martedì 12 settembre 2017

Ultimi Raggi di Luna - Fantasme (?) con la sindrome della Crocerossina

Ebbene sì, sono lenta ma mantengo sempre le promesse! Avevo detto più volte che avrei letto Last Quarter (aka Ultimi raggi di Luna aka Kagen no Tsuki), miniserie scritta e disegnata dalla famosa Ai Yazawa, e quindi a mesi (forse anni?) di distanza dalla mia promessa... eccomi qui!

L'edizione deluxe della Planet manga
Rispetto alla produzione canonica dell'autrice, questa serie si pone come insolita in quanto presenta una forte componente sovrannaturale.
Last Quarter inizia con quella che potrebbe essere una storia d'amore in erba, nata da un'attrazione inaspettata ma ineluttabile tra Mizuki, una ragazza scappata di casa perchè stufa della sua situazione familiare e dei continui tradimenti del fidanzato, e Adam, un misterioso ragazzo straniero che Mizuki incontra la notte della sua fuga, mentre questi è intento a cantare una canzone malinconca al chiaro di luna, accompagnato dalla sua chitarra.
Sembra quasi che il loro incontro sia voluto dal fato, ma Adam nasconde dei segreti e la loro attrazione reciproca sembra dettata da cause molto più complesse di un semplice colpo di fulmine. Dopo aver trascorso due settimane in una villa che Adam sta utilizzando come sua residenza temporanea, il ragazzo sparisce. Mizuki è disperata e si ripromette di aspettarlo in quella villa, ma proprio quando Adam si fa risentire e le propone di fuggire insieme, la vita di Mizuki si interrompe a un bivio...

Dopo questo prologo, la protagonista della storia sembra cambiare:
Hotaru, una bambina delle elementari che ha smarrito la sua gattina, Lulu, si ritrova in ospedale perchè durante la sua incessante ricerca è stata investita da un'auto. In sogno vede la micia attraversare un cancello interminabile e andare incontro ad una ragazza vestita di bianco. L'incidente che ha coinvolto Hotaru non è grave, così poco tempo dopo la bimba è di nuovo in giro alla ricerca della sua gatta. Per inseguire un gatto simile alla sua Lulu, si intrufola in una villa abbandonata dove incontra la ragazza del suo sogno, che le dice che il gatto si chiama Adam, mentre lei non ricorda la sua identità nè perchè si trovi in quella villa, senza poterne mai uscire. In testa ha solo il pensiero fisso del suo amato Adam.
Il sogno di Hotaru
Hotaru, impietosita dalla ragazza (che ha ribattezzato Eve), decide di aiutarla a uscire dalla villa e a scoprire la sua identità e per fare ciò coinvolgerà nelle ricerche altri tre amici: Kayama, Miura e Sugisaki.

Ultimi raggi di Luna è un giallo sovrannaturale, dato che le ricerche dei bambini saranno delle vere e proprie indagini, nei limiti del possibile per dei ragazzini ovviamente; qui forse si potrebbe muovere l'unica critica alla caratterizzazione dei personaggi, dato che un bambino in particolare è un po' troppo intelligente, ma sarebbe una critica inutilmente pignola secondo me, dato che non è un elemento troppo molesto ed è necessario alla trama, dato che solo dei bambini avrebbero potuto credere alla storia di Eve pur non vedendola (la può vedere solo Hotaru infatti) e solo dei bambini avrebbero potuto impuntarsi così tanto nell'occuparsi di quella che sembra essere una causa persa.

Le comparsate di Adam sono meglio
di un'apparizione della Santa Vergine
a quanto pare...
La trama riserva dei colpi di scena che vanno a complicarla notevolmente, ma vi ho già detto troppo e non voglio rovinare la sorpresa a quei 4 gatti che non hanno ancora letto questo manga. XD
Il ritmo narrativo è ben calibrato e la vicenda forse è leggermente meno eterea e onirica di quanto mi aspettassi, dato che vengono fornite tutte le spiegazioni del caso (fermo restando che il sovrannaturale c'è e non si tenta di dargli ulteriori spiegazioni, se non facendo riferimento a concetti come la metempsicosi).
Quello che più ho apprezzato in questo manga è l'atmosfera malinconica che la Yazawa riesce a infondere alla vicenda di Adam e Eve, sfruttando in modo saggio l'espediente della perdita di memoria non solo per creare suspance ma anche per far arrivare ai lettori una sensazione di (in)sofferenza verso la situazione della povera ragazza intrappolata, che conoscono già e quindi sono doppiamente partecipi per la sua triste situazione.
Se, da una parte, più si va avanti nella lettura e più Eve diventa concreta e tangibile agli occhi dei lettori e dei ragazzini, dall'altra Adam sembra una figura sempre più sfuggente e triste. Forse è quello che ha avuto la sorte peggiore tra i vari personaggi, nonostante avesse ben più di una persona pronta a farsi in quattro per lui. [SPOILER]Tira più un pelo di figo morto che un carro di buoi in questa serie °°"[FINE SPOILER]. Nonostante la conclusione sia la parte che preferisco, devo dire di non aver amato particolarmente Adam come persona, ma ho molto apprezzato le sue parole conclusive.

