martedì 5 settembre 2017

J no subete & Barairo no Hoo no Koro

Credo che con questa lettura io abbia recuperato quasi tutti i titoli di Nakamura Asumiko che più mi interessavano, quindi lo potrei considerare un ottimo traguardo nei miei obiettivi da lettrice bradipa!

J no Subete ("A proposito di J") è una serie molto breve (3 volumi), ma difficile da dimenticare. La storia ruota attorno alla sfortunata e magnetica figura di J, una donna trans americana vissuta nel secondo dopoguerra.
Fin da piccola, J ha nutrito una grande ammirazione per la talentuosa Marilyn Monroe, con cui condivide dei bellissimi boccoli biondi. Marilyn è un vero e proprio modello di riferimento nella sua crescita fin dalla più tenera infanzia, quando si intrufolava nei cinema per vedere i suoi film o la imitava cantando al bar davanti agli amici del padre.
La figura del padre è fondamentale nella storia di J, dato che il suo eroe diventa presto il suo carnefice. L'uomo, infatti, dopo aver perso il lavoro si abbandona all'alcool e arriva ad avere un rapporto sessuale con J. La madre però li sorprende...

Da questo momento in poi, J verrà data in adozione alla responsabile di un collegio cattolico prestigioso, dove conoscerà Morgan, un ragazzo più grande, scapestrato ma di buon cuore che la prenderà sotto la sua ala protettrice, e Paul, un giovane di origine ebrea serio e intransigente. Tra Morgan e Paul sembra esserci una storia comune che il lettore avrà modo di scoprire nel dettaglio in Barairo no Hoo no Koro, volume unico prequel in cui ci vengono raccontati i primi anni di scuola dei due ragazzi.
Il desiderio di avere due paia di occhi per leggere questi due titoli contemporaneamente è stato forte! Per goderne al meglio infatti andrebbero letti a poca distanza. Anche se J è considerato sequel di Barairo, io consiglierei di leggere prima J e poi Barairo. Ma, se le soluzioni più rocambolesche non vi spaventano, sarebbe anche meglio leggere la storia di Barairo, poi J e poi i capitoli extra di Barairo. E' meno complicato di quello che sembra, ve lo assicuro, ma le due storie sono talmente tanto intrecciate che potrebbero benissimo essere fuse insieme se non fosse per le voci narranti diverse.

Morgan e Paul in Barairo
J no subete inizia già a storia principale conclusa, e a parlare è proprio la figlia di J. Come si sia arrivati alla nascita di questo personaggio è uno dei sentieri che fanno parte di quel percorso di vita che è questo manga. Altri due percorsi fondamentali sono il rapporto tra J e Paul e il progressivo tracollo di J che, pur nutrendo la fantasia di essere una "Marilyn" verrà vista sempre dagli altri come "Tony the Tranny", riferimento a un personaggio della pellicola "Some Liket it Hot!".

J penso sia uno dei personaggi migliori creati dalla Nakamura, con la sua strafottenza, il suo carisma magnetico e la sua forza nell'affermare la propria identità. Sotto questa corazza da diva però, c'è anche una grandissima debolezza dovuta al suo continuo sentimento di inferiorità e ai suoi sensi di colpa, che portano J ad addossarsi la responsabilità della tragedia iniziale che ha colpito la sua famiglia. La prima volta che ci viene raccontata l'aggressione del padre, infatti, sembra proprio che sia J a sedurlo, cantando e assecondandolo, ma questa scena verrà rappresentata in modo diverso molto più avanti, per quello che effettivamente è stato. Motivo per cui vi avverto che potreste trovare i primi capitoli molto disturbanti.
I contenuti violenti non mancano in J no subete (mentre sono assenti quasi del tutto in

Barairo) e, per quanto mi riguarda, penso che costituiscano l'unico problema perchè, soprattutto in una scena del secondo volume, la Nakamura ha esagerato in maniera anche piuttosto gratuita (lo stesso effetto si poteva ottenere con scene meno forti), ma mi riferisco ad una scena isolata più che a tutta la serie. In base ai miei gusti questa scelta mi ha fatto attribuire un puntino di demerito alla serie, che comunque amo tantissimo, ma mi rendo conto che dipende molto dalla sensibilità personale e che magari ad altri potrebbe non dare altrettanto fastidio (però la scena è parecchio forte, obiettivamente, quindi ci tengo a sottolineare la sua presenza).

A mandare avanti la storia non è tanto un mistero o una trama solida, quanto le relazioni tra i personaggi, raccontate con grande tatto e maestria, in particolare per quanto riguarda il rapporto complesso ma bellissimo tra Morgan, J e Paul. Un rapporto basato su sentimenti sinceri, ma rovinato da profondi problemi comunicativi. Il tema dell'incomprensione è alla base anche di Barairo.
Saranno l'amore e l'affetto a spingere i personaggi a cambiare, a farsi più forti e coraggiosi, pur di proteggere le persone amate.
Altro rapporto interessante è quello tra J e Rita, la sua assistente del periodo in cui lavorerà come cantante in un pub. Rita, questa ragazza mascolina, non resiste al fascino di J che la considera un'amica preziosa. L'incapacità di Rita di comprendere e accettare l'identità di J, quando ci sarà di mezzo la passione, complicherà ulteriormente la faccenda. Purtroppo Rita verrà messa un po' da parte, pur essendo un motore importante per l'azione, dato che si unirà ad Edmond, l'adorabile giornalista che vuole scrivere un articolo su J. Peccato, ma una scelta giustificabile, soprattutto perché, a causa della leggera accelerazione finale, mi è parso di capire che la Nakamura volesse chiudere in 3 volumi.

