martedì 19 settembre 2017

La Musica di Marie: quanto costa un'utopia?

Quanto può costare un'utopia?
Molte letture appartenenti a questo genere, fin dai tempi di Gulliver's Travels, ci suggeriscono che vivere in perfetta armonia comporta delle rinunce che riguardano la propria individualità o la natura umana in generale. Dopotutto, anche la società stessa secondo molti è un compromesso. La Musica di Marie (Marie no Kanaderu Ongaku), non fa eccezione.



Questa miniserie (2 volumi, 1 in edizione spagnola) di Usamaru Furuya ci presenta un mondo visivamente affascinante e armonioso in ogni suo aspetto. Questo mondo ha forti connotazioni steampunk e la meccanica è la fonte di maggiore guadagno dell'isola in cui sono ambientate le vicende. Non dobbiamo immaginarci, però, una realtà supertecnologica. Al contrario, la meccanica è perfettamente integrata nella vita di tutti i giorni, ma non ha mai raggiunto i livelli della nostra: non ci sono aerei, per esempio.

Il cielo, infatti, è la dimora di Marie, una gigantesca dea dall'aspetto di bambola
meccanica che, come fosse un angelo custode, gira attorno al mondo diffondendo una musica che placa gli animi, tanto che ogni sentimento negativo sembra essere inesistente in questo piccolo paradiso perfetto. Il canto di Marie, però, è udibile soltanto da Kai, un ragazzino che, dopo un'esperienza particolare durante la sua infanzia, riesce a percepire qualsiasi suono, compreso il canto della dea.
Nonostante questa sua capacità, Kai trascorre una vita piuttosto normale in compagnia dei suoi amici, in particolare di Pipi, una ragazza che fa il meccanico e che è innamorata di lui da sempre.
Kai però comincia ad assumere dei comportamenti particolari ed è sempre più attratto, anche fisicamente, niente meno che da Marie, con grande dispiacere di Pipi. Il ragazzo, un giorno, sarà infatti destinato a compiere una scelta che potrebbe stravolgere il suo mondo per sempre...

Il design dei sacerdoti mi piace molto.
E anche come personaggio, uno di loro è molto
interessante.
La Musica di Marie è una serie particolare, nonchè la prima serializzazione di Furuya ad avere una trama lineare (prima pubblicava solo short stories o yonkoma come gli Short Cuts, di cui vi ho parlato QUI). Le domande poste da questo manga, pur non essendo nuovissime per chi si interessa di filosofia e religione, sono sempre di grande fascino e importanza. Sebbene l'autore e il protagonista diano una loro risposta ben precisa, ciò non vuol dire che questo titolo non possa essere fonte di riflessione per i lettori che, purtroppo, vivono in un mondo molto diverso da quello di Kai e Pipi. Le scelte e le riflessioni dei personaggi però ci sono molto più vicine di quanto si pensi, dato che si riflette sulla natura stessa della società e della religione, arrivando a chiedersi cosa sia effettivamente un dio. In Marie, infatti, sarà un sacerdote stesso a comprendere, grazie alle informazioni fornitegli da Kai, che dio è una creazione umana, un limite che ci autoimponiamo, nel bene o nel male (a seconda delle interpretazioni). 

L'espediente grafico dei nastri per indicare la musica
ritornerà anche ne La Crociata degli Innocenti
Penso che siano proprio questi temi, insieme all'ambientazione spettacolare, a rendere Marie un manga molto valido che non mancherà di incuriosire, quanto meno. La trama, infatti, procede quasi impercettibilmente all'inizio, per poi "esplodere" nel climax finale. 
Secondo me in conclusione viene inserito un colpo di scena un po' forzato (caratteristica che non si verifica per la prima volta in Furuya), che potrebbe colpire molto come potrebbe deludere. Io stessa ancora non mi sono fatta un'idea chiara su questo punto, perchè pur apprezzando il fatto che l'autore abbia rilasciato qualche piccolissimo indizio per coglierlo, resta sempre un vero e proprio stravolgimento e quindi, pur lodando il tentativo, avrei preferito qualche strizzatina d'occhio più decisa.

