avessi mai visto o letto Death Note, per far capire che non è una lamentela da "fan tradita", ma si tratta di un fallimento su più larga scala. A supportare ciò, quella cavia di mia sorella ha schifato il film tanto quanto me, pur non avendo mai seguito Death Note...

Light e Mia in una foto
(Signore sostituiscimi i bulbi oculari pliz)
Protagonista della pellicola (che dura 1 ora e 40 circa) è Light Turner, liceale sfigato (qui è caduto il primo santo, lo confesso), figlio di un poliziotto e orfano di madre, morta in un incidente. Il ragazzo cova rancora per il mondo, per i bulletti che lo circondano e per il padre, che vede come un rammollito. Un giorno, convenientemente accanto a lui, cade dal cielo un quaderno con su scritto "Death Note" e, poco dopo, fa la sua comparsa Ryuk, un dio della morte che lo spinge a muovere i suoi primi passi verso un sogno: quello di ripulire il mondo dai "cattivi". A supportarlo (e superarlo) nella sua missione ci sarà Mia, una cheerleader bona e darkettona su cui Light sbava e che tenta di rimorchiare con i suoi nuovi poteri fighi. La faccenda però gli sfuggirà di mano, soprattutto dopo l'intervento di L, misterioso detective dall'identità e dal volto sconosciuti.

Sarò breve: il ritmo del film è davvero troppo serrato e le scene sono attaccate tra loro con
lo sputo. Tutto questo non dà il tempo allo spettatore di metabolizzare quello che vede e le implicazioni morali di quello che succede, complici anche dei dialoghi banali e la pessima prova d'attore di "Light" (Nat Wolff) che non ha la capacità di reggere sulle sue spalle questo ruolo (già di per sè impoverito e stravolto, forse proprio per ritagliarlo addosso a un attore che proprio non ce la fa a essere credibile). Wolffuffo è troppo sopra le righe e questo rende la sua interpretazione una parodia dotata di gambe. Un po' più dignitosa Margaret Qualley nel ruolo di Mia/Misa, ma appena cresce la difficoltà della scena, anche lei si abbandona all'isteria e al trash, forse perchè trascinata dalla sua spalla (sì, dico "spalla" perchè in questo adattamento il povero piccolo Light sembra quasi passivo in confronto alla sua controparte femminile!). Se la cava molto meglio Lakeith Standfield (L) che, davvero, è il problema minore del film visto che almeno cerca di riproporre le movenze del personaggio. Nella prima parte forse L è la cosa più decente e fedele all'originale (anzi, la cosa più fedele all'originale è la schermata del pc con il suo simbolo... WUAU), ma nella seconda parte la scrittura del personaggio va in vacca e non è colpa di Standfield, questa.
Ryuk (William Defoe) avrà anche una bella voce (e non biascica come Lucio Turner), ma per design e CGI è il cugino brutto dell'originale. Quello dei film giapponesi di quanto, dieci anni fa?, era molto meno brutto da vedere. Sarà un caso che tentano sempre di non inquadrarlo?
I personaggi secondari sono abbastanza anonimi e tanto basta per tirare un respiro di sollievo a questo punto.

Bubu Settete!
A che genere appartiene la pellicola? BOH. E' un B-movie teen/splatter fatto pure male, molto diverso dalle atmosfere seriose, quasi "noiose" dell'originale (che pure avevano qualche momento più rilassato, trattandosi pur sempre di Shonen Jump).
I momenti teen con Light e Mia che limonano sul Death Note con in sottofondo musichette del cavolo uscite da un telefilm di formazione adolescenziale sono imbarazzanti... Avrei preferito una maratona di Settimo Cielo. Oltretutto è teen stupido, visto che il bullismo in questo film è rimasto a quello degli anni '80, con giocatori di football vs cheerleader e sfigati che si vendono i compiti. (Light Yagami scuote la testa con sdegno davanti ai dubbi metodi di guadagno della sua controparte 'mmeregana...).
Gli americani in questo film sembrano vivere di stereotipi di loro stessi, come se degli italiani facessero un film in cui i personaggi vanno sempre in giro a mangiare pasta e pizza, suonare il mandolino e cantare lirica! In Death Note ci sono tutti i luoghi comuni tipici della società "filmica" americana e della relativa cultura "pop". Tutta la storia  vaga da un personaggio stereotipato all'altro (abbiamo il poliziotto bianco onesto, il figlio adolescente ribelle, la cheerleader fusa con la dark-tristona, il preside insensibile, il bulletto tutto muscoli...), ma anche da un luogo stereotipato all'altro: il liceo (con tanto di fottuto ballo della scuola! Dovrebbe essere illegale ormai!), il luna park con la ruota panoramica, la casetta per bene con il cortiletto, l'orfanotrofio abbandonato (giuro!), la fuga di corsa attraverso la cucina di un locale a caso... Insomma, l'America da telefilm di New York New York sembra meno stereotipata di quella rappresentata dagli americani stessi.