Volendo proprio fare la rompiballe precisina, secondo me sarebbe stato più efficace non presentare subito la storia di Mizuki nei primi capitoli, ma distribuirla in maniera più segmentata, per aumentare il mistero. Questa però è più una scelta narrativa che un punto a favore o sfavore e la storia resta comunque molto bella, coinvolgente e godibile.
I bambini hanno ovviamente un ruolo importante e le relazioni tra loro sono descritte piuttosto bene. La Yazawa non eccede in approfondimenti psicologici in questo caso, ma fa quel tanto che basta a renderli umani e riconoscibili. Nel gruppo ovviamente la protagonista è Hotaru, quella che più imparerà, insieme a Eve, l'importanza dei legami con gli altri per superare i momenti bui. In particolare, affronterà un percorso di crescita proprio grazie alla sua incrollabile volontà di aiutare Eve: a volte salvare qualcun altro ci porta ad aiutare noi stessi, sembra voler dire questa serie.

Ho preferito di gran lunga lo stile grafico adoperato dalla Yazawa in questa serie rispetto a quello molto pop di Cortili. Non mancano i corpi snellissimi e l'attenzione per i dettagli legati all'aspetto dei personaggi, ma le scelte dell'autrice sono molto più volte a restituire sensazioni al lettore più che dargli l'idea di spazi concreti (come nel caso della cancellata infinita o della villa abbandonata, di cui vediamo pochissimi interni). I deformed sono riservati solo alle scene più leggere, ben alternate rispetto alle situazioni più dense e drammatiche. I volti sono molto più armoniosi rispetto a quelli di Cortili, con espressioni più realistiche e mature anche per i ragazzini.
Una cosa però che non riesco proprio a mandare giù in questo stile è l'ostinazione della mangaka nell'utilizzare delle fotografie degli spazi aperti o dei luoghi pubblici come fondali (non è una cosa che fa spessissimo, ma si nota parecchio quando la usa). Non sono affatto contraria a questa tecnica, ma credo che la Yazawa non avesse le tecnologie o la tecnica
Un esempio
giusta per sfruttarla e, in tutta franchezza, il risultato che riesce a produrre mi ha provocato una reazione quasi di fastidio: la vignetta mi risultava "sbagliata". Lei che usa un tratto così elegante per questa storia, che non richiede oltretutto una totale immersione negli spazi fisici per essere apprezzata, avrebbe potuto lasciare i suoi sfondi allo stretto indispensabile (non ha mai realizzato sfondi a mano molto dettagliati in queste due serie che ho letto) e il risultato mi sarebbe piaciuto molto di più, invece di questo contrasto tra le sue figurine perfettamente bianche e bidimensionali e uno sfondo scuro e sfocato in cui si muovono sagome inquietanti di persone in carne ed ossa °_° almeno usasse foto in cui non passa nessuno...!
Un altro esempio, con figura spettrale mimetizzata XD
Per concludere: Sono contenta di aver finalmente recuperato questa serie, anche perchè era quella che più mi incuriosiva della Yazawa. Se vi piacciono le storie dalle atmosfere tra il reale e l'onirico, in cui il sovrannaturale è presente ma in cui non si eccede troppo con le situazioni inspiegabili, vi consiglio caldamente questa miniserie. Inoltre, se le storie d'amore tragiche, condite da una buona dose di mistero, sono pane per i vostri denti, accomodatevi e godetevi questo titolo, non penso ve ne pentirete! ^_^


La serie è reperibile in italiano in due edizioni, una in tre volumi e un'altra in due. Io possiedo quella in due volumi, definita scherzosamente "pornolusso" XD perchè sembrano dei veri e propri romanzi per dimensioni, copertina cartonata e sovracopertina minimal ma d'impatto grazie all'effetto lucido. Certo, è costosetta (14,90) e se leggete a letto può essere un può difficile da gestire, ma è davvero molto bella e vale il prezzo di copertina a mio avviso. Non mancano delle illustrazioni a colori molto eleganti che impreziosiscono ulteriormente il volume.
La traduzione nel complesso mi è parsa buona, anche se a volte avevo l'impressione che questi bambini parlassero in maniera troppo pulita e formale (ma questo può dipendere anche dalla Yazawa stessa). Non ho amato molto la resa dei diminuitivi come "Sae-chan" in "Saetta" o l'ultilizzo dell'articolo prima del cognome per le ragazze (Ex. "la Sugisaki"), ma sono elementi trascurabili che non intaccano la lettura più di tanto.