La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto funzionale alla storia. I protagonisti non sono memorabili, ma sono indispensabili, per la normalità e spontaneità nel caso di Pipi, per il mistero e la riflessività di Kai, per addentrarsi nella foresta fisica e simbolica generata dalla presenza di Marie. A fare da contorno ci sono alcuni personaggi secondari facili da riconoscere e distinguere, che servono a guidarci in questo mondo.


Il tratto di Furuya in questo titolo è piuttosto diverso da quello dei sui lavori più recenti come Litchi, La Crociata degli Innocenti o Teiichi High School. E' sempre molto preciso e delicato nel character design, ma i personaggi hanno occhi piccoli e visi morbidi, ben diversi dai fanali e dai corpi da marionetta della Crociata o di Litchi. E' un tratto molto aggraziato, che regala fondali e costumi strepitosi; il mangaka riesce a creare un mondo ben caratterizzato e coerente non solo sul piano estetico, ma anche su quello antropologico (con usanze, organizzazione sociale, etc...) e questa non è un'impresa da poco. 

I costumi tradizionali del 18esimo compleanno
Per concludere: una lettura davvero consigliata, a maggior ragione se siete incuriositi da questo autore. La consiglierei anche a chi apprezza molto queste atmosfere fantasy-steampunk e ama scoprire nuovi mondi con un processo di world building interessante. Se poi il genere dell'utopia (con elementi religiosi) vi interessa, penso sia davvero imperdibile.
Come punti a sfavore, mi sembra giusto indicare che secondo me la parte conclusiva, quando a Kai viene proposta la scelta, è un po' troppo veloce se paragonata al ritmo della parte iniziale, più slice of life (qundi più lenta). In soldoni, non la defirei una serie da 10 su tutti i fronti, ma nel complesso un buon 8 e mezzo se lo merita tutto (sempre secondo i miei parametri).

Purtroppo la serie è ancora inedita in Italia, ma sono piuttosto fiduciosa visto che stanno portando e hanno già portato molti titoli di questo autore. Eventualmente, è disponibile in spagnolo in un volume unico ciccione.

9 commenti:

  1. Mamma mia!!! Lo voglio assolutamente!!!...
    In italiano, però. Incrocio le dita e comincio a sperare :D
    Mi piace l'autore, mi interessa moltissimo - come puoi immaginare - la "tematica" e trovo i disegni a corredo della tua (come sempre ottima!) recensione semplicemente incantevoli!!!
    Non ho feeling con lo spagnolo, anzi è una lingua che non conosco e che per ora non m'interessa proprio, quindi di prendere il volume in spagnolo per me non se ne parla.
    Quindi, incrocio forte le dita e aspetto fiducioso :)
    A presto.

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    1. Penso ti piacerebbe! Secondo me la probabilità di una pubblicazione italiana è abbastanza alta visto che stanno portando tantissime sue serie! Spero arrivi anche questa prima o poi! È anche così breve e esteticamente accattivante che penso potrebbe attirare molto l'attenzione anche di lettori di passaggio ^^

      Non ci resta che incrociare le dita! ;)

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    2. Orly è disponibile in sc*** in italiano, se puo' interessarti.

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  2. Ottima recensione :)
    Furuchan si riconferma un autore davvero versatile se ci pensi...non ha problemi a creare storie con ambientazioni diverse (La Crociata, e appunto questo Marie), inserendo elementi piu' o meno fantasy.
    A volte non si risparmia in violenza (Hikari) a volte con la satira sulla società (Teiichi), probabilmente per tutti questi motivi è uno dei miei autori preferiti :)

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    1. Concordo! Magari non sempre colpisce il bersaglio al 100% e ci possono essere delle sbavature, ma è sicuramente un autore interessante e che sa il fatto suo <3 per questo anche se magari non tutti i suoi titoli mi entusiasmano, continuo a leggerlo con piacere! Riesce sempre a stupirmi in qualche modo *_*

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  3. Bella recensione (come sempre), che invoglia a provare questo titolo di Furuya. Come Orlando, incrocio le dita e aspetto una pubblicazione in italiano. Baci

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    1. Grazie mille! Sì, speriamo proprio che arrivi anche da noi!
      A presto! Baci <3

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  4. L'ho scoperto ora da te... Sembra una bella storia, quasi quasi me lo recupero.

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    1. Contenta di avertelo fatto scoprire allora! :)
      Sicuramente è una lettura diversa dal solito ^^

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