Se il Giappone del manga fosse stato altrettanto stereotipato e chiuso in sè stesso, mi sarebbe andato bene, ma a me è sempre parso tutto il contrario, dato che la trama si andava facendo sempre più internazionale man mano che il potere di Kira cresceva.
 
Il dio di un nuovo mondo!

Chiudendo questa parentesi, va aggiunto che Death Note Netflix non è neanche un giallo/thriller appassionante, perchè Light è estremamente stupido. Uno che si porta a scuola il Death Note, lo apre in pubblico e dopo neanche 5 minuti spiattella tutto a quella che gli piace solo per rimorchiarsela denota il suo elevato QI. Non c'è nessuna adrenalina nello scontro tra Light e L, ma tutto si risolve a pistolettate e inseguimenti del cavolo.
Alla fine ci sono 10 secondi in cui Light compie un gesto da Light e viene posto un quesito vagamente interessante e addirittura in linea con la serie originale. Questo è l'unico motivo per cui il film arriva all'insufficienza da 3, invece che 2.

Da questo momento in poi, smetterò di trattenere le mie viscere sfogandomi a ruota libera, ora che ho finito di sforzarmi di essere obiettiva. Occhi agli spoilerz!
Quando si pensa a Death Note vengono immediatamente in mente alcuni elementi chiave: il carisma dei due sfidanti, la scontro tra due cervelloni e la suddetta questione morale. Qui si accenna alla terza, seppur senza spessore, ma tutto il resto viene a mancare, aggiungendo anche contraddizioni grossolane. Probabilmente gli errori c'erano anche nel manga, non voglio dire che sia un titolo perfetto, ma cavolo, Light che controlla Watari solo con il nome è una soluzione di una pigrizia disarmante! E da questo elemento dipende tutta la pellicola praticamente! L'assistente di un super detective dall'identità sconosciuta va in giro distribuendo biglietti da visita col suo VERO nome scritto sopra?! E poi... non ha un cognome?! Sul serio?!

Neanche io Lucio, neanche io...

I personaggi poi sanno davvero di parodia (complice anche la performance imbarazzante di Wolff&Co.), almeno per gli appassionati. Light Yagami è un ragazzo che ha tutto: fascino, intelligenza, una famiglia solida alle spalle, figure di riferimento importanti, un forte senso di giustizia (che poi viene inquinato dal troppo potere e dalla sua superbia), mentre Light Turner non ha nulla di tutto ciò, anzi! Per la quasi totalità del film è uno scemo, in balìa della tizia che gli piace e di Ryuk che da divinità neutrale è diventato un demone istigatore, perchè va fatto tutto pur di deresponsabilizzare Light Turner. In questo film Light non è padrone di sè stesso, è una vittima di tutto. Ho letto per internet che alcuni spettatori hanno giustificato il cambiamento dicendo che un tipo come Light Yagami non potrebbe mai esistere in USA. Davvero? E io pensavo che i superbi perfettini della fungia fossero una categoria universale! A me è sembrato più che altro che volessero giustificarlo in ogni modo per renderlo più appetibile al pubblico, compiendo una scelta di adattamento doppiamente ignorante, visto che di fan di Light Yagami ne è pieno il mondo (mi ci metto anche io, perchè lo trovo un personaggio costruito egregiamente), perchè ha carisma e forse ogni tanto ci vuole un protagonista diverso dal solito sfigatello orfano, giusto per variare.
Oltretutto, l'umanizzazione di Light è resa in modo altalenante perchè da una parte ci
Ripeto: IL DIO DI UN NUOVO MONDO
viene mostrato un ragazzino che scappa via terrorizzato in modo ridicolo alla vista di Ryuk (in quanto persona normale, in questa versione, ci stava... ma magari meno alla Scary Movie la prossima volta, eh Natalino?), però la stessa persona non fa una piega quando uccide la sua prima vittima DECAPITANDOLA CON UNA SCALA. Cosa totalmente assurda se pensiamo che persino JapanLight aveva avuto la sua crisi di coscienza ( c'era pure il meme: la crisi di coscienza più breve della storia... ma almeno c'è stata). Qui no.