Comune alle due opere è anche il rapporto padre-figlio, vissuto in modo opprimente e distruttivo, anche se per ragioni diverse. Sorvolando sul padre di J, di cui si è già parlato, anche Paul e Morgan hanno un rapporto molto travagliato con la figura paterna. In Barairo, infatti, da una parte c'è Morgan, che ha un padre fin troppo presente e che a causa del suo ruolo politico si impone sul figlio cercando di controllarlo in tutto, provocando una reazione di totale rifiuto che porterà il ragazzo anche a compiere azioni violente; dall'altra invece c'è il padre assente di Paul, ebreo morto in Polonia per le persecuzioni, da cui il ragazzo riceverà delle lettere postume che lo tormenteranno, non facendo altro che infierire su una sensazione di mancanza già molto forte. La sua situazione si fa ancora più complessa quando si considera la diversa appartenenza religiosa del padre e della madre di Paul che si trova così tra due fuochi: il desiderio di rimanere in qualche modo legato alla figura del padre rabbino e quella di essere accettato dagli zii adottivi, cattolici, che tentano di portarlo "sulla retta via".
A giocare un ruolo importante nella presa di coscienza di Paul sarà un personaggio apparentemente marginale, ovvero il giornalista Edmond, che riuscirà a fargli comprendere l'importanza di autodefinirsi.

Il tratto di Nakamura Asumiko, si sa , è molto particolare e in J sembra essere un po' più acerbo in alcuni punti. Questo stile o lo si ama o lo si odia, quindi è difficile parlarne. Io lo trovo molto azzeccato soprattutto per questo genere di storie drammatiche, perchè le deformazioni dei volti e le "distorsioni" delle vicende risultano ancora più d'impatto, ma capisco anche che ci sia chi proprio non riesce a mandarlo giù. Amo moltissimo anche il suo uso netto del contrasto bianco/nero.
Sarebbe un peccato però astenersi dalla lettura di J e Barairo per lo stile di disegno, perchè ci si perderebbe una storia molto forte, che commuove ed emoziona anche nei momenti apparentemente più blandi. Buona parte delle mie angosce nel corso della lettura riguardava proprio il tipo di finale che l'autrice avrebbe scelto, quindi non ho intenzione di pronunciarmi su quello, a meno che non me lo chiediate espressamente. u_u

Per concludere: consiglio di leggere sia J che Barairo (penso che vadano letti entrambi per apprezzarli anche nella loro individualità) se siete in vena di storie mature e drammatiche, in cui a farla da padrone sono le complesse relazioni tra i personaggi, con tutti i silenzi e gli errori che possono comprometterle. J in particolare non è un titolo leggero, tutt'altro, ma nella tragicità e violenza generale, c'è sempre spazio per l'amore sincero e la volontà di salvare e salvarsi, nonostante la confusione dei sentimenti, tanto irruenti quanto difficili da accettare, da comprendere e da comunicare.
Il mio però non è un consiglio a cuor leggero, perchè se siete facilmente impressionabili, mi rendo conto che potreste trovare alcune scene impossibili da digerire e potrebbero bloccarvi nella lettura.


Sono entrambi inediti in Italia (manco a dirlo... ç__ç).

10 commenti:

  1. se siete in vena di storie mature e drammatiche, in cui a farla da padrone sono le complesse relazioni tra i personaggi ---> have you call me? XD

    Scherzi a parte, ho tutti i 3 volumi (piu' il volume prequel) nel tablet ma ovviamente stanno facendo la muffa. Prima o poi cmq li leggero', anche perchè 1) adoro la Nakamura 2) non arriverà mai in Italia 3) è appunto proprio il mio genere preferito di storie.

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  2. Oooh, hai letto anche tu J! Sono contenta che ti sia piaciuto. Ottima recensione come sempre, hai colto in pieno lo spirito della storia. E concordo anche sulle tue opinioni sullo stile della Nakamura, o lo si ama o lo si odia... io lo amo! *-* E sì, anche quest'opera possiamo scordarcela in Italia... la pubblicassero in inglese, almeno! ><

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    1. Grazie! :)
      J mi ha proprio emozionata *_*
      Una pubblicazione inglese è già più plausibile... O spagnola magari, visto che lì la Nakamura sembra andare bene. Chissà perché in Italia non ha avuto la stessa presa. E dire che hanno cominciato con una storia molto soft e adatta a tutti :/

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  3. Mi attira tantissimo!
    ...solo che io odio leggere in sc@*%... :(

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    1. Purtroppo proprio questi due titoli sono ancora inediti anche in lingua inglese, quindi si possono reperire solo così al momento :( confidiamo in una pubblicazione in una lingua a noi comprensibile quanto prima XD

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  4. Asumiko Nakamura forever!! Come Orlando, però, ho una certa ritrosia a leggere in sc@*% e vorrei tanto una versione cartacea in italiano o per lo meno in inglese... alla fine pur di avere questi volumi tra le mani, li ho presi in giapponese!!

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    1. Anche io vorrei averli e mi dico sempre di prenderli in altre lingue, anche per fare pratica, ma le uscite che seguo attualmente prosciugano tutti i miei fondi mangherecci per il momento ;_;

      In giapponese da dove lo hai recuperato? *_*

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    2. Li ho acquistati su cdjapan: ho preso tutta la NAKAMURA ASUMIKO COLLECTION.
      Qui il link del primo volume:
      http://www.cdjapan.co.jp/product/NEOBK-1856283

      Il problema non è tanto il costo del volume, quanto spedizione e dogana 😭.... però per me ne è valsa la pena 👌

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    3. la dogana è quello che mi frena di più infatti ç_ç
      Grazie per il link! ;)

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