8 commenti:

  1. Ottima recensione (come sempre!).
    Io non ho mai amato particolarmente quest'opera, anzi, pur essendo del periodo della Yazawa che mi piace di più (dopo Tenshi e prima di Nana) l'ho letta poche volte, e non mi ha mai coinvolto più di tanto.

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    1. Grazie mille! ^//^
      Quali sono quelle della Yazawa che preferisci? Io di lei ho letto solo questo e Cortili, ma conosco abbastanza Nana perché lo seguono molte mie amiche e ai tempi lo guardicchiavo su Mtv.
      Come autrice la rispetto e capisco perché piace tanto, ma con me non è ancora scoccata la scintilla, pur avendo apprezzato entrambi i manga che ho letto, forse perché il genere di cui si occupa non è tra quelli che mi entusiasmano di più...

      Per Ultimi Raggi avrei preferito una piega ancora più onirica forse...

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  2. Mi manca! Magari primo o poi lo recupero!!!

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    1. ;)
      È anche molto breve, quindi si recupera facilmente per fortuna ^^

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  3. Yue chan brutto e cattivo ç_ç

    Io invece ho amato tantissimo quest'opera, e penso sia la mia preferita della Yazawa. "Non sono un angelo" l'ho rivenduto, non mi ha trasmesso nulla. "Cortili del cuore" è un buonissimo shoujo che ha davvero poco a che spartire con gli shoujo anni 90 dell'epoca (banchi di scuola e cottarelle). "Nana" sembra piu' un josei visti i temi trattati, ma resta uno shoujo ma non leggeremo mai la fine ç_ç
    "Paradise Kiss" invece è un josei "detto e fatto" ed è una bella estensione di "Cortili del cuore".

    A me invece piace molto questo "metodo Yazawa" come lo chiamo io XD Ovvero usare come sfondi delle foto stampate e via dicendo. Mi pare un tocco personale che si differenzia da altri mangaka.

    Parlando di "Last Quarter" anche io possiedo l'edizione pornolusso (avevo anche la collection)^^. Essendo il mio manga preferito di quest'autrice, ci tenevo moltisismo e poi la Collection aveva il lettering a mano (brrrr).

    Mi è piaciuto molto come ha mischiato mistery, fantasy e realtà senza cadere nel patetico o nel "già visto". Io solitamente odio i bimbi nei manga, ma quel quartetto l'ho trovato adorabile ahhaa.
    Per "Saetta" anzichè "Sae chan", hanno usato la traduzione degli inizi '00 e all'epoca assolutamente non usavano i suffissi. L'avessero ri-tradotto sicuramente l'avrebbero lasciato.

    Come al solito ottima recensione *__* Questo manga mi ha regalato tantissime emozioni, è proprio quel tipo di storia a me piu' congeniale. Brava te per avermele ricordate e brava Yazawa.

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    1. Yue fa il ribelle u_u xD

      ParaKiss prima o poi proverò a leggerlo, visto che è una specie di sequel di Cortili, giusto per completezza :) Non sono un angelo piace molto a mia sorella e a una mia amica, ma non credo sia un genere che possa entusiasmarmi molto... Mai dire mai però ^^

      A me l'idea delle foto miste a disegni non dispiace (la usa anche Sakamoto se non sbaglio), solo che nel caso della Yazawa non sono amalgamati benissimo secondo me, almeno in questa serie. Ma ci sta, stava sperimentando immagino :)

      Il lettering manuale ho avuto modo di sperimentarlo in Cortili e, per quanto ammiri il lavoraccio, cercherò di evitarlo come la peste d'ora in poi perché in Cortili mi ha fatta penare un sacco! Gli occhi mi si stancavano subito 3__3

      Dicevo che "Saetta" era una soluzione molto vintage! XD

      Grazie mille! *3*

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  4. Adoro Ultimi Raggi di Luna (di cui purtroppo ho solo la prima, orrida "edizione sottiletta" in sei volumetti...) e credo proprio che, eccezionalmente e se sono ancora disponibili, prenderò i 2 volumi pornolusso!
    Recensione come sempre splendida cara Millefoglie, concordo con te dalla prima all'ultima riga.
    Complimenti e a presto.

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    1. Secondo me ne vale la pena, è un bel level up rispetto alle sottilette ^^ credo si trovi facilmente dato che mi è capitato di vederla nelle fumetterie qualche volta ^^

      Grazie come sempre! A presto :)

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