Con Mia, invece, Netflix ha voluto fare il ribaltone politicamente corretto secondo me. Rappresentare un personaggio sciocco come quello originale sarebbe stato motivo di possibili indici puntati contro, essendo anche l'unica donna in scena, e poi, beh, si sa che essendo spostato in USA, per amor di adattamento al setting come nel caso di Light, le "Misa Amane" non sarebbero state plausibili perchè TUTTE le ragazzine americane sono TUTTE intelligenti e profonde e "col mare dentro". :D A tal proposito, vorrei aprire una parentesi più generale: le Misa Amane mi vanno bene se sono necessarie alla trama, sebbene mi ritenga femminista! In DN il carattere di Misa era funzionale alla storia e nessuno ha mai detto che tutte le ragazze sono come lei. Molto semplicemente, è una ragazzetta sciocca (fino a prova contraria) e innamorata come possono esisterne ovunque, non viene neanche presentata come un modello positivo. Al mondo esistono anche donne sceme, così come uomini scemi. Se gli autori non fanno di tutta l'erba un fascio, non ho motivo di offendermi.  Ma se pensiamo che nel film c'è una scena in cui L perde le staffe, va a casa Turner e minaccia Light fisicamente e verbalmente davanti a suo padre e questi (un poliziotto tutto d'un pezzo) aggredisce L a sua volta fisicamente, dando il via a un imbarazzante match di wrestling sul tavolo... direi che queste versioni di Mia e L mi vanno bene alla grandissima.

Aggiungere accento stereotipato da poliziotto

Io capisco l'adattamento e tutto, ma tanto valeva cambiare il nome di tutti i personaggi e raccontare un'altra storia completamente, attingendo al mondo del manga solo per la faccenda dei quaderni e degli shinigami. Abbiamo fatto 30, facciamo 31, no? Sarebbe stato molto più onesto verso i fan della serie. Anche perchè il nome "Light/Raito" mi sta bene come protagonista giapponese di un manga, ma in un contesto in cui l'inglese è la lingua madre, è una scelta ridicola. LOL Capisco perchè lo bullizzavano, a questo punto. Hanno anche tentato di giustificarlo accennando al fatto che sua madre fosse "una hippy"...  no comment.
Se lo avessero chiamato Gianfranco, se Ryuk fosse stato Pikachu e Misa si fosse chiamata
Vieni con me Gianfranco, andiamo all'avventura!
Mariangela, mi sarebbe andato bene tutto
perchè non si sarebbe attivato il confronto nella mia testa, ma se fai (male) così tanti richiami all'originale, vuol dire che stai tentando di fare riferimento in tutto e per tutto a quella storia, che vuoi fare un adattamento fedele ma non troppo, che non hai il coraggio di staccarti davvero dal materiale perchè sei convinto che faccia comodo tenere un piede in due scarpe, ma alla fine dei giochi è una zappa sui piedi, anzi sulle zampe di un cane che si morde la coda. Ecco perchè ho parlato di "indecisione" all'inizio del post. Questa indecisione di fondo ha portato a comprimere la trama in pochissimo tempo, nel tentativo di ficcarci dentro più roba possibile, quando magari in uno spin-off più libero si sarebbero potuti muovere come volevano e a quel punto gli spettatori potevano bersi la qualsiasi, tanto era materiale "nuovo".

