Arrivo molto in ritardo nel commentare questa serie, ma sono sempre stata indecisa se scrivere il mio parere o lasciar perdere, visto che se ne è parlato ovunque e in tutte le salse possibili XD Pensavo di fare un unico post con Kyoukai no Kanata, ma stava venendo fuori troppo lungo quindi, alla fine, questo titolo si è preso di prepotenza un post tutto per sè, contro ogni mia previsione!
Yuri on Ice è una serie di recente uscita sul pattinaggio artistico maschile composta da 12 episodi
e l'anno prossimo vedremo di sicuro una seconda serie. Sui social è
stato spammato così tanto che molto probabilmente il pubblico che lo
conosce è suddiviso tra adoratori indefessi e altri che invece non ne
possono più di sentirlo nominare. Capisco l'antipatia che molti possono
provare verso i titoli eccessivamente pubblicizzati e io stessa tendo al
recupero solo dopo che è passato lo tsunami di commenti, ma secondo me è
una serie che merita un'occasione, perchè è comunque molto divertente da seguire.
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Yuri in primo piano, a sinistra Yuri-Russo e a destra Viktor |
La trama è semplice: Yuri Katsuki
è un giovane pattinatore che, a causa del suo carattere insicuro, non
riesce mai ad ottenere un completo successo. Un giorno, in seguito ad un
video diventato virale, in cui riproduceva la coreografia del suo idolo
Viktor Nikiforov, si ritrova il suddetto a casa sua pronto a
fargli da coach per il prossimo campionato! In tutto ciò si inserisce un
omonimo russo di nome Yuri Plisetsky che si prospetta essere il classico rivale del protagonista, anche se vedremo che avrà un'evoluzione autonoma.
Il rapporto tra Yuri e Viktor andrà a toccare praticamente tutti i possibili risvolti delle relazioni umane:
dall'ammirazione a senso unico al rispetto reciproco, ma anche dall'amore
platonico all'attrazione fisica. Il tutto però non viene mai ribadito a
chiare lettere con dichiarazioni tradizionali da shoujo/BL manga, ma certi gesti sono
inequivocabili! Certo, avrei preferito una maggiore presa di coscienza esplicita da parte di Yuri, ma non si può dire di certo che sia contrario alle avances di Viktor, dato che poi è lui stesso a portarle avanti.
Penso che questa scelta "ambigua" (che tanto ambigua non
è!) sia stata da una parte una scelta sentita, per cui non bisogna per forza etichettare sentimenti e relazioni, ma dall'altra è stata anche una posizione di marketing furba e paracula.
Se l'anime fosse stato classificato come shonen ai fin dall'inizio, è
probabile che molti non lo avrebbero neanche degnato di uno sguardo
purtroppo. E io ne ho l'esempio vivente in casa: mia sorella infatti non
guarda shonen ai (non è omofoba, ma gli anime di questo genere non sono
mai stati per lei molto allettanti e come darle torto, visti i titoli che circolano?), eppure è stata proprio lei a dirmi
di seguire YOI in diretta (cosa che io non volevo fare) perchè le
piaceva la grafica e ne sentiva parlare ovunque. Alla fine è piaciuto anche a lei e non le sono dispiaciuti neanche i risvolti sentimentali, ma sono pronta a scommettere che se le avessi detto "Hey guardiamo questo shonen ai nuovo?" mi avrebbe tirato una pantofola.
Non c'è malizia
nella mia ipotesi su questo argomento, perchè sono dell'idea che una buona strategia di
marketing non debba per forza segnare il prodotto negativamente, e
anzi sono contenta che YOI abbia abbattuto qualche barriera tra i generi, unendo (o almeno suggerendo di volerlo fare) lo spokon allo shonen ai/sentimentale, attingendo a ciò che gli serviva e non a ciò che si doveva fare a causa dell'etichetta affibiatagli, anche se un po' più di coraggio in più non avrebbe guastato, se dobbiamo andare sul "politico/sociale".
Spero che in futuro si facciano sempre più passi avanti in questa
direzione, (e non solo per lo shonen ai), per avvicinarsi all'ampiezza di possibilità offerta dai manga
che, almeno per quella che è la mia esperienza, offrono un po' più di
variabili.