E ora, per rendervi partecipi del trashume, una top 5 delle scene più trash del film! (In realtà non ho cuore di metterle in ordine... sono random, a seconda della vostra sensibilità al momento della visione).

1. La reazione di Light e i suoi gridolini e corse isteriche alla comparsa di Ryuk.

"KYAAAAA"
2. Light e Mia sulla ruota panoramica.
Pessima recitazione in una scena che dovrebbe essere drammatica. Cosa si vuole di più dal trash? Ah sì, le espressioni buffe di Nat Wolff al rallentatore.

3. Light e Mia al ballo scolastico, con Light che fa le boccacce e alza il medio al fotografo, suppongo. (O al vero Light Yagami...)

4: Watari che canta a L quella che sembra una ninna-nanna creepy dopo avergli messo degli occhialetti laser per farlo riposare meglio.

5. L'inseguimento di L e Light verso la fine.

6. Light che mette alle strette dei bulletti minacciandoli di denuncia per violenza su minore (Giuro!)
Bulletto: "Eh, allora hai vinto te, scusa."

7. L che sbrocca e mena.

8. I capelli di Watari. 

9. L'orfanotrofio horror, con tanto di sedia nella stanza vuota, bambolotto abbandonato e Uroboro sul tetto (Dio, quanto si può essere stereotipati?)

10. L'adesivo "Normal people scare me" nell'armadietto di Light.

11. Svariate morti splatter

12. Ryuk quando è inquadrato per bene.

13. Light che controlla Watari usando solo "Watari" ma non controlla L usando solo "L". 

14. Light che mostra subito il Death Note a Mia... 







Ah avevo detto top 5? Sorry, my bad!

I momenti Death Note in Death Note - Netflix invece quali potrebbero essere? Forse solo Light che dice a Ryuk-Satana di stare zitto e la sua scelta finale nei confronti di Mia (che qui viene sempre passata come a fin di bene per il mondo, ovviamente, visto che lui si considera "il male minore" tra i due), non sia mai. Devo dire che tutto sommato James Turner è abbastanza vicino a Soichiro Yagami e L prometteva bene.

Per concludere: è 'na trashata, che si confronti con il manga o meno. E' tutto così arraffazzonato che vi farà ridere, quindi se volete magari dategli un'occhiata se avete Netflix a disposizione. L'importante è prenderla sul ridere, così tra divano comodo, Netflix e B-movie di turno, il sabato sera è bello che organizzato! ;D
Mancano solo... le patatine! ZAN ZAN ZAAAN

Non dite che non avete provato a mangiare una
patatina così, sbriciolandola tutta sul tavolo... :'<

18 commenti:

  1. Ho letto ovunque peste e corna di questa roba, e dopo la tua gustosissima recensione direi che lo evito volentieri! Sono stata una grande fan dell'anime, almeno per quanto riguarda la prima parte, ma non ho mai letto il manga né guardato i vari adattamenti.
    Ma dico io, hanno pure scomodato Willem Dafoe (attore che ho sempre apprezzato) per un risultato così scarso??

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    1. Hanno investito tutti i fondi per ingaggiare Defoe secondo me xD per tutto il resto sono andati a risparmio! >_> secondo me basta che cerchi su youtube la scena "Light meets Ryuk" ti fai un'idea del livello del film xD

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  2. Anch'io lo eviterò come la peste, nonostante sia abbonato a netflix...
    Sono un fan del manga, dell'anime (fino a quando c'è L, dopo perde un po'...) e mi sono pure piaciuti i live action giapponesi.
    Nonostante ciò che dicono i miei amici filoamericani che bastonano chiunque osi criticare i remake, io continuo a sostenere che i remake, tutti, fanno schifo e che proprio gli americani sono così a corto di idee che non sanno far altro che remake. O, in alternativa, brutti film. Trovo che il mainstream statunitense sia davvero deludente ultimamente, mentre nella scena indipendente si continuano a vedere spesso dei veri gioiellini che, guarda caso, non sono MAI dei remake.
    Perdona lo sfogo :)
    ...e: ottima recensione, come sempre! ;-)

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  3. Io non ho mai letto manga,mai visto anime e mai i vari film jap. Ora lo sai che amo il trash,ma non posso manco buttare 1h e 40min della mia vita cosi XD
    La tua bellissima rece fa capire TUTTI i numerosi LIMITI di questo film e sinceramente le persone che tentano di difenderlo in tutti i modi possibili mi fanno un po' pena.

    Poi è un dato di fatto, i remake ammmerigani di opere giapponesi fanno pietà : basti pensare al live action di Dragon Ball ad esempio. Sono due mentalità troppe diverse (quella americana e quella giapponese, intendo) per cui i remake finiscono per diventare parodie o B movie, di quelli pessimi.

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    1. Per curiosità Caroline, come mai non ti hanno mai attratto il manga e l'anime di Death Note?

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    2. un po' a pelle, un po' perchè non sembra il mio genere (lo so, sembro limitata),un po' la lunghezza. Insomma un mix di cose XD

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    3. Scusate Orlando e Caroline, pensavo si fosse pubblicata la risposta e invece no.

      Anche a me l'idea del remake, in linea generale, non piace granchè, soprattutto quando si parla di mezzi abbastanza diversi e incapacità degli autori di fare qualcosa che possa piacere a un pubblico che ha già apprezzato l'originale. Avrebbero potuto limare certi eccessi e fare un poliziesco decente, ma no! Dovevano cercare di accalappiare i teenagers ricorrendo agli stereotipi più beceri che ormai non piacciono neanche a loro. :/

      Grazie a entrambi per i complimenti sul post, sempre troppo buoni! *3*

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  4. Credo che lo vedrò un giorno ma so che non lo potrò mai apprezzare perchè amo molto il manga!
    Cercherò di immaginare di vedere tutt'altra cosa perchè altrimenti lancerò solo maledizioni sull'ignaro staff!

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    1. Ottima idea XD anche se distaccarsi completamente è difficile... Ho parlato con qualcuno che lo ha visto senza conoscere l'opera originale e lo ha trovato gradevole tutto sommato, quindi mai dire mai XD

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  5. C'è il ballo di fine anno? Le cheerleader e i giocatori di football? *shock*
    Aspettavo questa tua recensione da quando ho letto sul tuo profilo FB che avevi visto il film XD ed è davvero ben fatta e approfondita sotto ogni aspetto che forse potrei anche fare a meno di guardare il film (invece penso che gli darò una possibilità se un giorno sono in vena di qualche americanata )
    La cosa che mi ha sorpreso di più di quello che hai scritto è come hanno snaturato completamente il personaggio di Light: e io che mi preoccupavo per L nero!

    Il mio rapporto con Death Note è stato piuttosto altalenante in passato, ho letto e possiedo i primi 7 volumi del manga, poi dopo la delusione della morte di L l'ho scroccato e non mi pento di avere la serie incompleta visto che non mi è piaciuta per niente la seconda parte. Da amante dei manga shonen più dinamici mi è piaciuto (la prima parte), mi piaceva il personaggio di Light il suo lato subdolo, calcolatore e manipolatore, e il suo rapporto con L sempre sul filo del rasoio, e davvero mi sconvolge che non ci sia in questo film pieno di americanate teen D:

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    1. Grazie per la fiducia! ;D
      Sí, purtroppo è di un americano talmente "gridato" che fa male al cuore XD sono stereotipi di loro stessi...

      A me è piaciuta anche la seconda parte, pur soffrendo per la morte di L, ma non mi aspettavo che avrebbero tirato in ballo Mello o Near avendo così poco tempo per le mani.
      Il regista ha detto di essere aperto all'idea di un sequel, dato che il suo finale è molto aperto, ma visti i giudizi che girano, non credo ne avrà la possibilità... E meno male!

      Il rapporto tra Light e L è interessantissimo, concordo! ahimè nel film non si percepisce affatto, tra personaggi stravolti e minutaggio insufficiente.