Chiudendo questa parentesi, seguendo questa serie settimanalmente mi sono gasata tantissimo nel seguire le gare
e le vicende dei personaggi manco fossi ai mondiali. Riflettendoci ora
"a mente fredda", noto che ci sono alcuni elementi che però non mi hanno
convinta: i personaggi secondari, pur avendo delle caratteristiche forti che li rendono immediatamente riconoscibili ed eccentrici, sono tutti poco approfonditi; lasciando i riflettori ai due Yuri e a Viktor. Anche nel loro caso, molti cambiamenti avvengono
quasi implicitamente e gli unici personaggi in cui è più facile
immedesimarsi sono i due Yuri, con le loro insicurezze (pur avendo un carattere opposto) e le loro ambizioni, mentre Viktor resta sempre un po' ambiguo
nei suoi comportamenti ed è raro che ci vengano riportati i suoi
pensieri in modo più schietto. Mi è piaciuto il fatto che puntasse molto sullo sviluppo dell'autostima di Yuri anche per quanto riguarda il suo corpo che il ragazzo non aveva mai concepito come potenzialmente seducente. Di contro, a volte non capisce di cosa abbia bisogno il suo allievo per calmarsi nei momenti di ansia eccessiva (la famosa scena in garage ne è un esempio) e sarà lo stesso Yuri a indirizzarlo sulla strada giusta per essere il suo coach; diciamo che si aiutano a vicenda nelle loro nuove esperienze (Viktor non aveva mai insegnato a nessuno prima).

Avrei voluto vedere più allenamenti e qualcosa in più sul passato di Viktor,
ma il tempo è quello che è e hanno preferito concentrarsi sulle gare
pubbliche e sul presente. Non è detto che nella seconda stagione non
vadano ad ampliare questi spunti.
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Sono d'accordo...
anche perchè poteva finirti... |
La tanto decantata grafica, davvero ammirevole nel primo episodio, pian piano va calando, probabilmente per questioni di budget, andando a valorizzare solo alcuni momenti, perdendo quindi la costanza. Resta sempre decente, ma non brillante come agli inizi. A volte si capisce come andrà a finire una gara dal modo in cui animano i pattinatori :P
L'opening è davvero molto molto bella sia per la musica che per il video elegante e fluido, mentre l'ending è meno memorabile ma comunque carina, soprattutto per il suo formato Instagram. L'ost è senza dubbio molto curata,
anche se non sono andata in estasi per nessuno dei brani scelti per le
coreografie, ma per una questione di gusto personale e non per scarsa
qualità. Mia sorella va in giro canticchiando la canzone di King JJ, per
dire...ò_ò
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...così ò__ò |
Molta cura è anche riservata nella resa dei costumi di scena, anche se alcuni sono, hem...discutibili? Ma a quanto pare i costumi appariscenti non sono una novità nel mondo del pattinaggio artistico (i miei preferiti sono quello della gif più sotto, quello da "principe" di Pichit e quello con la giacca nera di Yuri).
Non manca il fanservice,
anche con alcuni momenti di inquadrature ravvicinate alle natiche
generatrici di facepalm imbarazzati e questo è l'unico elemento che ho
trovato fastidioso dato che
preferisco un fanservice un minimo più elegante, se proprio deve esserci. Altra fonte di imbarazzo è quel discorso sul Katsudon che...beh, almeno suscita ilarità xD
A parte questi elementi migliorabili
e un ultimo episodio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca (per
alcune battute di Yuri che mi sono sembrate un po' fuori dal suo
personaggio e per un duetto conclusivo inserito senza contesto), YOI mi è piaciuta e aspetto con grande
curiosità il seguito! Insomma, per me non è da 10 e lode, ma un 8 glielo darei, a livello di gradimento personale almeno! ^^ [EDIT: dopo un po' di tempo e dopo aver confrontato pareri, da un punto di vista più obiettivo forse si tratterebbe di un 7, considerati i limiti elencati, ma sapete che mi faccio prendere dall'entusiasmo :P]
Per concludere: una serie che si lascia guardare tutta d'un fiato e che spinge a tifare per i propri pattinatori preferiti. La consiglio se state cercando uno spokon di breve durata che non ammorbi con partite interminabili o con una fisica che rasenta la fantascienza (sto guardando te Kuroko no Basket XD); ma anche a chi cerca una serie sentimentale diversa dal solito in cui amore e sport stanno a braccetto.