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  6. Film totalmente inutile e sbagliato.
    Non capisco la necessità di fare ibridi che non sanno niente. O fai una trasposizione fedele o ti inventi una storia nuova da capo. La seconda opzione non mi sembra nemmeno malaccio. Alla fine nel mondo di Death Note non si esclude che possano esserci altri quaderni. Metti personaggi nuovi e nuove situazioni... E ci provi a sceneggiare qualcosa di decente.
    Che senso ha mettere un personaggio che è Ligh, ma che poi non è il personaggio?
    Per il resto, sembra davvero una cosa amatoriale fatta dai fan (e caricata su Youtube).

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    1. Concordo in pieno! Avrei preferito una storia totalmente nuova! :/

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  7. Neanche io ho letto il manga né visto gli adattamenti più o meno per gli stessi motivi di Caroline, però ammetto (almeno per ciò che conosco) che come personaggi, scontri e riflessioni morali, ecc. ha il suo fascino (e anche per i disegni davvero belli, ammetto di non amare particolarmente lo stile di Obata in Bakuman e in alcune altre sue opere famose, ma Death Note è davvero fico in questo *_*).

    Nonostante questa premessa da completa ignorante vedo che come hai detto tu in questo adattamento non c'è nulla di tutto ciò, salvo i nomi dei protagonisti e poco altro.
    Bastano le immagini (la scritta sull'armadietto di Light in primis, tipica frase da adolescente complessato che si sente incompreso e che ormai fa cascare le braccia -_-) e la descrizione di alcune scene per far capire che si tratta dell'ennesimo film di adolescenti problematici con infilata in mezzo la love story(™) per accaparrarsi un altro po' di pubblico.

    Tra l'altro anche le scuse per salvare il totale stravolgimento di Light e Misa sono ridicole, come se di personalità superbe o ragazze sciocche non ne esistano in Ammmerega (scusa se te lo copio ma visto quanto tutto sia stato adattato al più classico modello statunitense mi pare giusto sottolinearlo *lol di sottofondo* -tra l'altro che cosa stupida e priva di senso stereotiparsi da soli così ò_ò-), e comunque si tratta di un film, per cui si potrebbe anche uscire dagli stereotipi mostrando personalità un pelo diverse dal solito (cosa che questo adattamento evidentemente non fa).

    Detto questo la penso in tutto e per tutto come te su ciò che hai scritto nella parte su Misa e sui personaggi a lei simili ;) e anche sul fatto che il celebre e onnipresente ballo della scuola andrebbe abolito (facciamo una petizione a questo punto che non se ne può più XD), così come la scena della ruota panoramica vista e rivista ovunque.

    La top trash è fantastica, quasi come aver visto il film in 5 minuti XD Mentre le facce/boccacce/medi di Wolff lo sono decisamente meno, solo quelli sono un motivo sufficiente per snobbare il film.
    Comunque complimenti per aver espresso l'anima e l'essenza del film: una visione per un sabato sera molto trash passato a sgranocchiare patatine! :D

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    1. Di questo duo di autori ho letto davvero poco, ma il tratto di Obata mi piace tantissimo quindi appena riesco recupero altro di suo, come Hikaru no Go o la serie che hanno iniziato da poco, Platinum End. ^^

      Dopo aver visto questo film penso di non aver più ritrovato le braccia per due settimane di quanto mi erano cascate X'D
      E' la fiera dello stereotipo made in Tumblr, a partire da quella frase nell'armadietto...

      La petizione sul ballo della scuola la posso firmare più di una volta? Non ne posso più di vederlo tirato... in ballo (ok, scusa battuta pessima)!

      Sono contenta che siamo di più a pensarla in questo modo sulle "Misa" XD secondo me il politicamente corretto a lungo andare atrofizza la narrazione. Basta saper presentare i modelli negativi nel modo giusto e non c'è bisogno di eliminarli.^^

      Ahah grazie! In effetti i momenti più salienti sono quelli (a parte i capelli di Watari XD)

      Bisogna abbondare di patatine, mi raccomando! Tanto il biascicare di Wolf può benissimo essere coperto dal rumore dello sgranocchio u_u

      A presto e grazie per il commento! ^_^

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  8. Ahh quanto trashume, quasi quasi vado a recuperarmelo anche io. Ultimamente non ho tempo per un bel ciufolo di nulla ma il tuo post mi ha molto incuriosita :D

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